mercoledì 1 dicembre 2021

7 dagen sociale film: l'Italia umile e rurale in Levi e Olmi

Finalmente alla Klappei! Da quanto tempo ci mancavamo...



Non eravamo in molti a causa della pandemia, ma abbiamo passato un bel pomeriggio in compagnia di un ottimo documentario (L'umile Italia, di Pietro Marcello e Sara Fgaier), di un capolavoro del nostro cinema (L'albero degli zoccoli) e della dott.ssa Manuela Caianiello, autrice di un bell'intervento su Cristo si è fermato a Eboli e su L'albero degli zoccoli.


Curiosi di cosa ci ha raccontato Manuela? E allora bisogna che vi procuriate l'ultimo numero della rivista di critica cinematografica FILM, dove troverete un bell'articolo della Caianiello sui due capolavori della cultura italiana del Novecento. L'articolo è stato tradotto in nederlandese da Emiliano Manzillo.





Maiolino Bisaccioni, una serata barocca

Non eravamo in molti, visti i rischi attuali, ma è stata una bella serata in compagnia dell dott.ssa Manuela Caianiello, grazie alla quale, abbiamo scoperto il personaggio di Maiolino Bisaccioni, da lei studiato per alcuni anni. In particolare, ci ha parlato delle novelle contenute ne L'albergo.


Invece che all'Università di Anversa, ci siamo visti nel "Literaire Salon" del centro culturale 't Werkhuys, già nostra 'dimora' ai tempi della mostra Scrivendo la Divina Commedia.


Anche se in pochi, si è rivelata una serata estremamente istruttiva in cui abbiamo ascoltato con piacere la dott.ssa Caianiello parlare appassionatamente di un autore che meriterebbe di esser maggiormente conosciuto.

venerdì 26 novembre 2021

Il treno dei bambini, di Viola Ardone. Club di lettura della Dante Alighieri di Anversa, 23 ottobre.

Il giorno 23 ottobre alle ore 10:00, si è tenuta, presso la libreria De Groene Waterman, una conferenza organizzata dalla Dante Alighieri di Anversa. L’incontro, moderato da Cristina Albani e Carmine Vilardi, ha coinvolto un buon numero di membri associati, che si sono entusiasmati nella lettura del romanzo Il treno dei bambini, di Viola Ardone.

L’esperienza mi è sembrata al contempo istruttiva e interessante. Non avevo mai preso parte ad un club di lettura, e le mie aspettative sono state superate. E’ stato bello incontrare altre persone ugualmente appassionate alla letteratura, e che come me, hanno letto con piacere la storia in questione. La parte interessante, dal mio punto di vista di studente Erasmus dal Sud Italia, è stata soprattutto quella di poter scoprire e confrontare le personalità e le idee di lettori provenienti, in questo caso, da un contesto geografico e culturale diverso rispetto al mio. Tutti gli associati, però, conoscono bene l’Italia e forse proprio per questo hanno amato questo libro.


Il treno dei bambini è una storia italiana: Amerigo, un bambino napoletano, viene spedito in Nord Italia insieme a tanti suoi coetanei meridionali per sfuggire dalla miseria del dopo guerra, sotto iniziativa del Partito Comunista. La discussione è stata animata e ricca di osservazioni. Il libro, infatti, offre numerosissimi spunti. Si è partiti dalla trama in sé, l’analisi dei personaggi e delle vicende, ma poi il discorso si è ampliato, toccando la storia, la politica e la situazione della società in quel particolare momento delicato, l’Italia dopo il conflitto.
Il libro è piaciuto perché riesce a raccontare con semplicità degli eventi complessi: la separazione di un bambino dalla propria madre e dalla propria terra, la povertà, la solidarietà e la speranza (Speranza è anche il cognome di Amerigo).


Da non sottovalutare, inoltre, il linguaggio che Viola Ardone utilizza. Le vicende sono narrate in prima persona dal protagonista, che all’inizio usa un italiano stentato, molto contaminato dal dialetto napoletano, ma in generale semplice, è il linguaggio di un bambino. Col passare del tempo questa lingua evolve, Amerigo si trasferisce a Modena, studia e il suo italiano diventa un italiano standard. Nella parte finale del libro, poi, un Amerigo ormai cinquantenne ritorna nella sua Napoli esprimendosi in modo ancora diverso.
Questi cambiamenti di registro, se da un lato hanno suscitato qualche perplessità fra i presenti, dall’altro rendono il libro un vivace esempio di come la lingua italiana offra innumerevoli modi di esprimersi. È proprio questo aspetto, infondo, secondo alcuni, ciò che fa innamorare di questa lingua.

