Club di lettura - Il consiglio d'Egitto (13/12/2018, presso Ristorante Leonardo)
Letteratura a tavola, connubio possibile?
Un dubbio che, sullo sfondo di una piacevole
giornata di pioggia anversese, potrebbe aver accompagnato chi sabato scorso si
accingeva a raggiungere Leonardo. Gli invitati al banchetto letterario si sono così ritrovati
in questo ristorante dal nome quanto mai evocativo.
Il consiglio d’Egitto di Leonardo
Sciascia era infatti il testo che l’illustre Emiliano, ambasciatore del regno di Napoli, aveva
proposto di leggere e commentare, tra una pietanza e l’altra, ai suoi curiosi ed affamati
commensali.
L’impostura del nome si sarebbe presto svelata ai più attenti che, chiedendo all’abate
Morgan dove fosse il bagno, si recavano ai piani superiori. E qui le diverse e gioconde
raffigurazioni della Monna Lisa svelavano una prima e possibile verità: che di un altro
Leonardo probabilmente si trattava. O forse invece che la realtà ha più facce di quelle che
si ‘possono’ o si ‘sanno’ vedere.
Così, mentre il palato si dilettava nell’assaggio di caponate, panelline, cous cous e
cannolicchi siciliani, gli occhi gustavano il fascino di un ballo improvvisato sulle note
incalzanti di un canto popolare.
In questo armonico fluire di pietanze, accompagnate da
corposi e gustosi vini dell’isola, i convitati all’illustre pranzo hanno approfondito aspetti,
commenti e riflessioni sulla realtà suscitata dalla storia di Sciascia. Se il dubbio più che
lecito che nella Palermo del 1782 nessuno capisse l’arabo ha acceso il dibattito, quello
che forse non lo si ‘voglia’ capire neanche adesso, in una qualsiasi terra che
allegoricamente ‘unisce’ la Sicilia al Belgio di oggi, lo ha arricchito ancora di più.
Una cosa
è certa, o forse non lo è per niente, che da Leonardo con Leonardo si è parlato, mangiato
e condiviso insieme. La Sicilia forse non è poi così lontana...
Sidney Cardella
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