Il consolato Italia ad Anversa è una missione bilaterale in Belgio e promuove gli interessi italiani in Belgio. Il consolato svolge anche un ruolo importante nello sviluppo commerciale, negli affari culturali e stabilisce contatti con la stampa locale. Il Consolato Italiano ad Anversa è guidato dal Signor Carlo Tiribelli - Console Onorario dell'Italia in Belgio e si può parlare con il consolato (+32) 3 213 13 88 o inviare un messaggio di posta elettronica: consolato.anversa@gmail.com
venerdì 30 giugno 2017
Consolato Italiano ad Anversa
mercoledì 21 giugno 2017
Registe, un documentario che avrebbe meritato una maggiore diffusione.
Sabato 17 giugno si è tenuto alla Klappei l’ultimo appuntamento organizzato dalla Dante di Anversa con la proiezione del film Registe di Diana Dell’Erba.
Il documentario scruta il panorama della regia italiana attraverso l’occhio femminile e nel viaggio lo spettatore viene accompagnato da una delle pioniere del cinema, Elvira Notari (1875-1946), che diviene il filo conduttore tra le voci delle registe contemporanee: Lina Wertmüller, Francesca Archibugi, Francesca Comencini, Wilma Labate a Donatella Maiorca, Roberta Torre, Maria Sole Tognazzi, Susanna Nicchiarelli, Cinzia TH Torrini.
La testimonianza delle protagoniste, tramite interessanti aneddoti e intime motivazioni, ci ha aiutato a capire cosa spinge queste donne a intraprendere un mestiere considerato, erroneamente, un’esclusiva del mondo maschile.
Il film ha destato, nel pubblico prevalentemente femminile, una curiosità tale da informarsi sui titoli dei film prodotti dalle registe del documentario per poterle conoscere meglio attraverso le loro opere cinematografiche.
Il documentario scruta il panorama della regia italiana attraverso l’occhio femminile e nel viaggio lo spettatore viene accompagnato da una delle pioniere del cinema, Elvira Notari (1875-1946), che diviene il filo conduttore tra le voci delle registe contemporanee: Lina Wertmüller, Francesca Archibugi, Francesca Comencini, Wilma Labate a Donatella Maiorca, Roberta Torre, Maria Sole Tognazzi, Susanna Nicchiarelli, Cinzia TH Torrini.
La testimonianza delle protagoniste, tramite interessanti aneddoti e intime motivazioni, ci ha aiutato a capire cosa spinge queste donne a intraprendere un mestiere considerato, erroneamente, un’esclusiva del mondo maschile.
Il film ha destato, nel pubblico prevalentemente femminile, una curiosità tale da informarsi sui titoli dei film prodotti dalle registe del documentario per poterle conoscere meglio attraverso le loro opere cinematografiche.
Manuela Ferraro
Un fermo immagine tratto da un film della Notari.
Giuseppe Fiorentino in concerto: una voce italiana ad Anversa
La Dante vi consiglia il concerto di Giuseppe Fiorentino venerdì 23 giugno presso Charlie's (Volkstraat 66, 2000 Anversa).
Per maggiori informazioni potete consultare la pagina facebook dell'evento:
https://www.facebook.com/events/1398577473570517/?acontext=%7B%22ref%22%3A%2229%22%2C%22ref_notif_type%22%3A%22plan_user_invited%22%2C%22action_history%22%3A%22null%22%7D¬if_t=plan_user_invited¬if_id=1497869750845330&__mref=mb
Per maggiori informazioni potete consultare la pagina facebook dell'evento:
https://www.facebook.com/events/1398577473570517/?acontext=%7B%22ref%22%3A%2229%22%2C%22ref_notif_type%22%3A%22plan_user_invited%22%2C%22action_history%22%3A%22null%22%7D¬if_t=plan_user_invited¬if_id=1497869750845330&__mref=mb
venerdì 16 giugno 2017
Hedwig Zeedijk: conosciamola meglio!
Stasera parleremo
dunque di un libro che appare nel
2016 per il Davidsfonds: Gids naar de ziel van Rome, beleef Rome zoals de echte
Romeinen, ma già precedentemente, nel 2007, fu pubblicato il libro Fiamminghi in Rome. Vlaamse voetsporen in de eeuwige
stad. È una firma prestigiosa che arricchisce la rivista Buonissimo,
spesso proprio scrivendo della vita quotidiana a Roma.