Non sono mancati, fra i presenti, parallelismi cinematografici. Un po’ come i film del neorealismo italiano, Il treno dei bambini, secondo molti, potrebbe essere anche un ottimo prodotto, se adattato allo schermo.
Come si può intuire, il bilancio dell’incontro è stato estremamente positivo, e proprio per questo, rifarei ancora quest’esperienza stimolante.

 

Lorenzo Costabile

 

L’Albergo di Maiolino Bisaccioni. Racconti e invenzioni di un segretario giorvago

Conferenza di Manuela Caianiello presso 't Werkhuys, lunedì 29/11 ore 18.30


L’incontro verterà sulla prima raccolta di novelle dell’autore ferrarese Maiolino Bisaccioni, L’Albergo. Prima di entrare nel vivo della trattazione dell’opera, si darà un quadro breve ma chiaro del contesto storico e sociale all’interno del quale ha operato l’autore. Un accenno dovuto sarà fatto alla vita dell’autore, che così turbolenta e ricca di viaggi e avventure ha fortemente influenzato la sua produzione letteraria. Egli infatti, prima ancora di essere un letterato, era anzitutto un uomo d’armi e un diplomatico al servizio di principi e signori di tutta Italia. Saranno proprio i suoi viaggi in giro per l’Europa e le numerose campagne militari ai quali prende parte ad essere oggetto della narrativa bisaccioniana. Parleremo, poi, del vivace ambiente intellettuale nel quale viene accolto il ferrarese una volta giunto a Venezia, ovvero dell’Accademia degli Incogniti, fondata dall’amico e mecenate – nonché dedicatario della raccolta – Giovan Francesco Loredan.

Fatta questa parte introduttiva, procederemo con la disamina dell’opera. Dopo un brevissimo accenno alla fortuna editoriale dell’Albergo, cominceremo ad introdurre i tre filoni tematici principali che sono al centro della narrazione: l’amore, la politica e la tematica di costume. Citando passi scelti del testo parleremo della concezione amorosa del Bisaccioni, fortemente legata ai codici comportamentali tipici della società aristocratica, ma non per questo manchevole di passione e turbamenti. Di notevole interesse è poi la trattazione politica presente nell’opera. Inevitabilmente la lunga esperienza maturata nell’ambiente di corte emergerà in numerose novelle, con trovate stilistiche particolarmente originali e talvolta ambigue. Non va dimenticato che l’autore scrive nel XVII secolo, epoca in cui si esercitava uno smodato controllo sulla produzione intellettuale. Ci si soffermerà, nello specifico, sulla similitudine che l’autore fa tra la figura dell’albergatrice e quella del sovrano, laddove entrambi sono costretti e disposti a tutto pur di continuare ad esercitare il potere all’interno della locanda e della corte. Infine, leggeremo alcuni passi nei quali si dà precisa contezza degli innumerevoli codici comportamentali che sono alla base della società aristocratica. Al Bisaccioni va certamente ascritta la lode di aver descritto con dovizia di particolari gli eventi più importanti ai quali uomini e donne dell’alta società erano tenuti a partecipare, primi fra tutti i duelli. Tuttavia, accanto ad una aristocrazia che si accinge lentamente a divenire anacronistica, si affianca l’emergente classe borghese, rappresentata dall’aristocratico autore con un certo distacco e disprezzo.

Bisaccioni risulta essere particolarmente originale nella forma della sua narrazione, così lontana dal modello boccaccesco, benché talvolta appaia disordinato e privo di un reale intento letterario. Egli è stato un erudito, un uomo di mondo, un cavaliere, uno storiografo, un viaggiatore, un accademico, un osservatore del suo tempo ed è oggi una testimonianza fondamentale per noi posteri di un’epoca, ancora così bistrattata, come quella barocca.

La dott.ssa Manuela Caianiello è laureata in Lettere presso l'Università di Bologna ed ha recentemente svolto il programma Erasmus+ presso La Dante di Anversa. Anche dopo l'Erasmus, è una collaboratrice della nostra associazione e nel 2022 si occuperà di un corso online di storia.

Made in Italy @ Klappei: 7 dagen sociale film

MADE IN ITALY - 7 Dagen van de sociale film

Link al sito del Festival:28/11 ore 14

La Dante di Anversa presenteert twee films en een voordracht tijdens de 7 Dagen Sociale Film.

