mercoledì 30 maggio 2018

Alessandro Parronchi e Mario Marcucci: come in pittura, così in poesia, conferenza di Rossella Pensiero, stagista Erasmus + presso La Dante di Anversa.


Giovedì 21 giugno, ore 19:30
Universiteit Antwerpen  (Lokaal R224, Stadscampus, Rodestraat 14, 2000 Anversa): Alessandro Parronchi e Mario Marcucci: come in pittura, così in poesia, conferenza della dottoressa Rossella Pensiero, stagista Erasmus + presso La Dante di Anversa.

Nel 2005 l’Università degli Studi di Siena ha acquisito l’archivio di Alessandro Parronchi, un archivio che stupisce per la quantità di materiale raccolto e che in ciò riflette le sue molteplici sensibilità. Laureatosi in storia dell’arte nel 1938, egli fu infatti professore, traduttore, storico e critico d’arte, saggista, collezionista e, soprattutto, uno stimato poeta.  
Tra le sue carte un posto privilegiato è ricoperto dalle lettere del pittore viareggino Mario Marcucci, attraverso le quali è stato possibile ricostruire la storia dell’amicizia tra i due, durata più di quarant’anni, andando inevitabilmente a toccare episodi cardine della storia del nostro Paese.
Le affinità tra Parronchi e Marcucci furono “spirituali”, e andavano oltre le differenze caratteriali e sociali (Parronchi apparteneva a un’agiata famiglia di notai di origine senese, Marcucci a un’umile e numerosa famiglia di pescatori), ma a ben  guardare le loro opere è possibile rintracciare anche delle affinità “poetiche”. Mettendo a confronto i testi lirici dell’uno e pittorici dell’altro, emergono infatti delle vicinanze di tipo stilistico e tematico, che rivelano quanto i due fossero affini anche nella vita artistica. Partendo dai quadri di Marcucci che Parronchi scelse per la sua collezione privata (oggi proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze) si sono individuate tre grandi tematiche (“i paesaggi”, “i ritratti degli amici” e “la centralità della figura materna”) che rappresentano il principale trait d’union tra la pittura e la poesia.




La Pensiero è stagista Erasmus+ presso La Dante di Anversa, originaria di Minturno, un paesino laziale ricco di storia e famoso per il suo splendido lungomare. L’amore per la lingua e la letteratura italiana l’hanno portata a Siena, dove si è laureata in Filologia e Critica Letteraria.

Conferenza gratuita per i soci della Dante di Anversa e per gli studenti dell’Università di Anversa; €5 per i non soci.

Club di lettura - La vita in tempo di pace



09/06, ore 11:00 - La vita in tempo di pace, di Francesco Pecoraro (copie disponibili in italiano e nederlandese). Moderatore: Sidney Cardella. Presso De Groene Waterman.


TULIPANI - Officiële NL trailer | 21 september in de bioscoop




Tulipani is een sprookjesachtige tragikomedie over een romantische Zeeuwse boer (Gijs Naber) die na de watersnoodramp in 1953 nooit meer natte voeten wil en naar het zuiden van Italië fietst. Aan de rand van een klein dorpje weet hij op miraculeuze wijze tulpen te kweken en groeit hij uit tot een levende legende. Dertig jaar later probeert een Italiaanse politie-inspecteur (Giancarlo Giannini) te achterhalen wat er daad-werkelijk gebeurde.”


SUL VULCANO - Sabato 09 giugno, ore 15:00 alla Klappei



Sabato 09 giugno, ore 15:00, Sul Vulcano, di Gianfranco Pannone, It. 2014, 85’; in italiano con sottotitoli in inglese.
Il rapporto tra il Vesuvio e la gente che popola le sue pendici. Tre storie, quella di Maria e della sua azienda florovivaistica in una villa vesuviana. Matteo, dipinge le sue tele utilizzando la lava vulcanica. Yole, cantante neo-melodica devota alla Madonna.