Segue come ufficio
stampa diverse formazioni musicali, con il suo alter ego WigHed e proprio quest’anima musicale la ritroviamo
nella Hedwig Zeedijk che in passato ha preso parte a concerti corali con il
coro polifonico Johannes Ockeghem. Ma Hedwig non è solo
cultura letteraria, storica, architettonica e musicale, è anche coscienza
sociale attiva, con la sua attività per l’associazione che promuove la coltura
biologica Gasparotto.
L'ultimo promemoria dell'anno accademico 2017-2018
Gentili
soci della Dante di Anversa,
vi
ricordo non solo i nostri appuntamenti di stasera e domani pomeriggio, ma ne approfitto
anche per segnalarvi la prima attività della stagione 2017-2018, programmata
per sabato 2 settembre, ore 14:30:
il Maestro Fabio Barbagallo (chitarra
classica) in concerto per la Dante Alighieri di Anversa alla Klappei. Maggiori
informazioni sull’evento seguiranno nelle prossime settimane, ma nel frattempo
potrete già visitare il canale youtube di questo superbo musicista, che è tra l’altro
un rinomato organizzatore di festival internazionali dedicati allo strumento in
cui eccelle, la chitarra classica: http://www.youtube.com/channel/UCD2hZmcTtW8rDHLApvN1_PQ
Come già
annunciato via mail, la selezione definitiva dei testi che entreranno a far
parte del corpus poetico dello spettacolo che stiamo preparando per ottobre, De vulgari eloquentia, dedicato al Sommo
Poeta ma anche al canto e alla poesia italiana tra i secoli XI e XVI. Cerchiamo ancora candidati che vogliano
prestare la loro voce per far rivivere la musica dell’italiano delle origini.
Prima
di procedere alla registrazione ci sarà l'opportunità di provare le poesie da
declamare insieme a me e alla nostra studentessa Erasmus, Manuela Ferraro.
Spero
proprio sia venuta voglia di aiutarci in questo bel progetto, ma…non
dimenticate i nostri appuntamenti di stasera e domani:
16/06, ore 19:30, Universiteit
Antwerpen – Stadscampus (Rodestraat 14, 2000 Antwerpen): Gids naar de ziel van Rome, presentazione dell’omonimo libro di Hedwig Zeedijk, corrispondente da Roma
della VRT, in collaborazione con Taste Italy. Prenotazioni via Taste Italy vzw.
A seguire, ricevimento presso i locali di Agora (Grote Kauwenberg).
17/06, ore 15:00,
documentario Registe alla Klappei; prezzo € 3,5 per i soci della
Dante di Anversa. Prenotazioni: info@klappei.be
sabato 10 giugno 2017
Incontri creativi alla Dante di Anversa - il corso di disegno e pittura curato da Giulio Napoletano
Incontri
creativi alla Dante di Anversa: modulo 1.1, introduzione al disegno.
A cura del
dr. Giulio Napoletano
Lezione
1
Introduzione alla pratica del disegno con
cenni storici all’ arte preistorica e in particolare ai ritrovamenti
archeologici della grotta di Chauvet – La spinta spirituale e rituale delle
arti grafiche – Introduzione agli strumenti fondamentali del disegno a mano
libera inclusi nella dotazione dello studente – Il tratteggio, i toni e la
sfumatura.
La parte pratica della lezione sarà dedicata
ad esercizi sullo studio dei toni e del tratteggio utilizzando diversi tipi di
matita e l’applicazione della sfumatura ai diversi gradi di grassezza delle
matite- Osare nella pratica: esercizio zentangle per la concentrazione e
l’agilità del polso.
Lezione
2
Le figure piane fondamentali e i corrispettivi
solidi – Riduzione e scomposizione delle forme complesse in forme fondamentali
– Ombre e sorgenti luminose sui solidi fondamentali-Le differenti sorgenti
luminose.
La parte pratica della lezione prevede
esercizi per la riduzione di forme complesse alle forme fondamentali e lo
studio delle ombre proiettate da oggetti la cui forma è facilmente
riconducibile a quella dei solidi fondamentali-Introduzione alla creazione di
textures.
