Ormai
un mese fa, chiudeva i battenti l’expo D’ArTE (26 aprile – 2 maggio 2019),
voluta dal Comitato della Dante Alighieri di Anversa e realizzata in collaborazione
con la Reale Accademia di Belle Arti di Anversa, con il sostegno di SD Worx e
dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, sponsorizzata dalla libreria De
Groene Waterman e dal liquorificio artigianale italiano LIM Studio di Vincenzo
Ventrone, evento che ha visto la partecipazione di un gran numero di soci e che
ha lasciato in tutti noi un bellissimo ricordo.
Abraham Neufeld con un busto di Dante - foto scattata dopo il primo incontro nel settembre 2018
La Dante incontra gli studenti del KASKA
Il socio Geert Gulickx al lavoro per il suo modellino di Alfa Matta
Gianmaria Caschetto della Dante di Hasselt accetta di far parte del progetto
Abraham al lavoro per il flyer della mostra
Joris Wouters accetta di partecipare esponendo i suoi nuovi lavori su Venezia e Pompei
E intanto arrivano le opere...
Il
progetto, ideato dalla nostra Rossella Pensiero e sostenuto dal docente KASKA di
pittura, Abraham Neufeld, è stato grandemente apprezzato dal pubblico e da
tutti coloro che vi hanno preso parte, in primo luogo proprio dagli studenti
dell’Accademia che hanno deciso di aderire all’iniziativa. I dieci artisti
(divenuti poi undici con l’aggiunta delle due opere del signor Giacomo
Rubinstein, l’unico studente dell’Accademia italofono), hanno ascoltato e
studiato con grande attenzione le poesie, focalizzandosi ora sui contenuti e le
idee che maggiormente colpivano il loro immaginario, ora invece sul suono delle
parole e sulla struttura metrica delle parole, ora sugli eventi storici a cui i
componimenti fanno riferimento, ora infine sulla storia dell’autore o autrice
della poesia. A questo, hanno aggiunto la loro personalità e le loro voci
tramite forme e colori, creando lavori unici.
Possiamo quindi dire di aver ricevuto
da ciascuno di loro una nuova personale lettura di alcuni dei componimenti più
famosi della letteratura italiana. Le idee che li hanno guidati nella
realizzazione delle opere sono state illustrate dagli stessi studenti in
occasione del vernissage e di altri incontri che si sono tenuti durante la
settimana di apertura, e sono apparse ancor più concrete grazie all’apporto degli
sketchbook che gli artisti hanno lasciato a disposizione dei visitatori e che
illustravano tutto il processo creativo che li ha portati al risultato finale. Come
molti di voi sanno, abbiamo avuto due vincitori: la giuria tecnica, guidata
dalla socia, artista e insegnante di pittura Lieve Ulburghs ha proclamato vincitrice
Samantha Lazaro, con l’opera “Between lines” ispirata a Odor di verde di
Antonia Pozzi; la giuria popolare, invece, composta da tutti i soci, ha eletto
vincitore Rudy De Bruyn, che si è ispirato a Veglia di Giuseppe
Ungaretti, realizzando un maestoso dipinto dall’omonimo titolo. Una menzione
speciale, anche per Sabine Dils, autrice di una serie di lavori ispirati a Solo
et pensoso di Petrarca. Il premio assegnato a Samantha e Rudy consisteva in
un buono libri da spendere presso De Groene Waterman, un segnalibro realizzato
da giulio Napoletano, una bottiglia di gin italiano compound W Gin, realizzata
da LIM studio di Vincenzo Ventrone, oltre alla tessera annuale della Dante di
Anversa.
Il discorso di apertura al vernissage
Giacomo Rubinstein
Rudy De Bruyn e il suo quadro "Veglia", con il premio dei soci.
L'opera vincitrice del contest, realizzata da Samantha Lazaro
("Between the lines", ispirata a Odor di verde di Antonia Pozzi).
Il trittico di Sabine Dils ispirato a Solo et pensoso.
Sofia Pevenage e Nele Verhaert durante il vernissage
La presidente di giuria Lieve Ulburghs annuncia ai soci la vincitrice, Samantha Lazaro.
Giulia, Emiliano e Rossella.
I soci della Dante al vernissage.
Lieve Ulburghs, Samantha Lazaro, Emiliano Biagio Manzillo, Myriam Van Hille,
Abraham Neufeld, Rossella Pensiero e Giulia Mangialardi.