"Sul Vulcano": Toni Servillo legge Giordano Bruno

Sguardo sulla Sardegna, conferenza a cura di Melania Mereu





Giovedì 7 giugno, ore 19:30
Universiteit Antwerpen  (Lokaal R224, Stadscampus, Rodestraat 14, 2000 Anversa): Sguardo sulla Sardegna, conferenza della dottoressa Melania Mereu, stagista Erasmus + presso La Dante di Anversa.
                                              
Qual è il modo migliore di scoprire una regione? Ascoltando chi viene proprio da lì, in questo caso, la nostra Melania Mereu, studentessa Erasmus+ presso La Dante di Anversa. Con lei capiremo che la Sardegna è uno dei tesori d’Italia, con una storia e una cultura interessantissima, non sempre conosciuta dai più. La Dante di Anversa vi darà modo di apprezzare il patrimonio culturale dell’Isola avvalendosi di una relatrice motivatissima che ci tiene a farci conoscere il meglio del bellissimo posto da cui proviene.

Conferenza gratuita per i soci della Dante di Anversa e per gli studenti dell’Università di Anversa; €5 per i non soci.

martedì 22 maggio 2018




Domenica 17 giugno, dalle 19:00 alle 22:00, presso Huiskamerrestaurant La Famiglia (Karel Geertsstraat 23, 2140, Anversa), Cathy Pauwels e Jeroen Geerts, ospiteranno un minimo di otto, massimo dodici persone, per una degustazione con pasti abbinati, di sei vini italiani, tre bianchi e tre rossi. La presentazione dei vini è a cura del socio Jeroen Geerts, mentre la cucina viene seguita dalla nostra Cathy Pauwels.
Con Jeroen scopriremo i sapori e gli aromi del Vermentino, del Bianco di Custoza, dello Chardonnay, del Cannonau, del Primitivo di Manduria e del Chianti classico. Ci parlerà delle differenze tra i bianchi e i rossi e come degustare in modo obiettivo, capendo il colore, gli aromi e i gusti. E se poi ogni vino si abbina a pasti genuini e casarecci...

Se non si raggiunge un minimo di otto persone entro il 10 giugno, la serata non viene organizzata.
Il costo per partecipare a quest’attività è di € 50.
L’evento è aperto ai soci, su prenotazione.

È possibile prenotare fino al 10 giugno chiamando il numero: 0474557568, o inviando un’e-mail a info@bb-panamarenko.be   

Rinfresco grammaticale


In vista dei prossimi esami d’italiano nei vari CVO, La Dante di Anversa organizza una lezione di ripasso, per rinfrescare l’uso di pronomi diretti, indiretti e combinati. Il 28 maggio, dalle ore 13:00 alle ore 14:30, presso Wijkcentrum De Shelter, nella Groene Zaal, si terrà un incontro condotto da Rossella Pensiero, assistita da Melania MereuL'attività è riservata esclusivamente ai soci della Dante Alighieri di Anversa. È prevista una quota di partecipazione di  € 5 e si possono accettare massimo sedici (16) partecipanti.



È possibile iscriversi fino al 24 maggio inviando una mail a dante_antwerpen@hotmail.com e pagando online sul conto della Dante di Anversa, inserendo LEZIONE PRONOMI come causale del versamento (mededeling). A pagamento effettuato vi verrà data conferma dell'avvenuta iscrizione (in caso di esaurimento posti sarà restituita la somma versata). I materiali per l'esercitazione verranno forniti il giorno stesso della lezione.




venerdì 18 maggio 2018

Lo spiritismo e la nascita del giallo italiano - 24 maggio presso UA, aula R224



In attesa della conferenza del dr. Andrea De Luca, condividiamo questo video amatoriale su youtube della Keres edizioni.

Condividiamo anche il link alla (breve) biografia di Franco Mistrali, primo autore italiano a cimentarsi con i "figli della notte", trent'anni prima di Stoker!!

Franco_Mistrali

Il pianoforte della lingua italiana ha solo tasti bianchi o semplicemente nessuno ha ancora imparato a suonare quelli neri?

domenica 13 maggio 2018

Maurizio Gioco e Francesco Pagani: l'arte dei burattini


Martedì 8 maggio, presso l’Università di Anversa, abbiamo assistito ad una conferenza-spettacolo sul teatro dei burattini, tenuta dal maestro burattinaio Maurizio Gioco con l’accompagnamento musicale di Francesco Pagani. Il teatro dei burattini nasce in Italia nel 1700 e raggiunge la sua massima popolarità nel 1800, grazie agli spettacoli nelle grandi piazze, i quali riescono a raccogliere un gran numero di spettatori.