Lezione
3
Il colore e la sua teoria: teoria del colore
di Itten - I contrasti fondamentali (bianco e nero, freddo e caldo, vicino e
lontano). Teoria del colore di Goethe: impatto emotivo del colore e suo carattere
legato alla simbologia-Connessione cromatica di un aggetto alla sua ombra.
La parte pratica della lezione prevede l’applicazione
dei principi teorici discussi con il disegno e colorazione di semplici soggetti
dal vero utilizzando i colori complementari e intermedi e la teoria delle ombre
integrata al colore- Il colore nel disegno zentangle.
Lezione
4
La composizione e le sue regole di base - Geometrie
nella composizione - La griglia e la sezione aurea – Equilibrio dei colori in
una composizione - Elementi di prospettiva (a un punto, a due punti e obliqua).
La parte pratica di questa lezione sarà
dedicata al disegno in bianco e nero e con colore di semplici composizioni di
oggetti dal vero e studio, successivo, di una sequenza prospettica di tali
oggetti.
Lezione
5
La rappresentazione del corpo umano – Elementi
di anatomia umana– Struttura scheletrica semplificata-Riduzione dell’anatomia
umana alle figure semplici con integrazione dello studio e osservazione dell’uomo
di legno - Studio delle caratteristiche fondamentali del volto.
La parte pratica di questa lezione sarà
dedicata ad esercizi volti a comprendere un metodo per realizzare una figura
umana senza l’utilizzo di modelli dal vivo oppure servendosi dell’uomo di legno
a seconda dell’inclinazione dei partecipanti.
PRATICAMENTE
Giorno
di lezione: venerdì
Orario: dalle 13 alle 16
Date: 06/10 - 20/10 - 10/11 - 24/11 - 08/12
Luogo delle lezioni: Wijkcentrum De Shelter,
Langstraat 102, 2140 Borgerhout
Prezzo: €50
Numero
minimo di partecipanti per attivare il corso:
6
Numero
massimo di partecipanti: 12
Il corso è aperto
solo ed esclusivamente ai soci della Dante Alighieri. Per chi volesse
partecipare e non è socio della Dante di Anversa, bisogna che prima diventi
socio (costo della tessera da socio ordinario: €20).
Il primo giorno
di lezione, ogni iscritto riceve il materiale (fogli, matite, sfumini, gomme e
attributi) necessario al corso, dunque non è necessario preoccuparsi di
acquistare materiali prima del corso, vi dà tutto la Dante di Anversa!
Dopo la prima
lezione, il denaro versato per il corso non viene restituito nel caso il socio
non potesse più seguire il corso, per qualsivoglia motivo.
Prenotazioni via:
dante_antwerpen@hotmail.com
Se entro il
29/09/2017 non si è raggiunto il numero minimo di 6 iscritti, il corso non
viene attivato e viene restituita la somma pagata agli iscritti.
Conferenza della dott.ssa Manuela Ferraro - La Sicilia e i suoi scrittori
Il giorno 8 giugno, presso l’Università di Anversa,
sono stata invitata dal Presidente della Dante a fare una presentazione sugli
scrittori della mia terra. La Sicilia, infatti, ha
dato i natali ai più grandi autori della letteratura italiana ed europea. Non potendo citarli tutti, ho scelto di
soffermarmi su quelli che -secondo me- hanno segnato il panorama letterario
nazionale e non solo: Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Leonardo
Sciascia, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Andrea Camilleri.
La conferenza di Manuela Ferraro
I loro scritti hanno dato un contributo fondamentale
alle più importanti correnti di pensiero italiane ed europee. Partendo da momenti
salienti della biografia ho tracciato un profilo che offrisse uno spaccato
eloquente dell’autore e per inquadrarne la poetica ho passato in rassegna le
opere principali.
Di Verga sono stati approfonditi la Prefazione a L’amante di Gramigna
considerato il primo manifesto sintetico del Verismo e I Malavoglia, il testo più conosciuto dello
scrittore catanese.
