mercoledì 29 maggio 2019

La Dante di Anversa al Museum De Reede


Sarà un autunno ricco di eventi quello che si prospetta per i nostri soci. Dopo la giornata di studi dedicata al legame tra Anversa e Genova in programma per il 20 settembre prossimo al Rubenianum, in collaborazione con, appunto, Rubenianum e Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, il nostro Comitato avrà il piacere di collaborare con una realtà nuova ed estremamente dinamica come il Museo De Reede, dove si terrà una mostra incentrata sul graphic novel italiano.



La scelta del Museo De Reede quale partner e sede della prossima esposizione non poteva essere più appropriata. Si tratta, infatti, di uno dei musei più giovani di Anversa (ha aperto le sue sale al pubblico solo nel 2017) e presenta una collezione preziosa e ancora poco conosciuta, dedicata all’arte grafica moderna e contemporanea. David Verbeeck e Jan Holvoet, due collaboratori che amano fortemente la nostra cultura, hanno accolto con grande entusiasmo la proposta della prossima mostra e si sono offerti di presentarci il museo e le sue sale (rigorosamente in perfetto italiano!).



Le opere della collezione permanente appartengono a tre artisti di fama internazionale, Francisco Goya (1746 – 1828), Edvard Munch (1863 – 1964) e Félicien Rops (1833 – 1898), che possono mostrare, all’occhio attento dei visitatori, alcuni punti di contatto nonostante la diversa e spiccata personalità di ciascuno.



L’atmosfera tranquilla e raccolta e la luce soffusa aiutano a focalizzare l’attenzione sui numerosissimi dettagli che si nascondono nei disegni degli artisti. In questo museo è possibile ammirare le quattro serie complete dei “Caprichos”, le “fantasie”, di Goya, tra cui raffigurazioni satiriche che rappresentano le follie delle istituzioni a lui contemporanee, tauromachie (tema caro all’artista), scene di guerra crude e dal forte impatto visivo che descrivono con estrema perizia le violenze del combattimento tra i contadini spagnoli e le truppe napoleoniche, e molto altro ancora.



In pochi passi, si lasciano le immagini dal concreto impegno politico e sociale di Goya per ammirare i ritratti dal forte sapore autobiografico di Munch, tra cui spicca quello della sorella Sophie, ormai provata dalla malattia ed esanime, morta in tenera età quando l’artista aveva solo dodici anni. Nelle opere esposte di questo artista, il primo in ordine cronologico a entrare in quella che poi sarebbe diventata la collezione del De Reede, è possibile studiare il controverso rapporto dell’artista con se stesso, la vita e la donna, oggetto ora di amore e venerazione, ora dell’odio più esplicito. Sempre la donna è al centro di numerosi lavori di Rops, artista belga purtroppo ancora non così noto come meriterebbe, pienamente immerso nell’atmosfera decadentista. Costui inventa un nuovo modo, aggressivo e allo stesso tempo ammaliante, di interpretare la sensualità femminile, e spesso la accosta a tetre figure sataniche, di cui la donna è vittima.



Oltre a ciò, saranno esposti fino al prossimo giugno lavori di numerosi artisti fiamminghi del calibro di Kurt Peiser, anversese, Henri Van Straten, Walter Vaes e Fred Bervoets; dal 6 giugno fino al prossimo novembre, infatti, la sala dedicata a queste opere sarà invece luogo di una mostra incentrata su Picasso (per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito del museo https://museum-dereede.com/).

Harry Rutten, direttore del Museum De Reede


Ringraziando quindi David, Jan e tutto lo staff del museo De Reede per il caloroso benvenuto con cui ci hanno accolti, vi invitiamo a scoprire (o riscoprire) questa collezione e, ovviamente, a partecipare alla prossima mostra sul graphic novel italiano.