Dopo un brano di apertura eseguito con l’armonica a bocca e l’organetto diatonico, i nostri artisti ci hanno accompagnato alla scoperta dei luoghi che hanno dato origine alla loro arte. Maurizio ci ha parlato della sua amata Verona, città che ospita da quattro anni il suo Atelier – Teatro Giochetto, gestito insieme alla sua famiglia. Si parla infatti di “famiglie di burattinai”, in quanto tutti i membri del nucleo familiare vengono coinvolti nelle varie attività che ruotano attorno al teatro dei burattini.



Un simbolo della città di Verona, nonché fonte di ispirazione per i burattinai, è il fiume che l’attraversa, l’Adige. Il fiume è portatore di storie, nel fiume scorrono i racconti che partono dalla montagna e arrivano al mare, “il fiume è vivo”, afferma Maurizio. I burattini nascono infatti tra le montagne, ma è lungo il fiume che prendono vita: per i montanari, dare voce ad un oggetto inanimato era un sacrilegio.




Esistono diversi tipi di burattini: i burattini a guanto (classici del nord Italia); le guarattelle (tipiche della Campania) e i pupi siciliani, marionette armate nate in realtà a Napoli con la farsa napoletana. Questi differiscono tra loro per letteratura e repertorio, ma non solo. Dal punto di vista costruttivo per esempio, le guarattelle hanno la testa più piccola. Ma la più grande differenza si riscontra tra i pupi siciliani e i burattini: mentre i pupi sono pesanti e “toccano terra”, i burattini sono più leggeri, più manovrabili e “toccano il cielo”. Anche se, spiega Maurizio, tanto manovrabili non sono. Se in un primo momento pensava che i burattini fossero facili da gestire, ben presto ha capito che sono loro a comandare e a prendere il sopravvento su di lui.





I personaggi presentati da Maurizio sono molteplici: Pantalone, padrone vecchio e avaro; Brighella, servo attaccabrighe e dispettoso; Arlecchino, anche lui servo ma dall’animo libero; Colombina, serva contesa tra il padrone Pantalone e il servo Arlecchino; Sandrone, contadino rozzo e grottesco. Maurizio porta in scena la personalità e le emozioni di ognuno di loro, accompagnato dal ritmo incalzante dell’organetto di Francesco.
Ma come nascono i suoi spettacoli? Da un’idea “presa al volo”, si passa allo studio delle fonti storico-letterarie, attività che lo appassiona particolarmente. In seguito, si passa ai disegni e alla stesura del copione provvisorio, quindi alla ricerca musicale. Si arriva poi alla scultura e alla ricerca delle stoffe, seguita dalla creazione degli abiti (compito affidato alle donne di casa). Infine, si provano i dialoghi e i movimenti e lo spettacolo passa in produzione.
Tra i suoi spettacoli ricordiamo Storie di streghe, La ballata del brigante e La decima musa, quest’ultimo in collaborazione con lo stilista Ennio Castellani.



Di notevole interesse anche gli interventi di Francesco Pagano, musicista preparato e di grande esperienza, che per l’occasione ha fatto dono alla Dante di Anversa di una copia del preziosissimo e curatissimo volume Strumenti, musiche e balli tradizionali della Provincia di Verona, testimonianza precisa del patrimonio popolare veneto, a cura dello stesso Pagani e di D. Fiorini.



Sulle note del brano di chiusura, Maurizio e Francesco dimostrano come il teatro dei burattini sia un crogiolo di arti diverse, dalla scultura alla pittura, dalla letteratura alla musica. Ringraziamo infine la socia Marijke Elst per aver reso possibile questo incontro.



Melania Mereu

sabato 12 maggio 2018

Buio blu di Francesco Velonà


Sabato 19 maggio, ore 15:00, De Groene Waterman: Club di lettura dedicato a Buio blu, di Francesco Velonà, in presenza dell’autore, presentato ai nostri soci dal dr. Carmine Vilardi.

