mercoledì 3 aprile 2024
La Musica che gira intorno - Conferenza di Beppe Giampà - Scritto da Vittoria Marcucci e Mariacarmen Orlando, Team Erasmus/Eures 2024 de La Dante di Anversa
Vi siete mai chiesti come mai nelle enoteche c’è sempre musica classica in sottofondo? E perché invece nei locali il volume della musica è molto alto e verso l’orario di chiusura il ritmo diventa più incalzante? Si tratta di strategie di marketing, come ci ha spiegato Beppe Giampà, ospite della Dante di Anversa per due conferenze online tenutesi il 12 e il 14 marzo 2024.
Giampà, cantautore e interprete di reading musico-letterari, con il suo intervento dal titolo “La musica che gira intorno”, ha presentato ai soci della Dante la musica da un punto di vista originale, cogliendo il potere manipolatorio ed evocativo di un elemento a noi ben noto in quanto parte della nostra quotidianità.
Con la sua capacità di rievocare vividamente sensazioni del passato e alterare il nostro stato emotivo, la musica è, come afferma Giampà citando Peter Gabriel, un armadietto delle medicine a cui possiamo attingere per ogni bisogno.
Spiegandoci l’importante differenza tra sentire e ascoltare, Giampà ha condiviso i risultati dei suoi studi riguardanti la capacità terapeutica della musica. L’ascolto di brani musicali può provocare sensazione che hanno una base organica: è su questa considerazione che nasce la musicoterapia, una disciplina che ha lo scopo di utilizzare la musica come strumento educativo, riabilitativo e terapeutico.
In particolare, Giampà si è focalizzato sull’uso della musicoterapia in relazione a due patologie molto diffuse: l’autismo e l’Alzheimer. Le ricerche dimostrano che l’uso della musicoterapia con bambini autistici permette loro di migliorare nella comunicazione e nel modo di rapportarsi alle altre persone. Negli anziani affetti da Alzheimer, invece, la musica ha la capacità di rievocare con precisione episodi del passato e aiutare a ritrovare un proprio senso di identità.
Ringraziamo Beppe Giampà per il suo interessante intervento attraverso cui i soci della Dante di Anversa hanno avuto l’opportunità di approfondire e riflettere su un elemento che, seppur familiare, presenta numerose sfaccettature da scoprire.
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