Amo il bello ed il buono
ovunque si trovino
Impressioni dal corso del Professore Claudio Serafini, tenuto per i Comitati belgi della Dante di Anversa, Hasselt e Lovanio e offerto dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.
È giunto al termine il ciclo di
incontri “Amo il bello ed il buono ovunque si trovino” con il professore
Claudio Serafini, io ho avuto il piacere di seguire le ultime tre lezioni del
suo corso.
Parafrasando Mario Soldati, il professor Serafini ci ha permesso di viaggiare e
ampliare la nostra cultura attraverso la cucina.
Personalmente ho molto apprezzato le lezioni del docente, che è riuscito con successo a rappresentare la stretta relazione tra cucina e cultura, presentando le caratteristiche storico-sociali e le abitudini delle diverse epoche, non con la pretesa di offrire una verità assoluta, ma con il desiderio di aprire diverse prospettive e stimolare il dibattito intorno a un tema che ha radici così antiche, ma allo stesso tempo è sempre molto attuale. Le sue lezioni hanno un filo conduttore ben delineato e affrontano un determinato argomento a 360 gradi. Il professore ha sempre ben contestualizzato ogni suo discorso, affrontando il mondo della cucina e della letteratura in maniera interdisciplinare, con vari e sempre nuovi collegamenti e spunti di riflessione. Non si può, infatti, parlare di cibo e letteratura senza tener conto della relazione tra cibo e cultura.
Aspetto fondamentale delle sue
lezioni è stato il dialogo e lo scambio di pensieri e opinioni che si è creato
grazie al metodo utilizzato dal professore che ha fortemente ricercato gli
interventi dei partecipanti al corso e, sempre attento ai pensieri altrui, è
riuscito a sollecitare riflessioni e curiosità.
Altamente preparato e culturalmente
informato e formato, sempre con un consiglio nuovo da dispensare o contenuti da
suggerire, Claudio Serafini è stato un abile comunicatore nell’evitare di
ricercare l’ovvietà, ma ha stimolato il pensiero ragionato evidenziando la
particolarità di ogni situazione e concetto presentato. Dalle sue lezioni
emerge la peculiarità, viene decostruita e totalmente accantonata la banalità.
Ciò che traspare è, al contrario, quanto un tema che in apparenza potrebbe
sembrare scontato, in realtà non lo sia affatto. Un esempio possono essere i
concetti di locale e globale, che in realtà non sono aspetti di oggi, ma hanno
origini molto antiche e sono stati oggetto di interessanti
approfondimenti. Lo stesso vale per i concetti di Identità, Territorio, o
della relazione tra cibo e cittadini, non solo consumatori. Tutte lezioni che
meritano di essere seguite.
Per approcciarsi al cibo in un certo
modo bisogna avere una certa sensibilità, la stessa che il professor Claudio ha
avuto nel preparare queste lezioni, risvegliando così il palato letterario dei
suoi ascoltatori.
Camilla
Dore
La Dante di Anversa, Erasmus+ Team 2021
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