Eerste film, om 14:00: L’umile Italia door Pietro Marcello en Sara Fgaier (Italië, 2014)
De boerenwereld had respect voor ons landschap, had het getekend op zijn bewonderenswaardige ruïnes en had door de eeuwen heen de groeven van zijn geschiedenis gemaakt. Carlo Levi leerde ons dat achter die wereld, zo arm en ellendig, een eeuwenoude inhoud schuilging, duizenden jaren oud, bestaande uit regels en harmonieën. Er wordt gebruik gemaakt van fragmenten uit zijn boek “Een gezicht dat op ons lijkt”, waarin zijn optimistische blik in de dingen, in de ruimten zowel als op de gezichten van de mensen, het poëtische beeld leest van een volk in beweging, een koorwereld met zijn waarden van harmonie, lijden, menselijkheid en gemeenschap.

Voordracht, om 14:20: Cristo si è fermato in città door Manuela Caianiello
Aan de hand van de werken van Carlo Levi en Ermanno Olmi, spreekt Manuela (in het Italiaans) over de boerenwereld in Italië.

Tweede film, om 15:00: De Klompenboom door Ermanno Olmi (Italië, 1978)
Ermanno Olmi’s De Klompenboom, winnaar van de Grote Prijs van het Cannes Filmfestival, is een ontroerende kroniek over een jaar uit het leven van vijf Italiaanse boerengezinnen aan het eind van de 19e eeuw. Basiti is een trotse maar arme boer die een beter leven wil voor zijn jonge zoon dan werken op een boerderij. Hij stuurt de jongen te voet naar een school ver weg. Op zijn enige paar houten klompen, maakt zijn zoon iedere dag de lange tocht naar school. Alles gaat goed totdat zijn klompen beschadigd raken. Hout is schaars, net als geld, dus Basiti sluipt het bos van een rijke landeigenaar binnen om hout te ‘lenen’ om zo een nieuw paar te maken. Hij wordt betrapt en de rijke man besluit de arme Basiti zwaar te straffen. De Klompenboom is een van de laatste meesterwerken van de Italiaanse neorealistische cinema. Olmi kreeg onlangs de speciale oeuvreprijs van het Filmfestival van Venetië.

Toegangsprijs: €5

Mondmasker verplicht, covid-safe ticket wordt aan de ingang gevraagd.



La Dante di Anversa presenta due film e una conferenza durante i 7 giorni del cinema sociale.

Primo film, alle 14:00: L'umile Italia di Pietro Marcello e Sara Fgaier (Italia, 2014)
Il mondo contadino rispettava il nostro paesaggio, lo aveva segnato con le sue mirabili rovine e vi aveva fatto i solchi della sua storia nel corso dei secoli. Carlo Levi ci ha insegnato che dietro quel mondo, così povero e miserabile, c'era un contenuto antico, millenario, fatto di regole e armonie. Partendo da brani del suo libro Un volto come noi, in cui il suo sguardo ottimista sulle cose, sugli spazi come sui volti delle persone, legge l'immagine poetica di un popolo in movimento, un mondo corale con i suoi valori di armonia, sofferenza, umanità e comunità.

Conferenza, ore 14:20: Cristo si è fermato in città di Manuela Caianiello
Sulla base delle opere di Carlo Levi ed Ermanno Olmi, Manuela parlerà (in italiano) del mondo contadino in Italia.

Secondo film, alle 15:00: L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi (Italia, 1978)
Vincitore del Grand Prix del Festival di Cannes, L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi è la commovente cronaca di un anno nella vita di cinque famiglie contadine italiane alla fine del XIX secolo. Basiti è un contadino orgoglioso ma povero che vuole per il suo giovane figlio una vita migliore del lavoro in una fattoria. Manda il ragazzo a piedi in una scuola lontana. Sul suo unico paio di zoccoli di legno, suo figlio fa ogni giorno il lungo viaggio verso la scuola. Tutto va bene finché i suoi zoccoli non si danneggiano. Il legno è scarso, così come il denaro, così Basiti si intrufola nella foresta di un ricco proprietario terriero per "prendere in prestito" il legno per farne un nuovo paio. Viene catturato e il ricco decide di punire severamente il povero Basiti. È uno degli ultimi capolavori del cinema neorealista italiano. 

Ingresso: 5 euro

Mascherina obbligatoria, green pass richiesto all'ingresso

lunedì 15 novembre 2021

Una meravigliosa esperienza

La scuola secondaria per adulti ENCORA, di Anversa (Belgio), ha svolto con una delegazione di tre insegnanti e dieci studenti, uno stage Erasmus in Italia, ad Anversa degli Abruzzi, dal 16 al 30 ottobre 2021. Lo stage si è rivelato di fondamentale importanza ai fini didattici e una piccola parte del merito affinché ciò si sia realizzato, è della Società Dante Alighieri (anche se il merito del lavoro e  del successo, è tutto di Greet Dierckx di Encora, una collega esemplare con cui è un piacere lavorare). I contatti fra Anversa del Belgio e Anversa degli Abruzzi sono stati infatti favoriti in passato dalla presenza nel borgo abruzzese del Parco Letterario D’Annunzio, diretto da Mario Giannantonio e facente parte della rete dei Parchi Letterari e della Dante Alighieri.