Vi segnaliamo un'interessante intervista all'autore, magari utile per conoscerlo meglio...prima ancora di incontrarlo di persona sabato prossimo: link all'intervista online



Francesco Velonà (Napoli, 1978), è docente di Didattica della cultura cinematografica allUniversità degli Studi di Napoli LOrientale.
Per il cinema firma le sceneggiature dei film Babbo Natale non viene da nord di Maurizio Casagrande (2015) e Fallo per papà di Ceruti & Villano (2012), oltre ad essere regista e sceneggiatore di vari corti, premiati in festival nazionali e internazionali, tra cui Le stravaganze del conte con Peppe Lanzetta (Migliore scenografia al iChill International Film Festival di Manila, Filippine; Migliore attore protagonista, Peppe Lanzetta al 12 Months Film Festival di Cluj, Romania e Premio Domenico Cimarosa 2018).             
Autore teatrale, firma testi come No grazie
il caffè mi rende ancora nervoso (2018), con Paolo Caiazzo e la regia di Lello Arena, adattamento del noto film del 1982; E la musica mi gira intorno (2013) e Anche locchio vuole la sua parte (2011), due spettacoli di Maurizio Casagrande; Weekend con il nonno (2018) e Continua tu (2017), entrambi con Ciro Giustiniani. Tiene, inoltre, insieme a Maurizio De Giovanni, il laboratorio di scrittura teatrale La palestra dellautore presso il teatro Diana di Napoli.
In tv è uno degli autori della popolare trasmissione comica di Rai 2 Made in Sud. Sempre per Rai 2 è stato autore della sit-com live Fatti unici (2015) con la regia di Lello Arena. Per La7, invece, firma la trasmissione comica Il boss dei comici (2017).          
Come scrittore pubblica racconti in diverse antologie e riceve menzioni speciali in premi di narrativa nazionali, tra cui Il racconto nel cassetto, i Picentini e il Premio Manara Valgimigli. Nel 2016 esce il suo primo romanzo Buio blu, per Iemme Edizioni (Premio Napoli Cultural Classic 2017; premio speciale Incostieraamalfitana al Premio Megaris 2017, e diploma di merito al Premio AlberoAndronico). Il suo secondo romanzo, Per mia mamma sorridere era già in italiano (2017), scritto a quattro mani con Ciro Giustiniani, è edito da RAI-ERI. Pubblica, inoltre, saggi sul cinema per Carocci e per i Quaderni di Cinemasud, oltre al saggio Cronaca di un chitammuorto annunciato
in La parola mala, a cura di Giovanni Chianelli, edito da Ad est dellEquatore. 




martedì 8 maggio 2018

Sabato 12 maggio - Solo qualche solco, di Graziano Moretto


12 maggio, ore 11:00, Solo qualche solco, testi e musiche di Graziano Moretto.
Reading e presentazione di Precessione e Do, raccolte poetiche scritte dal maestro Graziano Moretto, nostro socio e affermato musicista, fagottista presso la Filarmonica di Anversa e docente di Musica da camera a Namur.



Il Maestro ci presenterà le sue composizioni, già vincitrici di diversi premi in Italia, offrendoci anche un assaggio delle sue magnifiche doti musicali, eseguendo quattro brevi impressioni per fagotto solo. Al termine del reading, ci sarà anche un anticipazione del prossimo volume di poesie, Antichton, con le illustrazioni di Giulio Napoletano.


Biografia Moretto (in nederlandese)

Segnalazione attività alla Klappei: Il grido (Michelangelo Antonioni)

Il Grido

Datum: zondag 13/05/18 | Aanvang: 14:00

Het zware leven van Aldo die werkt in een suikerfabriek in de Po-vallei
in Noord-Italië.
Hij leeft met een getrouwde vrouw en haar dochter.
Wanneer de vrouw hoort dat haar 
echtgenoot is overleden,
doet Aldo haar onmiddellijk een aanzoek.
Dit wil zij niet en kiest 
voor een ander.
Diep depressief trekt de man samen met het dochtertje
door Noord-Italië 
en ontmoet allerlei personen.
***Inclusief gratis koffie en gebak! - Reserveren via info@klappei.be
of via 
03 272 51 10

