Il 18 ottobre
scorso, l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles presieduto da Paolo Grossi ha inaugurato una nuova esposizione
e ha presentato il nuovo numero della rivista Cartaditalia, scritta in
quattro lingue (italiano, francese, nederlandese e inglese). Sia la mostra che
la rivista sono state curate da Giovanni Russo, che da tempo collabora
all’organizzazione di Lucca Comics
& Games, il festival italiano di fumetto, cinema d’animazione e videogiochi
più importante in Italia.
La mostra e la
rivista sono dedicate al graphic novel italiano e al suo rapporto
con la tradizione del fumetto italiano. Una scelta interessante sia per il
pubblico belga che per quello italiano, poiché il mondo degli strips o bande dessinée è per noi belgi davvero una componente culturale importantissima. O serve per caso ricordare, tra i tanti, Tin Tin, Lucky Luke e i Puffi??
Il graphic
novel italiano è cresciuto tantissimo negli ultimi venti anni e ha
visto sbocciare vari talenti, alcuni dei quali sono ormai affermati maestri,
come abbiamo potuto ammirare al Museo del Fumetto l’anno scorso in occasione
della mostra dedicata a Gipi.
Senza pretese di esaustività, Cartaditalia ci ricorda la ricerca
visuale e verbale di Buzzati, Pratt e Pazienza, ma ci parla anche dei più recenti lavori di Toffolo
e Bacilieri. Riesce a delineare con successo un percorso all’interno del genere
e guida il lettore con schede dettagliate ed estremamente accessibili, anche quello meno abituato al graphic novel. E già: IL graphic novel,
maschile, come lo indicano volentieri gli “addetti ai lavori”.
La mostra ha presentato
invece opere di Vittorio Giardino, Franco Matticchio e Tuono Pettinato (questi ultimi presenti all’inaugurazione
assieme a Giovanni Russo), che rappresentano tre aspetti diversi ma
complementari del fumetto italiano.
Ann Pierssens
Franco Matticchio ed Emiliano Biagio Manzillo
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