Giovanni Verga (1840 - 1922)
Di Pirandello, invece, sono stati esaminati il saggio L’umorismo dal quale si evince
chiaramente la sua concezione della
vita e dell’arte, e il romanzo Il
fu Mattia Pascal, fulcro dell’umorismo
pirandelliano. L’attenzione poi si è focalizzata su Il giorno della civetta di Sciascia, romanzo di denuncia sociale in
cui l’autore trasponendo in una cornice
letteraria la cronaca di un fatto
realmente avvenuto descrive il forte legame tra mafia e
politica in Sicilia. Di Giuseppe Tomasi di Lampedusa mi sono concentrata sul
suo unico romanzo Il gattopardo, reso
ancor più celebre dall’opera cinematografica omonima di Luchino Visconti.
Francobollo commemorativo per il cinquantenario della morte di Tomasi di Lampedusa
E ho concluso parlando del commissario Montalbano,
personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri, protagonista dei suoi romanzi
polizieschi e della serie da esso derivata.
Spero di essere riuscita a coinvolgere il pubblico e
di aver destato in loro un po’ di interesse.
Manuela Ferraro
venerdì 9 giugno 2017
Una mostra da segnalare - Schilderkunst Kaska DKO
Vi segnaliamo una mostra degli studenti dell'ultimo anno dell'Accademia delle Belle Arti di Anversa.
Tra gli artisti, figura anche il nostro socio Giulio Napoletano, prossimo docente del club di disegno della Dante di Anversa. Ingresso libero.
The gate, opera di Giulio Napoletano
mercoledì 7 giugno 2017
Ligabue - conferenza del dr. Giulio Napoletano
Giovedì 29 maggio la società Dante Alighieri di Anversa ha organizzato
una conferenza su uno dei pittori naïf più importanti del Novecento, Antonio
Ligabue, curata da Giulio Napoletano, studente presso la Reale Accademia delle
Belle Arti di Anversa.
Il nostro pittore si è concentrato in particolare sul dipinto Il re della Foresta che pare contenere
tutti i simboli ricorrenti nelle opere del grande maestro. Per contestualizzare
il quadro sono state ripercorse le tappe fondamentali della vita di Ligabue
(Zurigo 1899 - Gualtieri 1965) che hanno segnato profondamente la sua carriera
artistica e sono stati esaminati altri lavori per individuare gli eventuali
punti di contatto.
Antonio Ligabue - chiamato
Lu tedesch “Il tedesco” per le sue
origini svizzere o Lu Matt “Il matto”
perché era un personaggio strano, a tratti inquietante - ebbe un’infanzia travagliata e una vita segnata
dall’insofferenza verso il mondo, dalla
miseria solitaria. Poi un fortunato
incontro con lo scultore Marino Renato Mazzacurati, che intuì il suo talento,
diede una svolta finalmente positiva alla sua esistenza sventurata.
Il vero naïf - documentario su Ligabue
Il vero naïf - documentario su Ligabue
I due poli principali dell’universo creativo di
Ligabue sono da una parte gli autoritratti e dall’altra gli animali. Si tratta soprattutto di animali feroci, dalle tigri ai leoni, ai leopardi, ai gorilla, ai
serpenti, spesso colti nel momento in cui ghermiscono la preda. Ligabue
si immedesimava nell’animale, lo riteneva suo amico, al contrario dell’uomo da
cui rifuggiva. L’isolamento era la dimensione privilegiata; per alcuni anni, infatti,
rimase rintanato nei boschi
della Bassa Padana.
L'ambiente che domina nelle sue opere
è la selva immaginaria che ricorda i paesaggi contadini della vita
dell'artista; dopo aver vissuto nelle campagne svizzere per circa vent'anni,
trasferitosi in Italia la valle padana e il Po furono il suo mondo.
Nel dipinto Il re della Foresta
il leone dalle fauci spalancate e il serpente, figure preminenti inserite in
un’esotica foresta, lottano ferocemente per la sopravvivenza. Quadro dal forte cromatismo
e carico di violenza ancestrale.
Secondo il punto di vista di Napoletano,
la fiera, il teschio e il ragno, disposti nello spazio in modo da formare un
triangolo, rappresentano il ciclo di morte e rinascita.
Ligabue, inoltre, si
esprimeva non solo con la pittura ma anche con la scultura, utilizzando una
tecnica piuttosto primitiva. Lavorava la materia prima - l’argilla trovata lungo il Po - con la bocca,
impregnandola di saliva la rendeva malleabile.
