Alla fine degli
anni Sessanta, in un ambiente di contestazione, avanguardia e cultura
underground, parecchi artisti anversesi fondarono un collettivo, E.R.C.O.L.A.:
Experimental Research Center of Liberal Arts. Fotografi,
pittori, disegnatori, stilisti, scrittori, attori, suonatori si riunirono per
denunciare l’establishement realizzando happenings, occupando il Museo delle Belle
Arti e rivendicando la zona pedonale della Conscienceplein. Il loro scopo era
combinare diverse arti accentuando l’importanza della luce, del colore, del
suono, del tempo e dello spazio.
Avendo una simpatia
particolare per i fumetti e i manifesti crearono una rivista “Spruit”
sponsorizzata da un rivenditore di diamanti anversese. Purtroppo, la pubblicazione
cessò dopo sei copie.A maggio 1972 gli
artisti affittarono un palazzo nella “Wolstraat”. Gli edifici, risalenti al ‘700
e costruiti attorno a due cortili, appartenevano a Louis Jean Somers uno
straricco commerciante anversese che li lasciò in eredità alla città d’Anversa,
a patto che ne facesse un istituto di beneficenza alla fine dell'Ottocento.
75 anni dopo, l’alloggio dei poveri sarebbe diventato l’alloggio di artisti come
Nicole Van Goethem, Ann Salens, Ferre Grignard, Wannes Van De Velde e tanti
altri. Tra loro anche Luc Deleu che voleva decorare la Cogels-Osylei con bandierine e George
’Toet’ Smits, un artista molto versatile, ma purtroppo poco conosciuto.Negli anni ‘80 Bob Verhelst, che ha appena
organizzato una mostra per Wouters& Hendrix, raggiunse il collettivo.
Artisti
di grande talento abitavano e lavoravano in una casa di grande valore storico,
organizzando happenings, mostre, concerti e feste nel palazzo e nel cortile
sotto lo sguardo vigilante di Monique Nagielkopf, l’anima amministrativa e
organizzativa del gruppo.
Oggi ci sono
ancora alcuni artisti ed Ercola è soprattutto un atelier scenografico.
Jean-claude Block, Wally Van Looy e Frank Daniels hanno creato le
scenografie di qualche film: De witte van Zichem, Hector, Zaman,
Skin. Lavorano anche per il teatro Tutti Fratelli di Reinhilde Decleir e
per la TV: Bompa, Drie mannen onder een dak, Familie. Non
si limitano al teatro e al cinema ma abbelliscono anche la città e i suoi ristoranti,
negozi e vicoli, con pennello e colore. Per creare un’opera
d’arte ci vuole lo spazio di un palazzo, per sentirsi al sicuro ci vuole
l’atmosfera simpatica di un soggiorno dove all’una si puo’ mangiare la zuppa e
bere un caffè, alle otto bere una birra e a mezzanotte una wodka. Il posto
ideale per farlo è il bar, De Kat. Basta attraversare la Wolstraat per godersi
questi momenti gradevoli con amici.
Nel 2018 si è
festeggiato il cinquantesimo anniversario di ERCOLA con una mostra alla MUKHA e
la pubblicazione di un libro ERCOLA 1968-2018.
Qualche tempo fa la città ha deciso
di rinnovare il palazzo e ha chiesto agli abitanti di trasferirsi, ma per
fortuna ha cambia idea e ha rimandato il restauro.
Edith Leemans e Lieve Ulburghs