Giovedì 18 gennaio si è tenuta la videoconferenza di
presentazione del Museo Multimediale della lingua italiana con il prof. Mirko
Volpi, coordinatore operativo del progetto e professore associato di
Linguistica italiana all’Università di Pavia, il quale si è occupato brillantemente
di descrivere struttura, architettura, contenuti, percorsi ed elementi grafici
del Multi. È stata un’esperienza davvero stimolante e decisamente utile per comprendere
meglio questo strumento innovativo che consente un approccio divertente, pratico
e completamente gratuito alla conoscenza della lingua italiana.
Il Multi è il primo museo virtuale, multimediale e
interattivo interamente dedicato allo studio e al racconto della lingua
italiana, ideato e realizzato da un gruppo di ricerca coordinato
dall’Università di Pavia e comprendente le Università di Napoli “L’Orientale” e
l’Università della Tuscia (Viterbo). Si tratta di un progetto finanziato con il
contributo del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR 2019) messo a
disposizione dal Ministero dell’Università e della ricerca. La piattaforma
informatica del museo è stata realizzata grazie alla collaborazione con lo
studio di progettazione multidisciplinare di Milano Dotdotdot ed è stata
inaugurata il primo giugno 2023 dopo un lungo processo creativo durato due anni
e ispirato in parte dalla mostra Dove il sì suona. Gli italiani e la loro
lingua (Firenze, Galleria degli Uffizi, 13 marzo 2003-6 gennaio 2004)
organizzata dalla Società Dante Alighieri e curata dal professor Luca Serianni.
Mirko Volpi (Università di Pavia)
Il Multi è nato con il fine di conservare, tramandare, e
valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua
italiana e dalle sue molteplici sfaccettature. L’obiettivo del progetto è
quello di dar vita a uno strumento di crescita sociale e di far emergere la
lingua italiana come “materia viva” con cui è possibile interagire attivamente. Grazie a un’interfaccia intuitiva e a una struttura
facilmente navigabile, il Multi si rivolge ad un pubblico vasto ed eterogeneo:
dai giovani delle nostre scuole a tutte le persone che nel mondo amano la
lingua italiana e ne sono incuriositi. Infatti, si tratta di un museo
interattivo, inclusivo e gratuito i cui testi sono disponibili in formato audio
e che si rivolge ad un pubblico internazionale grazie alla versione in lingua
inglese.
Il Museo è articolato in sei percorsi tematici
contraddistinti da una notevole chiarezza espositiva, da un accurato rigore
scientifico e anticipati da un atrio introduttivo. I percorsi sono vere e
proprie narrazioni dettagliate che rispondono a domande specifiche: Come è
nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Come è circolato
l’italiano scritto? Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano
di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa
la lingua italiana nel mondo?
Si tratta di percorsi ricchi di sorprese in cui sono
presenti video, spezzoni di film e canzoni, giochi e quiz interattivi. È
inoltre possibile accedere a delle schede di approfondimento per chi volesse
immergersi ancor di più nei meandri della lingua italiana. La narrazione del
Multi è strutturata secondo un meccanismo di “scroll”, da cui il neologismo scrollytelling,
attraverso il quale si trovano i cosiddetti reperti, ovvero i singoli
fondamentali oggetti espositivi attorno a cui si costruisce un pezzo di
racconto e che possono consistere in un manoscritto o in un libro a stampa, in
un dipinto, in un manifesto, in un video o in un oggetto tridimensionale. È
possibile, infatti, imbattersi negli oggetti più diversi, da scritti autografi al
memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di
stregoneria; dalla versione in alta definizione della prima edizione del
Vocabolario dell’Accademia della Crusca alla famosissima canzone Nel blu,
dipinto di blu di Modugno e Migliacci fino a una tavola del fumettista
Zerocalcare.Il professor Luca Serianni, scomparso nel 2022
È molto importante sottolineare come il Multi si sviluppi
parallelamente e sia strettamente legato al MUNDI, il Museo nazionale
dell’italiano, un progetto finanziato dal Ministero della Cultura, affidato a
Istituzioni del calibro dell’Accademia dei Lincei, l’Accademia della Crusca, la
Società Dante Alighieri, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani,
l’Associazione per la storia della lingua italiana. Le prime due sale del MUNDI
sono state già inaugurate il 6 luglio 2022, presso l’ex monastero della
Santissima Concezione, all’interno del complesso di Santa Maria Novella, a
Firenze. Il progetto non è ancora terminato ma, secondo le previsioni, il Museo
dovrebbe aprire al pubblico nella primavera del 2024. Questi due musei nascono
in particolar modo dalla volontà del compianto prof. Luca Serianni, il quale
desiderava sperimentare nuove strategie di storytelling per rendere sempre più
accessibile e stimolante l’apprendimento della lingua e della cultura italiana.
Gianluca Pistis
Tirocinante Erasmus+ presso La Dante di Anversa