Giulia Mangialardi

Lancering Stripgids #5 in Amsterdam en Brussel - notizie dagli amici di Stripgids.org



Wat hebben de bekende Vlaamse stripauteur Charel Cambré en Tsjechische strips met elkaar gemeen? Weinig tot niets, zou je op het eerste zicht denken. En toch: samen staan ze schouder aan schouder in het jongste nummer van Stripgids, volgens velen “het mooiste blad van de lage landen”. Het vijfde nummer wordt op dinsdag 11 juni in Amsterdam, en ’s anderendaags in Brussel gelanceerd. Van harte welkom!
Wij denken er graag bij: ook het interessantste literaire tijdschrift over de wondere wereld van het beeldverhaal. Centraal in dit zomernummer staan twee razend interessante dossiers: een over Charel Cambré, Flanders’ finest – bekend van onder meer ‘Amoras’ en ‘Jump’. Het tweede zoomt in op de boeiende (maar hier ook grotendeels onbekende) stripscène van Tsjechië. Vanavond stellen we deze graag aan u voor: blakend van zelfvertrouwen, aanstekelijk enthousiast én met een uitgesproken zin voor experiment. Verrassend genoeg zijn er, naast een aantal verschillen, ook een aantal overeenkomsten tussen de scène in Tsjechië en Vlaanderen/België.
Op dit feestelijke evenement knikkeren we dus het vijfde nummer van Stripgids de openbaarheid in. Met een babbel door de beroemde Tsjechische stripprof Pavel Kořínek, een panelgesprek met Charel Cambré, live tekenen, nooit eerder vertoonde animatiefilmpjes en een glas voor en na.U komt toch ook? Oh, en hadden we al gezegd dat het gratis is?
Wanneer en waar?
Op dinsdag 11 juni 2019 in Boycott Books, Baarsjesweg 203hs, 1057 HS Amsterdam, zie https://www.facebook.com/events/934558910216079/
Op woensdag 12 juni 2019 in Muntpunt, Muntplein, 1000 Brussel, zie https://www.muntpunt.be/bezoeken/activiteiten/lancering-stripgids-5
Een organisatie van Muntpunt, Boycott Books, Tsjechisch Centrum (Brussel en Rotterdam) en Stripgids.

martedì 21 maggio 2019

Verona vista come mai prima

Giovedì 16 sera ha avuto luogo presso i locali dell'Universiteit Antwerpen, la conferenza della dottoressa Francesca Biasio, ricercatrice appassionata al momento ad Anversa per un tirocinio al Rubenianum. L'argomento era Verona, nella più antica veduta giuntaci, realizzata prima ancora dell'anno Mille per Raterio, ecclesiastico del Medioevo, figura centrale se si vuole studiare la storia della bellissima città scaligera.




La Biasio si è dimostrata esperta oratrice e degna ambasciatrice di una delle città più amate d'Italia, entusiasta, fiera e soprattutto estremamente preparata, in grado di trasmetterci contenuti molto specifici adoperando un linguaggio accessibile e alternando sapientemente le parole e le immagini.
E imparando di più su Verona, abbiamo scoperto nuove figure di origine 'fiamminga', come Raterio, appunto, vescovo in patria (Liegi) e a Verona, vissuto tra il IX e il X secolo, la cui storia personale si è rivelata interessantissima.



Ringraziamo, oltre alla Biasio, anche il Rubenianum, nostro prossimo partner nell'organizzazione di una giornata di studi dedicata ad Anversa e Genova (20 settembre 2019), per averci dato l'opportunità di ospitare una così brava relatrice.


Emiliano Manzillo



Segue un commento alla serata di Francesca Biasio:

La conferenza che ho avuto il piacere di tenere è stata per me una preziosa occasione per parlare delle bellezze artistiche e architettoniche della città in cui vivo e svelarne gli aspetti forse meno conosciuti, ma che caratterizzano fortemente la storia di Verona e l’orgoglio dei suoi abitanti.
Il successo della serata è stato sicuramente incrementato dall’interesse che hanno dimostrato gli uditori e dalla loro attiva partecipazione.
Durante il mio periodo di permanenza in Belgio sono rimasta piacevolmente stupita dalla curiosità che i suoi abitanti nutrono nei confronti dell’Italia e, soprattutto, dalla loro volontà di conoscerla in maniera approfondita. Chiacchierando, per esempio, con i soci della Dante di Anversa è emerso che molti di essi non hanno visitato soltanto le mete più simboliche del Paese, ma hanno esplorato anche i luoghi meno conosciuti, ma non per questo di minor fascino o valore culturale.
Ringrazio nuovamente il presidente Emiliano Manzillo, al quale rinnovo i miei complimenti per l’impegno e la professionalità con i quali organizza le numerose attività della Dante di Anversa, la gentilissima Rossella Pensiero e il pubblico presente, per avermi riservato una calorosa accoglienza.