Ma
l’expo D’Arte non si è limitata ad essere una mostra o un contest: si è
trattato di un vero e proprio percorso multidisciplinare all’interno della
storia e della cultura italiana, di un continuo incontro tra persone di culture
e trascorsi diversi. Accanto alle opere in gara, infatti, figuravano le fotografie
e i dipinti di alcuni dei nostri soci con il costante richiamo al paesaggio e
alla cultura italiana, il busto di Dante della nostra consigliera Rita Verbist,
ma anche i quadri di Frank Rombouts, socio della Dante di Lovanio, oppure il
Dante e la Beatrice dipinti da Alice Lenaz, della Dante Alighieri di Genk
(presente anche con i lavori “al vino rosso” di Mathy Engelen). Per la Dante di
Hasselt, c’era invece il fumettista Gianmaria Caschetto, che ha presentato una
poesia di Patrizia Cavalli adattata per il medium fumetto.
La lezione sulle dive del muto
Le opere in concorso illustrate ai soci da Giulia
Immancabili alcuni lavori della collezione “I muri parlano” e quattro pezzi, dedicati a Pompei e Venezia, opera di Joris Wouters (che ringraziamo anche per il sostegno datoci durante l’allestimento della mostra, in compagnia delle socie Ine Pieters, Ria Tubbax e Rita Buysse), così come i disegni realizzati appositamente per il nostro Comitato e altre due opere del pittore Giulio Napoletano. Infine, ad accogliere i visitatori un assaggino della foltissima collezione di modellini italiani di Gert Gulickx e quella di libri sulle moto di Frank De Ridder, ad anticipare l’esposizione di un esemplare restaurato e perfettamente funzionante del Formichino Rumi. E tutto questo solo per quanto riguarda la “collezione permanente”. Nell’arco dei giorni in cui la mostra è rimasta aperta, infatti, abbiamo avuto assistere a conferenze e presentazioni, workshop e lezioni sempre incentrate sulla cultura italiana. Il primo giorno di apertura della mostra si sono svolte le lezioni del presidente, Emiliano Manzillo, sulle dive italiane del cinema muto, e di Giulio Napoletano su tre fumettisti italiani (Dino Buzzati, Andrea Pazienza e Roberto Raviola, in arte Magnus). La presentazione, è servita anche a pubblicizzare l’interessantissima pubblicazione ufficiale dell’IIC di Bruxelles diretto da Paolo Luigi Grossi e dedicata al graphic novel italiano, “Cartaditalia”.
La presentazione di Cartaditalia e del graphic novel italiano
Il
29 aprile è stata una giornata ricca di eventi: in mattinata abbiamo avuto modo
di cimentarci direttamente nella composizione di una poesia dopo aver assistito
alla presentazione della storia e della tecnica poetica nel workshop tenuto da Erminio
Tota, ex-tirocinante Erasmus tornato ad Anversa proprio in occasione di
D’Arte; nel pomeriggio i soci Frank De Ridder e Gert Gulickx hanno presentato a
soci e studenti la storia e il design del Formichino Rumi e dell’Alfa Romeo
Matta.
La collezione di modellini italiani di Geert Gulickx
Frank De Ridder ci parla del Formichino di Donnino Rumi.
Geert Gulickx ci parla dell'Alfa Matta
Emiliano, Geert e Frank
La sera dello stesso giorno un’aula gremita ha accolto il
professore, nonché scrittore e giornalista italiano, Giuseppe Lupo (Università Cattolica di Milano e collaboratore de "Il sole 24 ore"),
accompagnato dalla prof.ssa Carmen Van den Bergh dell’Università di Lovanio e
da Silvia Cavalli, prof.ssa dell’Università Cattolica di Milano. Giuseppe Lupo,
in una lunga e accesa chiacchierata con il pubblico, ha presentato il suo
ultimo libro, Gli anni del nostro incanto (Marsilio, 2017), descrivendo
il suo metodo di lavoro nella composizione del romanzo e svelando al pubblico
alcuni dei segreti del suo mestiere.
Il giorno successivo, il 30 aprile, Andrea Maddalena della Dante di Amersfoort ha avvicinato il pubblico all’opera di Leonardo, genio rinascimentale di cui si è recentemente celebrato il cinquecentesimo anniversario della morte, fornendo nuovi spunti di riflessione sul valore e il significato nascosto delle opere di questo straordinario artista.
Myriam Van Hille, Emiliano Manzillo e Andrea Maddalena
Un
coro a moltissime voci, quindi, a cui si devono aggiungere due performance
musicali, la prima del vernissage, eseguita da un duo di archi composto da Sofia
Pevenage e dalla sua collega Leen, e, la domenica, l’esecuzione del testo poetico Cieli
e cerchi di Graziano Moretto, con accompagnamento musicale curato
nuovamente da Emiliano Manzillo e Erminio Tota. Tutto questo non sarebbe
stato possibile senza il contributo di tutti i partecipanti, soci e studenti, a
cui è doveroso rivolgere ancora una volta i nostri più cari ringraziamenti.
