giovedì 21 settembre 2017

Talenti d'Italia e Il bello dell'Italia

Sabato 16 settembre è stato nostro ospite ad Anversa, grazie al sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam presieduto da Carmela Callea, Maarten van Aalderen, giornalista e filosofo olandese che vive in Italia da parecchi anni, corrispondente del quotidiano olandese, “De Telegraaf”, per l’Italia e la Turchia.



L’incontro, articolato in un’intervista, puntava alla presentazione dei suoi due libri: Il bello dell’Italia e Talenti d’Italia. Nel primo è stata data voce a venticinque colleghi, giornalisti stranieri che lavorano come corrispondenti dall’Italia per le rispettive testate estere, nel secondo invece i protagonisti sono stati ventuno giovani italiani, il cui sogno nel cassetto è diventato per loro realtà. A fare da filo conduttore tra i due libri è sicuramente il potenziale dell’Italia e degli italiani.



L’intervista, moderata dal presidente Emiliano Biagio Manzillo, si è concentrata inizialmente su Il bello dell’Italia e in particolare su alcune risposte dei giornalisti alla domanda “cosa vi piace dello Stivale?”. Un risultato meravigliosamente eterogeneo è venuto fuori: a cominciare dal collega tedesco colpito dalla creatività e l’elasticità culturale degli italiani, per proseguire con quello egiziano che si è soffermato sulla capacità di mediazione dell’Italia tra l’Unione Europea e il Medio Oriente arabo, anche se non è una forza europea dominante. O l’iraniano che ha posto l’attenzione sulla lingua italiana, adorata dai suoi connazionali per la bellezza e studiata nonostante non sia così rilevante sul piano politico ed economico. Due accenni anche al senso di solidarietà messo in luce dalla giornalista algerina e al patrimonio artistico ricordato dalla collega polacca esperta e appassionata di arte contemporanea. Non a caso l’Italia è il paese col maggior numero di siti UNESCO al mondo.
L’obiettivo del libro è scuotere gli italiani, incoraggiarli a non arrendersi e a sfruttare le risorse che il Paese offre; e l’immagine di copertina -l’Icaro caduto che tenta di rialzarsi- è l’emblema di questo invito a non demordere.



Nella seconda parte ci si è focalizzati su Talenti d’Italia, un viaggio che parte dal Sud per incontrare ventuno “talenti” che con sacrificio, impegno e determinazione sono riusciti a eccellere, in campi diversi: scienza, arte, sport, ricerca, economia. Tutti possono farcela, anche i meno fortunati; proprio l’ultima testimonianza arriva da una ragazza con sindrome di Down, atleta versatile e campionessa internazionale in varie discipline.
Bisogna investire nei giovani perché sono loro il motore del Paese, ma soprattutto bisogna crederci un po’ di più.




Un messaggio di grande ottimismo e fiducia quello lanciato da van Aalderen nella sala della Klappei. Un incontro stimolante a giudicare anche dalle domande poste dagli spettatori alla fine della presentazione.

Manuela Ferraro

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