La Biasio ci ha anche inviato un link alle carte tematiche di Verona, sicuramente utili per i soci che a breve saranno in Veneto: http://www.salmonmagazine.com/centro-storico/






Club di lettura - Le otto montagne


Lo scorso sabato 27 aprile si è concluso il nostro Club del Libro con la discussione del romanzo Le otto montagne (Einaudi, 2016) di Paolo Cognetti, vincitore del LXXI Premio Strega nel 2017. Un folto gruppo di lettori ha avuto quindi modo di partecipare al dibattito sul libro e di approfondire alcune tematiche che vi sono trattate sotto la guida della professoressa Cristina Albani, consigliere della Dante di Anversa, lombarda ed appassionata escursionista.



In primo luogo, abbiamo ripercorso per sommi capi la trama del romanzo, incentrata sulle vicende dell’io narrante, Pietro (per molti aspetti un alter ego dello scrittore), ripercorse dalla sua più tenera infanzia fino all’età adulta. Centrale il continuo gioco di dicotomie che si disegnano in maniera evidente all’interno del racconto: prima le due figure, opposte e complementari, dei genitori di Pietro, poi il contrasto tra Pietro e il padre e l’incontro di Pietro con Bruno, adolescente nato e cresciuto in montagna con cui Pietro stringerà una lunga ed intensa amicizia e tramite il quale, una volta adulto, cercherà di riscoprire il padre ormai defunto.



I rapporti tra i personaggi del libro sono sempre inquadrati all’interno del vivo contrasto tra la città e il tempo veloce della modernità da un lato e dall’altro la montagna e il lento scorrere del ciclo della natura, nello scontro continuo delle regole che governano questi due ambienti, contrapposte e, forse, inconciliabili. Insieme a Cristina, ci siamo fatti contagiare dalla voglia di indossare gli scarponi e iniziare a risalire una valle alpina per ritrovare tutti gli elementi descritti con perizia e semplicità da Cognetti. Anche se il finale della vicenda è stato interpretato in modi molto diversi dai presenti e non è piaciuto all’unanimità, il libro ha suscitato enorme curiosità nei presenti. Siamo quindi entrati nel vivo del dibattito discutendo della struttura estremamente studiata del romanzo e dei riferimenti più nascosti contenuti nelle pagine del libro. Il titolo, ad esempio. L’autore fa riferimento ad una leggenda nepalese per cui il mondo sarebbe una ruota con otto punte, otto montagne appunto, avente nel centro la montagna più alta, il Sumeru. Una tale visione del mondo conduce l’uomo ad un dilemma: impara di più chi impiega la sua vita a percorrere le otto montagne o chi si dedica alla scalata del Sumeru? La domanda resta senza risposta, e riassume con una immagine tutte le vicende del libro.



La chiacchierata si è conclusa con la presentazione di numerosi paralleli letterari e precedenti illustri, ampliando ulteriormente gli spunti di lettura che l’incontro ha sicuramente fornito ai convenuti.
Giulia Mangialardi

lunedì 20 maggio 2019

A un mese dalla conclusione...

È passato poco più di un mese dalla conclusione degli appuntamenti del giovedì con il Club di conversazione allo Shelter...



Grazie a tutti i partecipanti, grazie alle nostre meravigliose Rossella, Giulia e Naomi per l'ottimo lavoro, siamo tutti felici di aver passato insieme quest'anno tanto ricco di stimoli e attività.



E il Club, condotto da Rossella, ritorna a novembre 2019. E quanti e quali studenti Erasmus accoglieremo tra noi? Ancora non lo sappiamo, ma nel frattempo, ci teniamo stretto il bel ricordo della collaborazione con le nostre Giulia e Naomi: ottimo lavoro, un grande in bocca al lupo per il prosieguo degli studi!