Già nel 2015 il presidente del Parco, fu ospite presso l’Università di Anvtwerpen per presentare il borgo, l’oasi WWF delle Gole del Sagittario e le attività del parco letterario. Nel tempo, si è sperato di metter su una collaborazione stabile fra le due realtà, visto anche l’ottimo feeling con i locali colleghi delle associazioni, e l’occasione presentatasi di portare gli studenti della scuola Encora in Italia ha semplicemente rappresentato un’opportunità concreta di collaborazione. La collega ad Encora Greet Dierckx, ha elaborato un progetto Erasmus solido, approvato per ben tre anni dall’ufficio competente, in quanto di qualità e di alto valore didattico ed educativo, significando ciò che il contatto diretto Antwerpen-Anversa degli Abruzzi resterà vivo almeno fino al 2023.





La collaborazione consiste nel portare cinque studenti dell’indirizzo BIKO (accompagnatore minorile) e cinque studenti dell’indirizzo JGZ (cura del disabile e del giovane con bisogni speciali) a fare uno stage pratico di due settimane, alternando jobshadowing ed esperienza diretta, in due diverse strutture. Nello scorso ottobre, i cinque aspiranti accompagnatori minorili hanno assistito i colleghi italiani del Plesso Scolastico di Bugnara della scuola dell’infanzia e primaria Vittorio Clementi, diretta dalla dottoressa Domenica Pagano, mentre i cinque aspiranti operatori, hanno assistito i colleghi della Comunità riabilitativa e terapeutica Il Castello, ad Anversa degli Abruzzi, centro di estrema qualità nel campo psichiatrico, diretto dal dottor Michele Beatrice.




Lo stage si è rivelato un successo, soddisfacendo sia i partecipanti belgi che le istituzioni riceventi in Italia: il contatto con l’Amministrazione Comunale di Anversa degli Abruzzi è stato facile, diretto e concreto, nello spirito di massima collaborazione, facendo sentire i benvenuti i partecipanti e agevolando in ogni possibile modo l’espletamento delle attività. Come insegnante di Encora e come presidente della Dante di Anversa, ringrazio, anche a nome delle colleghe di Encora Greet Dierckx ed Els Buyle, il sindaco Gianni Di Cesare, il vicesindaco Vincenzo Pace, l’assessore Massimo D’Alessandro, i consiglieri tutti, in particolare Mario Giannantonio, Diego Del Rosso, Roberto Di Genova e Maria Bambina Federico.




Il contatto fra gli stagisti e le insegnanti di Bugnara e gli operatori ne Il Castello, è stato ottimo, tanto che ogni giorno venivano ideate nuove attività in collaborazione, favorendo al massimo l’integrazione degli stagisti nei gruppi. Un ringraziamento alle dott.ssa Pagano e al dr. Beatrice è necessario, tanto quanto un complimento sentito per la gestione ottimale delle loro strutture. Dalla commozione riscontrata nei giorni della partenza fra i bimbi di Bugnara e fra gli ospiti de Il Castello, abbiamo capito che lo scambio ha arricchito ambo le parti. Oltre poi al lavoro, ci sono state belle attività "extracurriculari", come il pomeriggio a Sulmona, il pomeriggio a Scanno e il weekend a Roma, dove i corsisti hanno partecipato a un workshop di recitazione tenuto da Luigi Morra ed Eduardo Ricciardelli, docenti dell'accademia di recitazione Action Pro, diretta da Valerio Morigi e Angelo Longoni, con sede presso i Mob Studios di Roma.




Al successo dell’esperienza hanno contribuito la solidità del progetto, l’entusiasmo e la convinzione dei partecipanti, la sensibilità della locale amministrazione, ma anche il calore e l’ospitalità della comunità del borgo, che ci ha fatto sentire a casa. Peppe, il gestore dell’Angolo delle grazie, il bar L’anversano, Elia, Juri e i ragazzi del pub, tutti hanno dato il loro contributo positivo, anche se in particolare, bisogna citare l’operatore comunale Rocco Di Genova, per la sua dedizione al progetto, la cui presenza è stata fondamentale, così come fondamentale si è rivelata la scelta del posto dove alloggiare e mangiare, il bio-agriturismo La porta dei Parchi, gestito da Nunzio Marcelli e famiglia.