Segnalazione attività: Lorenzo Sbolci in Antwerpen bij Dalek Gallery


Lorenzo Sbolci, artista italiano, espone ad Anversa, dal 18 maggio 2018, presso la galleria Dalek. La Dalek Art Gallery si trova in Klein Markt 2000, Anversa. È aperta il sabato e domenica dalle 13 alle 18, mentre gli altri giorni solo su appuntamento. L’inaugurazione della mostra di Sbolci ci sarà venerdì 18/05/18, dalle ore 16 alle 21. Tutti sono i benvenuti! 
Renzo ci sarà in persona solo venerdì e sabato (18-19/05) e in quest'ultimo giorno sarà li specialmente per dare una spiegazione in italiano. L' ultimo giorno di esposizione sarà il 31/05/18.

Link alla mostra

venerdì 4 maggio 2018

Favolavà - Teatro Giochetto - Unavez.mpg

LE INTERVISTE DE IL DIAPASON - IL DIAPASON INCONTRA MAURIZIO GIOCO


Il Diapason ha incontrato i burattini del TEATROGIOCHETTO, ed ha parlato con loro attraverso Maurizio Gioco, loro creatore e anima. Ma, già che eravamo di fronte a questo istrionico e creativo artista, abbiamo approfittato dell’occasione per conoscere meglio lo straordinario mondo dei burattini.

1)      Il mondo dei burattini ma anche dei pupi -  è a tutti gli effetti parte fondante della cosiddetta “cultura popolare”, e da tempo immemorabile ha affascinato il mondo dei più piccoli e quello dei “rimasti” piccoli nel cuore. A quando risalgono le prime notizie riguardo il loro utilizzo?
 Vorrei intanto fare una distinzione tra Pupi e Burattini che, pur appartenendo entrambi alla cultura popolare, hanno, come dire, preso strade diverse. Intanto i Pupi si sono sviluppati nell’Italia meridionale con un repertorio “alto letterario di derivazione classica, il ciclo carolingio e le vicende dei paladini di Francia”, inoltre per il loro peso: ossatura, armatura ecc… hanno naturalmente deciso di andare verso la terra. Il burattino invece vive sopra la nostra mano, è più etereo…va verso l’alto, parla alla gente in maniera semplice, racconta il quotidiano, i burattini parlano di vita e di morte, di cambiamento e di normalità. Forse sono scesi dalle montagne per stabilirsi lungo il fiume Po, e lì hanno trovato le loro storie, i loro ruoli. Basti pensare a personaggi come Sandrone, Fasolin, Gioppino e tanti altri.

2)      Buona parte del repertorio, diciamo “Classico” coinvolge i personaggi legati alla Commedia dell’Arte e delle fiabe e novelle più conosciute.
Direi che i repertori burattineschi, almeno in origine, erano sganciati da riferimenti letterari.  L’azione, le bastonate che si davano i personaggi, la lotta per procurarsi da mangiare, il rapporto con la magia, le credenze, erano i temi delle storie che suscitavano interesse verso questa forma girovaga di spettacoli tra il popolo. Ovviamente la Commedia all’Improvvisa, già decaduta nel momento di sviluppo di questo teatro, veniva ripresa e si mostrava utile per dialogare con la gente.
Nell’Ottocento si scopre la possibilità di portare a livello di strada anche narrazioni di derivazione teatrale, riprendendo ed elaborando il repertorio favolistico ma anche fatti di cronaca e accadimenti dell’epoca. A Verona, per esempio, è stata rappresentata in Piazza Cittadella, con burattini, l’inondazione provocata dal fiume Adige del 1831.
3)      La tua attività di creatore e di animatore mi sembra sia lontana da questi mondi.
Oggi i burattini devono trovare linguaggi più attuali per dialogare con la società. La mia ricerca si muove su due piani: da un lato la scultura (ho abbandonato il burattino grottesco per fare personaggi più simili all’uomo d’oggi), dall’altro la scrittura, cercando di sviluppare temi come il disagio psichico, l’alcolismo, la diversità. Nella rappresentazione sperimento queste nuove idee, anche se mi rendo conto che le cose che funzionano sono le più semplici, e la lotta tra il bene e il male fa sempre trasalire i miei spettatori.

