Il Circolo dei lettori
tenutosi presso il De Groene Waterman, si è rivelato essere molto stimolante e interattivo.
Il libro su cui verteva la discussione si intitola Pietro e Paolo,
scritto da Marcello Fois.
Il romanzo narra la storia di amicizia, un rapporto a volte travagliato, tra due ragazzi nati e cresciuti in Sardegna ed è ambientato nel periodo della Prima guerra mondiale. I due protagonisti incarnano figure, si può dire, agli antipodi: se Paolo, infatti, è figlio della nuova società contadina (ricca per l’affitto delle terre), viziato e cresciuto in una campana di vetro, Pietro è figlio di contadini affittuari, cresciuto nella povertà.
Paolo riceve un’istruzione scolastica, Pietro impara a leggere e scrivere grazie all’amico ma sa come funziona la vita vera, sa cosa sia la morte a differenza di Paolo. Un legame di amicizia vera suggella la loro relazione. Paolo viene chiamato al fronte e Pietro lo segue non solo per non venir meno alla parola data al padre dell’amico, ma perché sa che il fragile amico non riuscirebbe a sopravvivere senza di lui.
Ma accade qualcosa sul campo di guerra (e che non anticipiamo in questa breve recensione) che mette in discussione tutto il rapporto di amicizia e da quel momento in poi, i destini dei due giovani prendono strade diverse ma non per questo non destinate a riunirsi.
Un romanzo, dunque, che tratta di amicizia e di tradimenti (“Non lasciarmi” chiederà Paolo all’amico sul fronte”), di fede non solo religiosa (“Tu credi nell’amicizia?” domanderà il padre di Paolo a Pietro), ma anche di guerra e di distruzione (la seconda ambientazione del romanzo è proprio il Friuli-Venezia Giulia in cui viene ricordata la vittoria sul Piave che provocò, tuttavia, la morte di novantamila soldati italiani).
Peculiare è la narrazione: Fois procede per salti temporali, per continui flashback in cui vengono approfonditi i caratteri, le vicende dei protagonisti e i personaggi che incontrano nella loro vita. Ci sono pagine dedicate alla scoperta dell’amore (incarnato dalla giovane Lucia), a scene di vita quotidiana che sottolineano i ben marcati ruoli sociali dei due amici (emblematico è il bagno che Pietro fa nell’acqua usata precedentemente dall’amico), e alla descrizione dei paesaggi e dei boschi sardi.
L’incontro è
stato caratterizzato da un’atmosfera amichevole, ed è stato aperto dalla
coinvolgente introduzione di Cristina Albani, vicepresidente della Dante di
Anversa; i partecipanti (circa quindici), hanno espresso la propria opinione e
il proprio entusiasmo. L’incontro si è rivelato tanto stimolante da coinvolgere
i lettori in un appassionante e costruttivo scambio di idee e vedute. Quest’appuntamento
del Circolo dei lettori si è rivelato essere quindi un successo e
un’opportunità per fare conoscere meglio un autore italiano ad Anversa.
Claudia
Crincoli, Ambra Cicutto e Roberta Matta