Nella struttura gestita da Nunzio, abbiamo trovato qualcosa che è andato al di là della semplice accoglienza, abbiamo trovato un ambiente amichevole e familiare che ha reso magnifiche le nostre giornate in Italia, provando a trovare sempre una buona soluzione per un gruppo dalle abitudini differenti. Non solo un approdo sicuro al termine della giornata lavorativa, ma anche una costante consulenza sull’organizzazione delle attività. I complimenti e i ringraziamenti a Nunzio e al suo staff, dagli allevamenti alle cucine, sono più che doverosi, perché sono proprio le idee e le pratiche come quelle che si portano avanti nella Porta dei Parchi, che rendono ancora l’Italia un posto affascinante e accogliente. Grazie ad Anversa degli Abruzzi, e un grazie immenso alla persona che ci ha aperto le porte della cittadina, Mario Giannantonio, infaticabile amico, paladino della cultura del dialogo.









Una serata a Mondragone con EVA

 



La Dante di Anversa ha scelto di appoggiare le attività dell’associazione culturale EVA, acronimo di E’ VIETATO ASTENERSI, impegnata a Mondragone nella lotta alla violenza di genere e nel raggiungimento della parità fra i sessi. Come in accordo con l’associazione presieduta dall’avvocato Lisa Pagliaro, La Dante di Anversa ha sostenuto la seconda edizione della manifestazione culturale “Letture in cantina”, tenutasi in tre appuntamenti serali a cadenza settimanale dal 22 ottobre al 5 novembre 2021 presso le Cantine Collefasani a Mondragone (CE).



La serie ha goduto anche della partecipazione degli artisti Norma Bini, Giovanni Izzo, Francesco Verolino, Luana Ermili e Salvatore De Rosa, grazie all’esposizione di alcune loro opere pittoriche e fotografiche. Le autorità scolastiche cittadine, con i licei e gli istituti tecnici, hanno partecipato attivamente alla buona riuscita della serata, impegnandosi sia nella logistica che nella ricezione e l’intrattenimento degli intervenuti.


La prima serata ha visto la partecipazione di Giuliana Sgrena e Sergio Nazzaro, a dialogo per presentare
Dio odia le donne, ultima fatica editoriale della Sgrena, sul ruolo giocato dalle religioni monoteiste nel sistema di sopraffazione delle donne nelle diverse culture del mondo.



La seconda serata, tenutasi il 29 ottobre, ha visto la partecipazione di Nicola Di Mauro, il quale ha presentato il romanzo Mille splendidi soli di Khaled Hosseini.


Durante la terza serata, il professor Saverio Caramanica e il presidente della Dante di Anversa, Emiliano Biagio Manzillo, sono intervenuti sulle figure di Paolo e Francesca, protagoniste del V canto dell’Inferno, esaminandone la fortuna letteraria e pittorica nei secoli. Manzillo ha presentato un intervento dal titolo
Galeotto fu il dipinto, breve excursus sui capolavori della pittura ispirati alla tragica vicenda di Paolo e Francesca, mentre il prof. Caramanica ha tenuto un intervento sulle tragiche vicende di Francesca da Rimini, Pia dei Tolomei e Piccarda Donati. Essendo il 2021 il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, il collegamento con la Commedia la missione di EVA è sembrato più che logico.



La Dante di Anversa, visto anche il successo della serata e della manifestazione in generale, è orgogliosa di aver collaborato e ringrazia EVA, il prof. Caramanica, le Scuole superiori di Mondragone e le Cantine Collefasani dell’invito, sperando vi siano presto altre occasioni per parlare del Sommo poeta.