4)      Come ti sei avvicinato al fantastico mondo dei burattini e quando hai iniziato a crearne di nuovi?
Non ho iniziato da bambino, ci sono arrivato più tardi. Verso la fine degli anni settanta ero impegnato in attività ricreative con bambini “difficili” e questo tipo di teatro mi sembrava avere una valenza pedagogica utile per aiutarli; così ho iniziato a costruire le prime teste di cartapesta con loro. In quegli anni c’era molto fermento creativo ed anche nelle scuole si organizzavano laboratori molto interessanti. Ho iniziato poi ad accompagnare una burattinaia nelle feste di compleanno e nelle sagre di provincia, così la mia passione ha preso il volo. Successivamente sono entrato più a fondo in questo “universo” frequentando festival, oggi storici, come “Arrivano dal Mare”, di Cervia, instaurando legami e collaborando con burattinai e compagnie da cui ho imparato dei segreti. Da alcuni anni faccio parte dell’Unione Mondiale della Marionetta – Unima, e questo mi permette di restare in contatto con molte esperienze internazionali.

5)      Se non vado errato sei anche autore della sceneggiatura; a questo proposito, quanto sei legato al testo e quanto invece reciti “a braccio” con un canovaccio appena abbozzato?
Il burattino ha la capacità di improvvisare, vive nel contesto della rappresentazione; sono generalmente due le produzioni che riesco a fare in un anno. Una di derivazione tradizionale che costruisco su canovacci noti, facendo spesso una trasposizione per burattinaio solista, questa mi permette maggiore libertà e più interazione con il pubblico; l’altra di ricerca, più sperimentale, come “la notte di Valpurga”, testo tratto da un romanzo del poeta russo Venedikt  Erofeev, o “Se una marionetta uccide un uomo”, ispirato ad un tragico fatto di cronaca cittadino. Queste sceneggiature sono studiate minuziosamente nella messa in scena, quindi lasciano meno possibilità di variazioni nell’atto della rappresentazione.

6)      Nel tuo spettacolo coinvolgi spesso musicisti come l’organettista Francesco Pagani.
Molti sono i musicisti che in questi anni hanno collaborato con me. Credo che Francesco Pagani (organetto diatonico) e Daniele Pasquali (chitarra e sax) abbiano capito esattamente quando intervenire per sottolineare un momento significativo, per “coprirmi” nei passaggi di cambio scena, per coronare un evento; conoscono le dinamiche di questo teatro e lo impreziosiscono. Non è lavoro facile per un musicista perché, in questa forma di rappresentazione, la musica deve mettersi al servizio del burattino e non veleggiare in autonomia.
Credo che l’organetto sia uno strumento perfetto per i miei personaggi, sono contenti quando lo sentono! E’ uno strumento potente, semplice, che riporta alla memoria cose che forse abbiamo dimenticato ma che sono ancora dentro di noi, come la voglia di ballare. Francesco Pagani ha svolto un prezioso lavoro di ricerca e recupero delle musiche del nostro territorio e questo ci torna spesso utile.



