Cosa c’è da
scoprire in Calabria?
Non è facile
rispondere, perché c’è davvero tanto…
Limitiamoci a qualche esempio, come quelli che ci farà Mario Aloe il 9/12 alla Klappei:
Pizzo, cittadina famosa per la produzione di un’eccellenza dell’arte pasticciera calabrese: il
celebre “Tartufo”. Ma c’è anche
il castello, famoso fra l’altro per aver tenuto prigioniero
nelle sue segrete Gioacchino Murat, successivamente qui processato e
giustiziato. O anche la chiesa di Piedigrotta, un unicum nel suo genere poiché interamente scavata nelle rocce
tufacee che si spingono fin sulla riva del mare.
Mammola, Stilo e Gerace sono tre bellissimi borghi da
visitare in una giornata indimenticabile: a Mammola si può visitare il parco museo laboratorio
Musaba. Stilo è la città natale di Tommaso Campanella, dove
vi è la celebre Cattolica, perfetto
esempio di architettura bizantina risalente al X secolo. Gerace è invece “la città delle
cento chiese”, incantevole borgo medievale
fondato dai profughi di Locri, con la famosa cattedrale, la più grande dell’Italia meridionale, costruita sotto il dominio normanno
nel VIII secolo. Nel cuore di Gerace merita attenzione particolare anche la
chiesetta di San Giovannello, oggi parrocchia greco ortodossa, edificata nel XI
secolo.
Reggio Calabria, con il suo Museo Archeologico Nazionale,
dove ammirare i famosi Bronzi di Riace e la Testa del Filosofo. Ma c’è anche il lungomare, noto come “il più bel
chilometro d’Italia”.
Scilla, detta “la
perla dello Stretto di Messina”,
famosa per il mito omerico dei mostri di Scilla e Cariddi. Dal lungomare ci si
addentra nelle viuzze del quartiere dei pescatori di Chianalea fino a giungere
al Castello di Ruffo.
La Sila, dove c’è Fallistro
con la riserva naturale de “I
Giganti della Sila”, la cui vegetazione è caratterizzata dalla presenza dei “Giganti”, pini
larici ultracentenari predominanti sul pioppo tremolo, sul faggio e sull’acero montano.
Cosenza, città con un
meraviglioso centro storico, città dei
bruzi e del Mab, museo all’aperto
Bilotti di Cosenza, dove sono ubicate le opere di Manzù, Consagra, Dalì, De
Chirico, Greco, Pomodoro, Mirò e
Rotella. Le opere sono state donate dal concittadino Carlo Bilotti, famoso
esperto d’arte e grande mecenate.
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