martedì 2 novembre 2021

Elezioni per il rinnovo dei COMITES in Belgio

Cari soci con cittadinanza italiana della Dante di Anversa,

come sapete, siamo quest’anno chiamati a votare per il rinnovo dei COMITES in Belgio, organi ufficiali di rappresentanza di noi cittadini italiani residenti all’estero. Potrebbe sembrare strano che un’associazione come la nostra dedichi qualche riga a una tematica di natura politico-amministrativa, essendo soliti trattare argomenti che siano al di sopra delle parti e fuori da discorsi rappresentativi e politici, ma è anche vero che La Dante, nel mondo, ha come compito il favorire non solo la conoscenza della nostra lingua e cultura, ma anche di testimoniare lo sforzo fatto dai nostri connazionali per agevolare l’integrazione nei luoghi in cui si è emigrati. Bisogna inoltre considerare che, favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale, può avvenire solo se si partecipa attivamente al dialogo con le istituzioni locali. Ed è appunto il caso del Belgio e delle Fiandre in particolare, realtà secondo gli italiani presenti nella Dante di Anversa, non debitamente considerate, per non dire trascurate, dalle nostre Istituzioni a Bruxelles. Tanto che a volte sembra che non ci sia interesse a conoscere meglio la realtà di chi si trova a nord di Bruxelles, oppure che non si sia nemmeno a conoscenza dell’esistenza di città e comunità diverse da quelle già conosciute in ambito francofono (e sorvoliamo a questo punto sulla totale assenza di sensibilità linguistica verso i nostri ospiti di lingua nederlandese). Proprio per questo motivo, da presidente della Dante di Anversa, non posso far altro che salutare con piacere la presenza della lista Rete Italia, nella quale troverete come candidati i nostri connazionali Carlo Cinque e Stefano Lucchesi, da anni residenti e impiegati ad Anversa e già attivi, ognuno secondo la propria mansione, nel campo dei servizi offerti ai nostri connazionali per agevolarne l’integrazione. Consiglio dunque vivamente ai nostri connazionali iscritti alla Dante, di partecipare non solo alle elezioni, ma se possibile, di indicare la preferenza per i candidati che possano effettivamente rappresentare la nostra realtà di Anversa: viviamo nella seconda città del Belgio, diamo tanto a questo porto sin dal XV secolo, rappresentiamo una delle culture che i locali amano di più, e perché allora non puntare su candidati come Cinque e Lucchesi? Io voterò per loro, nella speranza che sia un primo passo verso una maggiore presenza italo-fiamminga nella vita amministrativa di questa città. In allegato, troverete il pdf con l’elenco dei candidati della lista RETE ITALIA.

Emiliano Biagio Manzillo
Presidente del Comitato della Dante Alighieri Antwerpen

Lista Rete Italia - Candidati


venerdì 22 ottobre 2021

Un'infernale parodia: conferenza Zoom del dottor Gabriele Russo per la Settimana della Lingua Italiana

Un'infernale parodia!

Il Sommo poeta ha influenzato, con la sua opera più celebre, non solo l'evolversi della lingua e della letteratura nel Bel Paese, ma anche l'apparato iconografico di molteplici artisti. Questi, difatti, hanno cercato di ridare vita ai personaggi e alle ambientazioni suggestive della Divina Commedia, magari attraverso il loro stile distintivo. L'esempio specifico su cui ci soffermeremo è quello dei maestri del fumetto disneyano in Italia.
Videoconferenza del dottor Gabriele Russo, collaboratore della Dante di Anversa e stagista presso Lucca Comics&Games, aperta ai soci della Dante Alighieri.
Un'infernale parodia!
https://zoom.us/j/97640330145?pwd=SS9reUI2QlU1aFNsYXdRRHNUaGlYUT09
Meeting ID: 976 4033 0145
Passcode: cThJ62




lunedì 11 ottobre 2021

Si cercano studenti Erasmus per tirocini in italiano e portoghese - Estudantes Erasmus procurados para estágios em italiano e português

La Dante di Anversa, nell'ambito di una collaborazione internazionale, cerca studenti Erasmus che vogliano venire ad Anversa (Belgio) per tirocini formativi per la lingua italiana e per la lingua portoghese. Uno studente italiano di portoghese o uno studente portoghese d'italiano, sarebbe da noi il benvenuto nei prossimi mesi, per almeno tre mesi. Possono candidarsi studenti madrelingua portoghese e/o italiano dalle università di tutta Europa, aderenti al progetto Erasmus.

A Dante Antwerp, como parte de uma colaboração internacional, procura estudantes Erasmus que queiram vir a Antuérpia (Bélgica) para períodos de formação em italiano e português. Um estudante italiano de português ou um estudante português de italiano seria bem-vindo para vir a Antuérpia durante pelo menos três meses. Podem candidatar-se estudantes nativos portugueses e/ou de língua italiana de universidades de toda a Europa que participam no projecto Erasmus.

ErasmusDayFULL


Ed ecco un bel reportage sui progetti Erasmus di Encora, con focus speciale sull'esperienza ad Anversa degli Abruzzi. Dal minuto 2'20", cari soci, potrete vedere due vostre vecchie conoscenze, Emiliano e Lorenzo.

lunedì 4 ottobre 2021

Encora, Il Castello, il plesso scolastico di Bugnara...c'è lo zampino della Dante in una nuova collaborazione internazionale fra il Belgio e l'Italia

Si è spesso parlato, anzi, sognato, di un gemellaggio fra la grande Anversa del Belgio e la piccola Anversa degli Abruzzi: lo stesso nome per due città di dimensioni diverse, ma entrambe ricche di storia e di cultura. E forse, a poco a poco, ci siamo, grazie al progetto Erasmus e agli sforzi di un'insegnante motivata di Encora, Greet Dierckx, che sta facendo il possibile per diffondere i progetti di scambio internazionale anche fra gli studenti delle scuole professionali: dal 15 al 30 ottobre, infatti, dieci studenti BIKO e JGZ (accompagnatori minorili e operatori sociosanitari per portatori di handicap e ragazzi con bisogni speciali) e tre insegnanti della scuola per adulti Encora, saranno nello splendido borgo abruzzese per far conoscere agli studenti belgi la realtà terapeutica locale e i metodi adottati in Italia per la cura delle persone con bisogni specifici. È il primo progetto di questo genere in Belgio e siamo orgogliosi di aver contribuito a un così utile processo di democratizzazione della cultura e dell'insegnamento.

