Antonio Taglialatela si è battuto per anni per migliorare la qualità della vita al Sud in generale e a Mondragone in particolare, dedicandosi anima e corpo al suo compito, senza ipocrisie, con tanta voglia, e lottando spesso contro i mulini a vento dell'immobilismo di certe amministrazioni, discutendo spesso invano per motivare le persone a darsi una sveglia. Antonio, aveva voglia di fare e cuore da vendere, ma non è riuscito a portare avanti i suoi progetti. La sua scomparsa ha purtroppo lasciato un vuoto al momento incolmabile; gettando nello sconforto i suoi amici e affossando le speranze in un futuro migliore per la zona di Mondragone.

Antonio è morto di tumore, come tanti nella sua zona. E chissà perché? Forse dovremmo chiederlo a chi tempo fa, in qualità di Ministro della Sanità, diceva che i tumori, i meridionali, se li meritano perché (testuali parole, anche se per delicatezza preferiamo non ricordare il nome della Signora Ministro in questione) "fumano troppo, bevono troppo, mangiano troppo e cucinano con troppi grassi."
Parole brutte e indegne che uccidono di nuovo i cari perduti per strada a 70 anni, 50 anni, 37 anni o addirittura 2 anni.
Lasciamo le parole inutili di chi non agisce nell'interesse di chi li sceglie come rappresentanti e torniamo al progetto, la cui descrizione è da trovarsi seguendo questo link: Accordo scambio La Dante di Anversa - FolleFest
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