7)      Curiosando sul tuo blog ho visto che tra i tuoi spettacoli ce ne sono due in particolare che hanno attirato la mia attenzione: quello che riguarda da vicinissimo la Prima Guerra Mondiale e quello che narra le vicende di bravi e briganti veronesi. Ce ne vuoi brevemente parlare?
Il primo è nato nell’anniversario della prima guerra mondiale, con l’idea di raccontare gli eventi bellici filtrati da una storia d’amore. La guerra porta distruzione ma anche rinascita, è un tema sempre attuale. C’è stata molta ricostruzione e cura nella realizzazione dei personaggi. Pensa che il generale Cadorna ha mostrine originali. I vestiti sono stati fedelmente realizzati dopo una ricerca sulle divise militari austriache e italiane e anche gli elmetti, riprodotti in rame da un artigiano, hanno le fattezze dell’epoca.
Il secondo spettacolo nasce da un’idea che mi frullava da molto tempo nella testa, volevo realizzare una sceneggiatura sul brigantaggio delle nostre terre, sui soprusi che i potenti mettevano in atto (altro tema purtroppo sempre attuale!). Così ho recuperato la storia del bandito Falasco e della bella Angiolina, accaduta nella nostra Valpantena. Una rilettura che ha parallelismi con il mondo d’oggi dove chi agisce per conto dei potenti viene colpito, mentre i mandanti restano spesso impuniti.
8)     I tuoi burattini di notte cosa ti raccontano? Quello a cui sei più in sintonia?
Di notte i burattini parlano tra di loro, si raccontano i fatti della giornata, a volte fanno delle feste e alzano il gomito bevendo un po'! Il loro linguaggio non è sempre comprensibile, guardano il mondo da un altro punto di vista; si danno anche delle randellate, ma al mattino sono tutti amici, non portano rancore. Sono generosi perché sempre pronti ad animarsi; mangiano poco, e non hanno grandi pretese. Tutti hanno un nome. Amo molto Arlecchino perché ha un’indole libera e non si lascia sopraffare da nessuno. Ma sono legato anche a Tredenti, ad Anima nel Vento, al Mago, alla Morte e al Diavolo.

9)      Come avviene il processo di realizzazione? Anche tu pensi che dentro ogni pezzo di legno si nasconda un burattino che se ne vuole uscire?
 Ogni mio progetto di spettacolo richiede circa un anno per la realizzazione. Dapprima c’è l’idea, che solitamente arriva come un lampo, poi inizio a ricercare materiali sull’argomento che possono essere testi, immagini o anche film e documentari, costruisco così una minima bibliografia. I primi progetti sono disegnati. Steso il copione scritto inizio a realizzare le teste, poi i vestiti. Fino a qualche anno fa quest’ultima fase veniva gestita da mia zia Lina Gioco, sarta professionista. Dopo la sua scomparsa con me lavorano Celestina e Francesca. Quello che dici sul legno lo condivido in pieno. Per anni ho raccolto pezzi di legno e sempre ci vedevo dentro animali, personaggi fantastici con i quali ho ideato anche una storia: “La notte delle radici”. Il legno è un materiale meraviglioso, pieno di vita… noi burattinai la liberiamo!
10)  Come reagisce il pubblico, diciamo così, degli adulti che spesso con la scusa di accompagnare i figli si gustano lo spettacolo?
Mi piace far capire al pubblico che lo spettacolo dei burattini non è solo per bambini. In passato vi assistevano militari, damine, vecchietti e intere famiglie, ovviamente i bambini erano tutti in prima fila.
 Anche al fronte, durante la prima guerra mondiale, venivano organizzati spettacoli per sollevare il morale e dare coraggio alle truppe. Purtroppo permane ancora l’idea che i bambini si bevano tutto e spesso gli adulti guardano con distacco le cose rivolte a loro, rimangono in disparte a rispondere al cellulare invece di partecipare e condividere, educando i loro piccoli all’ascolto e alla bellezza delle narrazioni.

11)  Qualche anticipazione su nuove realizzazioni e spettacoli?
Proprio in questi giorni, con il mio gruppo, porterò al Velofestival di Velo Veronese, “Le astuzie di Bertoldo”, uno spettacolo che mescola tradizione e innovazione.
Ho riscritto un Antigone, ruolo che vorrei affidare a mia figlia che da qualche anno si è accostata al teatro di figura.
Poi nel cassetto ho un testo per burattini scritto da Garcia Lorca, rappresentato una volta nel foyer del teatro Colon, a Buenos Aires; mi piacerebbe crearlo in lingua originale. Sto lavorando anche ad un progetto più sperimentale che prevede una commistione tra burattini e testi poetici, scritti per l’occasione dal poeta Giorgio Maria Bellini  

12)  Ricordo Nino Pozzo figura storica del mondo popolare veronese - che con la sua Balilla nera nei primi anni sessanta portava i suoi burattini nei Parchi Giochi di Verona. Tu l’hai conosciuto?
Sono riuscito a vedere un solo spettacolo di Nino Pozzo, alla scuola elementare di San Zeno, durante un Carnevale. Ricordo che mi ha fatto paura!  Più tardi ho visionato dei documentari girati da Remo Melloni, storico del teatro di figura, sul lavoro di Pozzo ed ho capito la profondità della sua poesia. Peccato che i suoi materiali non siano completamente fruibili e valorizzati come dovrebbero. Ma questo fa parte degli enigmi inspiegabili che, purtroppo, sono una costante della nostra città!