La collaborazione è nata grazie all'impegno di Encora, grazie al supporto di Bram Goris della Città di Anversa e grazie ai buoni rapporti della Società Dante Alighieri di Anversa e il Parco Letterario D'Annunzio, queste ultime due istituzioni, felici di mettersi a disposizione per realizzare un progetto di tale portate che speriamo tutti si riveli un grande successo.

Grazie dunque al sindaco Gianni Di Cesare e la sua Giunta Comunale, che ha fatto il possibile per agevolare gli accordi di collaborazione. Grazie a Massimo, Orietta e Nunzio dell'amichevole supporto, grazie alla dott.ssa Domenica Pagano del plesso scolastico di Bugnara e ai dottori Bellopede e Beatrice della comunità terapeutica "Il Castello". Ma soprattutto, grazie al nostro contatto 'dantesco', Mario Giannantonio, persona a cui sta a cuore l'incontro fra persone e culture, colui che ci ha spalancato le porte di questo magnifico borgo che è Anversa degli Abruzzi.

Emiliano Manzillo, Mario Giannantonio e Greet Dierckx con Anversa degli Abruzzi sullo sfondo

Er is gesproken, zelfs gedroomd, van een jumelage tussen het grote Antwerpen in België en het kleine Antwerpen degli Abruzzi: dezelfde naam voor twee steden van verschillende grootte, maar beide rijk aan geschiedenis en cultuur. En misschien zijn we er, beetje bij beetje, dankzij het Erasmus-project en de inspanningen van een gemotiveerde lerares van Encora, Greet Dierckx, die haar uiterste best doet om de internationale uitwisselingsprojecten ook onder leerlingen van beroepsscholen te verspreiden: Van 15 tot 30 oktober zullen namelijk tien studenten van BIKO en JGZ (jeugdverzorgsters en maatschappelijk werkers voor gehandicapten en jongeren met bijzondere behoeften) en drie leraren van de Encora-school voor volwassenen in het prachtige dorp Abruzzo zijn om de Belgische studenten kennis te laten maken met de plaatselijke therapeutische realiteit en de in Italië toegepaste methoden voor de behandeling van mensen met bijzondere behoeften.
De samenwerking is tot stand gekomen dankzij de inzet van Encora, dankzij de steun van Bram Goris van de Stad Antwerpen en dankzij de goede betrekkingen tussen het Antwerps Genootschap Dante Alighieri en het D'Annunzio Literair Park, waarbij de laatste twee instellingen zich graag beschikbaar stelden voor de uitvoering van een project van een dergelijke omvang, waarvan wij allen hopen dat het een groot succes zal blijken te zijn.
Dank dus aan burgemeester Gianni Di Cesare en zijn gemeenteraad, die alles in het werk hebben gesteld om de samenwerkingsovereenkomsten mogelijk te maken. Dank aan Massimo, Orietta en Nunzio voor hun vriendelijke steun, dank aan Dr. Domenica Pagano van het scholencomplex in Bugnara en aan Dr. Bellopede en Dr. Beatrice van de therapeutische gemeenschap "Il Castello". Maar bovenal, dankzij onze contactpersoon bij het Parco Letterario, Mario Giannantonio, een persoon die begaan is met de ontmoeting tussen mensen en culturen, degene is die de deuren van dit prachtige dorp dat Anversa degli Abruzzi voor ons heeft geopend.


lunedì 20 settembre 2021

Metanimalia en andere baldadigheden, di Joris Wouters

 

Nella galleria Ruimte 34 nella Cobdenstraat, ho finalmente potuto ammirare le opere più recenti del nostro socio Joris Wouters, raccolte nella mostra dal titolo Metanimalia en andere baldadigheden.



Sono davvero colpito dalla finezza di queste opere capaci di racchiudere in sé mondi totalmente diversi che solo il genio di Wouters poteva far dialogare fra loro. Ho ritrovato "Dodici collage veneziani" e "Dodici installazioni assurde", oltre ai collage della serie "Lock down / Slow down".


Opere create da Joris usando proprie foto, riciclando disegni e anche pensieri, per dare voce al personale studio del rapporto che intercorre fra uomo, natura, clima e regno animale.


