Il 29 giugno, alle 19 e in diretta dal teatro dell'Istituto
Italiano di Cultura di Bruxelles, si è tenuto un appuntamento online che ha
saputo concludere nel migliore dei modi un anno diverso dalla consuetudine, il
concerto per pianoforte Omaggio all’Italia e a Beethoven.
Il direttore dell’Istituto, il prof. Paolo Sabbatini, ha fermamente voluto che il teatro dell’IIC di Rue de Livourne tornasse ad assolvere alla sua funzione, portando la cultura direttamente nelle nostre case, usando i social media, e ha dunque affidato un evento estremamente significativo a un’artista, già nota all’Estero e che rappresenta degnamente il nostro patrimonio musicale nel mondo, la pianista Giusy Caruso, italiana residente a Bruxelles.
La scelta è ancora più apprezzata se si pensa a quanti musicisti, artisti, operatori e addetti ai lavori che fanno girare la macchina del mondo dello spettacolo, sono rimasti purtroppo inattivi in questi ultimi mesi. Al nostro Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, va un grazie per la sensibilità mostrata -da sempre- nei confronti delle nuove generazioni, scegliendo la Caruso e offrendoci un evento online di altissimo livello.
Giusy è stata infatti autrice di un’eccezionale lezione-concerto, trasmessa in live streaming, senza pubblico, nel rispetto delle restrizioni imposte a causa del COVID-19. Il tutto è stato trasmesso dalla pagina Facebook dell’IIC e condiviso da tanti utenti, attirati e ammaliati dalle doti di Giusy Caruso, impeccabile sia come pianista che come narratrice.
Il direttore dell’Istituto, il prof. Paolo Sabbatini, ha fermamente voluto che il teatro dell’IIC di Rue de Livourne tornasse ad assolvere alla sua funzione, portando la cultura direttamente nelle nostre case, usando i social media, e ha dunque affidato un evento estremamente significativo a un’artista, già nota all’Estero e che rappresenta degnamente il nostro patrimonio musicale nel mondo, la pianista Giusy Caruso, italiana residente a Bruxelles.
La scelta è ancora più apprezzata se si pensa a quanti musicisti, artisti, operatori e addetti ai lavori che fanno girare la macchina del mondo dello spettacolo, sono rimasti purtroppo inattivi in questi ultimi mesi. Al nostro Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, va un grazie per la sensibilità mostrata -da sempre- nei confronti delle nuove generazioni, scegliendo la Caruso e offrendoci un evento online di altissimo livello.
Giusy è stata infatti autrice di un’eccezionale lezione-concerto, trasmessa in live streaming, senza pubblico, nel rispetto delle restrizioni imposte a causa del COVID-19. Il tutto è stato trasmesso dalla pagina Facebook dell’IIC e condiviso da tanti utenti, attirati e ammaliati dalle doti di Giusy Caruso, impeccabile sia come pianista che come narratrice.
Il programma era piuttosto ricco e si è aperto con la brillante Tarantella
per pianoforte di Alfonso Rendano, celebre pianista post-romantico calabrese
(1853-1931), in cui le dissonanze e lo stile percussivo provano a esaltare le
strutture proprie del genere compositivo e dello strumento.
Il secondo pezzo è stato Studio per pianoforte S.140 No.3 in sol diesis
minore di Franz Liszt (1811- 1886), sul tema La Campanella del
grande Niccolò Paganini (1782 – 1840), anche quest’ultimo celebre per la sua
ricerca timbrica dello strumento. E personalmente, il ritorno in campo audio
dei bassi al minuto 9’51” della timeline di Youtube, è la parte che preferisco,
perché ogni volta in cui lo ascolto, e come se i bassi mi riacciuffassero per
la collottola e mi riportassero alla realtà, dopo essermi -volontariamente e
piacevolmente- perso in un ipnotico gioco di note alte, scale cromatiche e
trilli, come un risveglio deciso ma allo stesso tempo delicato e carezzevole.
Dopo questi due pezzi, c’è stata la parte dedicata a Beethoven,
ulteriore passo indietro nel tempo del programma della Caruso. Dopo una
spiegazione sui rapporti fra Andrea Lucchesi (1741-1801) e Ludwig van Beethoven
(1770-1827), Caruso ha eseguito la Sonata in do maggiore op.2 n.3 -
suddivisa in quattro movimenti, coinvolgendo nelle pause il pubblico dall’altro
lato dello schermo, con domande e inviti alla riflessione e a lasciare commenti
e fare domande. Il concerto è poi terminato con un ultimo omaggio all’Italia,
eseguendo la Sonata in re maggiore di Lucchesi.
Si è trattato di tre quarti d’ora indimenticabili, e anche se in
questi tre mesi abbiamo assistito a tanti eventi musicali o artistici online,
di alta caratura, questo concerto è stato diverso. Per l’interprete, Giusy
Caruso, che è una concertista e una ricercatrice molto rinomata, richiesta
interprete del repertorio musicale contemporaneo, con un curriculum di
prim’ordine nonché ricercatrice post-doc all'Università di Gent, ma anche per
l’istituzione che lo ha promosso, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles,
il simbolo del nostro patrimonio culturale in Belgio e l’istituzione che ci
assicura un contatto continuo e aggiornato con il mondo culturale della
Madrepatria.
Ringraziando l'IIC di Bruxelles per questo dono, non possiamo non ringraziare tutti gli entusiasti collaboratori dell'Istituto, che con la loro dedizione, hanno reso possibile la trasmissione del concerto. Un doveroso ringraziamento va anche al CIDIM Comitato Nazionale Musica, che ha patrocinato l'evento.
Per chi volesse assistere di nuovo al concerto, basta cliccare questo link:
Omaggio all'Italia e a Beethoven. Concerto di pianoforte con Giusy Caruso
Ringraziando l'IIC di Bruxelles per questo dono, non possiamo non ringraziare tutti gli entusiasti collaboratori dell'Istituto, che con la loro dedizione, hanno reso possibile la trasmissione del concerto. Un doveroso ringraziamento va anche al CIDIM Comitato Nazionale Musica, che ha patrocinato l'evento.
Per chi volesse assistere di nuovo al concerto, basta cliccare questo link:
Omaggio all'Italia e a Beethoven. Concerto di pianoforte con Giusy Caruso
Emiliano Biagio Manzillo
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