Fu un uomo bizzarro,
un selvaggio, la cui dote artistica, tuttavia e per fortuna, non passò
inosservata.
Ringraziamo Giulio
Napoletano per averci mostrato una personalità così intrigante.
Manuela Ferraro
La pazza gioia - Made in Italy @ Klappei
Sabato 27 maggio alla
Filmhuis Klappei è stato proiettato, promosso dalla Dante Alighieri, il film
italiano La pazza gioia (2016) di
Paolo Virzì, storia di una folle amicizia, di desiderio di libertà e di amore.
Nella comunità di
Villa Biondi si ritrovano due donne diverse per età, temperamento, classe
sociale e tipo di disturbi clinici. Beatrice, logorroica ed esuberante mitomane
altoborghese e Donatella giovane mamma, schiva e taciturna, interpretate
rispettivamente dalle straordinarie Valeria Bruni Tedeschi e Micaela
Ramazzotti.
Il regista racconta il
disagio psichico della strampalata coppia con grazia e delicatezza,
restituendoci un toccante ritratto dell’universo femminile.
Il capolavoro di Virzì
ha conquistato quattro David di Donatello come miglior film, miglior regia,
miglior attrice protagonista a Valeria Bruni Tedeschi e miglior scenografia.
Un film intenso,
ironico, poetico e commovente che ha emozionato il pubblico di italofoni.
Pirandello e il cinema - conferenza del prof. dr. Antonio Saccone
Con il contributo della Dante Alighieri di Anversa, il 24 maggio - presso l’Università di Anversa - il
prof. dr. Rosario Gennaro, docente di lingua,
cultura e letteratura italiana, ha invitato il prof. dr. Antonio Saccone, dell’Università degli studi di Napoli
Federico II, il quale ha tenuto una lezione su Pirandello e il cinema.
La conferenza è partita dall’analisi
linguistica e contenutistica del romanzo Quaderni
di Serafino Gubbio operatore pubblicato nel 1916, riveduto nel 1925 col
nuovo titolo Si gira….
In questo testo vi penetra il mondo cinematografico, condizionandone l’intreccio che viene scandito sui ritmi e tempi
dell’azione filmica. Pirandello manifesta
la sua condanna nei confronti della nuova forma espressiva, e nello specifico,
nello sconvolgimento apportato dalla macchina, colpevole ai suoi occhi di
mercificare la vita e la natura. L’uomo finisce così per essere stritolato dagli
ingranaggi da lui stesso creati. È il caso del protagonista Serafino Gubbio,
che si identifica sempre più con la sua macchina da presa fino a diventare una
mano che gira la manovella.
Ma Pirandello non è
l’unico a fare i conti con il cinema, vi sono anche altri scrittori che si
misurano col nuovo mezzo espressivo. Tra questi Gozzano, Capuana e D’Annunzio,
il quale redige le didascalie di Cabiria (1914) privilegiando una lingua alta e una sintassi
aulica, e svuotando le note dalla funzione referenziale ed informativa che
avevano nel primo cinema muto.
Pirandello, a differenza dei futuristi che esaltano
l’innovazione tecnologica prodotta dal cinema, critica aspramente la proiezione
seriale e bidimensionale, che riduce il valore della recitazione. Al cinema il corpo è inghiottito dalla macchina, l’attore
che al teatro recita in carne ed ossa diventa sullo schermo immagine
immateriale in movimento.
Nonostante queste sferzate nei confronti della
«settima arte» (secondo la definizione data dal critico Ricciotto Canudo),
bisogna comunque riconoscere che Pirandello si lascia conquistare da questa e
autorizza film tratti dalle sue opere fino ad arrivare a seguire la
sceneggiatura de Il fu Mattia Pascal.
Nel saggio del 1929 (due anni dopo l’uscita del primo
film parlato) Se il film parlante abolirà il teatro conia addirittura un nuovo termine la cinemelografia, con cui indica una
nuova forma d’arte audiovisiva che congiunge «pura musica e pura visione».
La lezione è stata seguita con attenzione dai numerosi
studenti, stimolati dall’interessante angolatura dell’opera pirandelliana e
agevolati nella comprensione dallo stile fluido del professore.
Manuela Ferraro
Iscriviti a:
Post (Atom)