IL TEATRO DEI BURATTINI FRA TRADIZIONE E ATTUALITA' . Conferenza- spettacolo di Maurizio Gioco, Teatro Giochetto Verona. Commento musicale di Francesco Pagani.


Martedì 8 maggio, ore 15:00
Universiteit Antwerpen, (Lokaal R224, Stadscampus, Rodestraat 14, 2000 Anversa): Il teatro dei burattini fra tradizione e attualità, conferenza-spettacolo di Maurizio Gioco (Teatro Giochetto Verona), commento musicale di Francesco Pagani.

Maurizio Gioco è artista e burattinaio (Verona, 1959). Inizia ad occuparsi di sperimentazione artistica negli anni ‘80 utilizzando la Fotografia e la Copy Art. Successivamente intraprende esperienze legate alla pittura mantenendo però un rapporto con la tecnologia, in particolare con la video-art, e partecipando sin dagli anni ‘90 a importanti festival nazionali. In quegli anni conduce numerosi laboratori creativi con bambini sviluppando in loro principalmente il dialogo tra movimento corporeo e creatività. Queste esperienze lo hanno condizionato e portato ad approfondire e sintetizzare nella forma teatrale l’esperienza artistica, sia come “progettazione-creazione” dell’oggetto, sia come performance-rappresentazione.
Il teatro d’oggetto e il teatro di figura sono stati i naturali contenitori per la sua espressione creativa perché la sintetizzano mediante l’uso dell’aspetto narrativo (anche autobiografico) e perché trova che nell’animazione dell’oggetto si verifichi una forma di “vita” dell’opera artistica che prende talvolta strade “magiche e inaspettate”, creando con gli spettatori un dialogo empatico ed emotivo molto intenso. Negli ultimi anni ha affiancato al suo lavoro, una ricerca anche nella scrittura, ponendosi come obiettivo di verificare la possibilità di sperimentare nuove drammaturgie per il teatro dei burattini. http://teatrogiochetto.wordpress.com/

Conferenza gratuita per i soci della Dante di Anversa e per gli studenti dell’Università di Anversa; €5 per i non soci.



Segnalazione attività - Ristorante siciliano Leonardo ('t Eilandje)


Sunday Blending Sessions === A new Antwerp based concept that wants to bring a blend of music sessions, arts, foods & drinks at Leonardo Ristorante & Cocktail Bar at 't Eilandje! 

DRIFTBUI // 
Driftbui is an Antwerp based DJ who’s into collecting and sharing music from all corners of the world: from '70s jazz, funk and progrock to '90s hip-hop, UK bass and electronic music, anything goes. 
He’s one of the founders of Champion Sound, a Belgium based concept that serves as a platform for promoting talented beatmakers. Driftbui is also a resident DJ at one of Antwerp's finest record stores: Tune Up Records! 


PRISCA AGNES // 
Prisca is a talented and young musician and singer from Antwerp. Her voice is sultry, powerful and soulfull all at the same time. You may know her from her trio-project Nuit Blanche. But for this edition we invited her to bring us a solo performance. Garanteed goosebumps! 


TUSAIS // 
Producer, music enthousiast and DJ tusais creates wonderfull, experimental and soulfull music. He has no genre boundaries. He has released a song on Astrophonica last year. Recently he released an EP with Mixtelena called 'Dobber'. They're performing together but this edittion he is going to bring an exclusive solo DJ set for us! 


PAPI SUAVE // 
Papi Suave aka Aäron Vanmaele is the founder of SMTH SNDS, which focuses on bringing you smooth jams from all over the world. His vibes float around Baile Funk, future r&b, jazz, soul & future beats.



We hope to see you ALL there! 
Love! 

Sunday Blending Sessions - Music sessions -  No genre boundaries - Tapas - Drinks - Arts - Lounge