Graziano Moretto prima della sua performance
Erminio Tota e il workshop sulla poesia italiana
Giulia, Maria, Rossella e Naomi
La
chiusura della settimana è avvenuta il 2 maggio, con la consegna del premio dei
soci (che ricordiamo, consisteva in un buono libri da spendere presso De Groene
Waterman, un segnalibro realizzato da giulio Napoletano, una bottiglia di gin
italiano compound W Gin, realizzata da LIM studio di Vincenzo Ventrone, oltre
alla tessera annuale della Dante di Anversa).
Rita Verbist, autrice del busto di Dante
La consegna ad Abraham Neufeld del calligraffito 'Bamboccianti' dalla serie realizzata per "I muri parlano"
Ringraziamo
la nostra socia Lieve Ulburghs, docente di pittura con anni di esperienza
internazionale, per essersi fatta carico del compito di giudicare le opere in
concorso.
Ringraziamo i soci partecipanti con le loro opere: Joris Wouters, Joke Van den Brandt, Alice Lenaz, Frank Rombouts, Rita Verbist, Lilly Van de Vloed, Therese Smagghe, Sabine Stuer, Marleen Willems, Ria Tubbax, Rita Buysse, Mathy Engelen, Karin Janssens, Lucia Morin, Peter Bostoen, Jacqueline Rogmans, Veronique Vermeiren, Geert Gulickx, Frank De Ridder, Gianmaria Caschetto, Graziano Moretto e Ine Pieters. Ringraziamo anche gli studenti del KASKA e il loro insegnante, Abraham Neufeld: Cynthia Driessman, Sabine Dils, Nieke Catteuw, David Steen, Samantha Lazaro, Giacomo Rubinstein, Renild van Heukelom, Leny Tuinhof, Rudy De Bruyn, Janan Daniëls, David Mc Ilroy; ringraziamo anche Cristina Di Matteo (per le illustrazioni sulle dive del muto), Giulio Napoletano, Vincenzo Ventrone, Andrea Maddalena, Carmen Van den Bergh e Giulia Cavalli, Giuseppe Lupo, Erminio Tota e tutti quelli che hanno reso possibile questa splendida manifestazione, senza dimenticare il grosso lavoro svolto da Rossella Pensiero, Naomi Camardella e Adriana Cappelluzzo.
La presidente di giuria, la maestra Lieve Ulburghs, con la scatola di gin artigianale W Gin di LIM Studio.
Ringraziamo i soci partecipanti con le loro opere: Joris Wouters, Joke Van den Brandt, Alice Lenaz, Frank Rombouts, Rita Verbist, Lilly Van de Vloed, Therese Smagghe, Sabine Stuer, Marleen Willems, Ria Tubbax, Rita Buysse, Mathy Engelen, Karin Janssens, Lucia Morin, Peter Bostoen, Jacqueline Rogmans, Veronique Vermeiren, Geert Gulickx, Frank De Ridder, Gianmaria Caschetto, Graziano Moretto e Ine Pieters. Ringraziamo anche gli studenti del KASKA e il loro insegnante, Abraham Neufeld: Cynthia Driessman, Sabine Dils, Nieke Catteuw, David Steen, Samantha Lazaro, Giacomo Rubinstein, Renild van Heukelom, Leny Tuinhof, Rudy De Bruyn, Janan Daniëls, David Mc Ilroy; ringraziamo anche Cristina Di Matteo (per le illustrazioni sulle dive del muto), Giulio Napoletano, Vincenzo Ventrone, Andrea Maddalena, Carmen Van den Bergh e Giulia Cavalli, Giuseppe Lupo, Erminio Tota e tutti quelli che hanno reso possibile questa splendida manifestazione, senza dimenticare il grosso lavoro svolto da Rossella Pensiero, Naomi Camardella e Adriana Cappelluzzo.
Ringraziamo inoltre lo staff di SD Worx per la calorosa accoglienza e per averci messo a disposizione uno spazio così bello per realizzare la mostra. Grazie a tutta la ditta e in particolare alla signora Anouk Luyten.
Infine, da tirocinante Erasmus quale sono stata, ho avuto la fortuna di assistere a tutte le fasi che hanno portato alla realizzazione di questo progetto, da semplice idea a prima bozza fino a incredibile festival culturale, e vorrei quindi fare i miei più cari complimenti a tutti coloro che hanno dedicato tempo, energie e idee a D’ArTE, riuscita forse meglio di quanto ci si sarebbe mai potuti aspettare.
Infine, da tirocinante Erasmus quale sono stata, ho avuto la fortuna di assistere a tutte le fasi che hanno portato alla realizzazione di questo progetto, da semplice idea a prima bozza fino a incredibile festival culturale, e vorrei quindi fare i miei più cari complimenti a tutti coloro che hanno dedicato tempo, energie e idee a D’ArTE, riuscita forse meglio di quanto ci si sarebbe mai potuti aspettare.
Giulia
Mangialardi
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