Wouters riflette su questo rapporto riprendendo motivi lemaireiani, invocando una visione del mondo in cui l'uomo non sia al di sopra del regno animale e vegetale, ma assumendo una posizione paritaria e mostrando empatia con il resto dell'universo.


Troviamo in queste serie opere dal titolo a prima vista bizzarro, quasi ironico e canzonatorio nei confronti della lingua settoriale dell'enogastronomia, capace di creazioni ai limiti dell'assurdo (come già notava anche il cntautore Paolo Conte): "Venetiaanse feniks met Pompeijanse kruiden", oppure "Grotesken en rinoceros alla puttanesca", titoli e opere che spingono il lettore a guardare oltre la colla che tiene insieme i pezzi, concentrandosi sulla relazione fra le idee e le impressioni alla base degli accostamenti. senza disdegnare la terza dimensione, come nel caso di "Aspettando l'alba" e "Isolamento". Se vi siete persi questa mostra, avete solo da sperare in una seconda edizione. E chissà che La Dante e Joris Wouters non tornino presto ad annunciarla.
                                                                                                                                                                Emiliano Manzillo

Primo episodio della serie di videointerviste Dante nel XXI secolo, tra divulgazione e attualizzazione

 


È online sul canale Youtube dellIstituto Italiano di Cultura, il primo episodio del ciclo di interviste dapprofondimento dedicato a progetti relativi al Sommo Poeta, nella serie dal titolo Dante nel XXI secolo, tra divulgazione e attualizzazione: https://www.youtube.com/watch?v=uXQ6z8F9MmI.




Questo primo episodio, realizzato da Lisa Amicone e Giuliano Tomassacci per lIstituto Italiano di Cultura di Bruxelles, La Dante di Anversa, La Dante di Liegi e la cattedra ditalianistica della prof.ssa Paola Moreno, dellUniversità di Liegi, vede la partecipazione dellillustre prof.ssa Paola Manni, dellAccademia della Crusca.


Dante
è una sfida per il nostro tempo. Quello che vediamo riflesso nella Divina Commedia è lo sforzo personale, interiore ed intellettuale di un uomo per trascendere le fratture, le possibili disintegrazioni. Caratterizzata dalle divisioni e dalle tentazioni del dualismo, la nostra epoca si presta molto bene alla lettura di questo capolavoro della letteratura mondiale. La Commedia non è solo un capolavoro da leggere: ci sfida, ma soprattutto ci parla di noi e ci invita ad entrare armati di lucidità nella selva oscura della nostra realtà. Dante è più che mai vivo, potente, contemporaneo. La sua genialità poetica è penetrata nella memoria popolare, italiana e mondiale. Stupisce poi la grande attualità linguistica pur nellinevitabile distanza storica: "Nel mezzo del cammin di nostra vita" è forse lincipit più celebre della letteratura di tutti tempi e non sembra avere ormai 700 anni e più, tanto ci parla e ci conquista subito, immergendoci immediatamente in medias res, nel mezzo della storia. Forse il nostro oggi, pur così carico di contraddizioni, è il tempo più opportuno per riscoprire Dante, vivendone tutte le straordinarie potenzialità poetiche e interiori.





In occasione del 700° della morte di Dante Alighieri, una serie di manifestazioni scientifiche viene organizzata dalla cattedra di italianistica dellUniversità di Liegi, in collaborazione con lIstituto di Cultura Italiano di Bruxelles e le Società Dante Alighieri di Liegi e Anversa e diversi specialisti vengono intervistati sulla tematica specifica dellattualizzazione e della divulgazione di Dante Alighieri nel XXI secolo.



La prima capsula-video è dedicata all'incontro con Paola Manni, professoressa di storia della lingua italiana presso lUniversità degli Studi di Firenze e Accademica della Crusca. Manni è responsabile della preparazione del Vocabolario dantesco, nato dalla fruttuosa collaborazione tra lAccademia della Crusca e lIstituto del CNR Opera del Vocabolario italiano. Tale strumento si propone di indagare il lessico di Dante in rapporto alla lingua del suo tempo, delle generazioni precedenti e successive, della tradizione letteraria latina e romanza. Intervista a cura di Lisa Amicone. Riprese, fotografia, regia e montaggio di Giuliano Tomassacci, ripresa audio di Sacha Miani, musica (Courante dalla Terza Suite di Bach) eseguita al fagotto dal maestro Graziano Moretto (Antwerp Symphony Orchestra). Si ringraziano Paolo Belardinelli dell'Accademia della Crusca. Progetto a cura di Paola Moreno e Emiliano Manzillo, realizzato grazie all'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles diretto dal prof. Paolo Sabbatini.