Il 25 gennaio si è svolto il primo “esperimento” di cena-conversazione
organizzato dalla Dante di Anversa. L’obiettivo era quello di unire al gusto
della buona cucina italiana il piacere di una conversazione semplice, informale,
come se si fosse in famiglia. Una raggiante padrona di casa, Cathy Pauwels, ci
ha accolto nella sua casa/ristorante, dove ama spesso raggruppare gli amici per
condividere momenti di pura convivialità, e i suoi piatti sono stati
impeccabili come sempre: una combinazione perfetta di ingredienti umili secondo
la tradizione della “cucina povera” italiana.
Il tentativo di coniugare cibo e parole sembra essere stato molto
apprezzato dai partecipanti che così hanno commentato la serata:
“Ci sono voluti soltanto alcuni minuti per rompere il ghiaccio alla
prima cena ‘della famiglia’. Seduti nel salotto abbiamo fatto conoscenza,
assaggiando degli stuzzichini appetitosi e bevendo un bicchiere di vino. Il
seguito sembrava proprio la festa di una famiglia italiana: una cena deliziosa
preparata da Cathy e chiacchierate in italiano su parecchi argomenti. Grazie a
Rossella abbiamo osato parlare l’italiano senza paura e addirittura è
cominciata una discussione animata. Insomma una piacevole serata.” (Erik)
“Per noi è stato un incontro sorprendente, con un’accoglienza calorosa
da parte di Rossella e Cathy, con persone gentili, tutte appassionate
dell'Italia, con cibo delizioso preparato da Cathy, con una conversazione
interessante e diversa. Abbiamo parlato di viaggi, di arte, del modo di
percepire la vita. Noi abbiamo solo ricordi splendidi di questa bella serata.”
(Anita e Geert)
“Per me il nostro incontro è stato un grande successo. Cathy ci ha
accolto in modo molto ospitale con una cena deliziosa. È stato molto importante trovare un gruppo di
persone che vogliono praticare insieme l’Italiano e questa formula mi è
piaciuta molto. Lo studio della
grammatica è necessario, ma sento che la conversazione ordinaria mi aiuta di
più. Sono certamente aperta a ripetere l’esperienza in futuro.” (Mia)
Il riscontro positivo di questo primo incontro lascia dunque presagire
la possibilità che in futuro si possano ripetere molti altri eventi simili, in
cui ci auguriamo che la partecipazione sia sempre più numerosa.
Mangiare, conversare, fare amicizia, condividere con gli altri le
proprie esperienze e le proprie passioni, non sono infondo questi gli elementi
che contraddistinguono il vero “stile italiano”? Quale modo migliore allora per
comprendere a pieno lo spirito più autentico di questa cultura…
Appuntamento al prossimo mese, “in famiglia”. Quando? L’8 marzo, il
giorno della Festa delle donne, stavolta anche con un po’ di…musica!
Rossella Pensiero
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