È online sul canale Youtube dell’Istituto
Italiano di Cultura, il primo episodio del ciclo di interviste d’approfondimento
dedicato a progetti relativi al Sommo Poeta, nella serie dal titolo Dante
nel XXI secolo, tra divulgazione e attualizzazione: https://www.youtube.com/watch?v=uXQ6z8F9MmI.
Questo primo episodio, realizzato da Lisa
Amicone e Giuliano Tomassacci per l’Istituto
Italiano di Cultura di Bruxelles, La Dante di Anversa, La Dante di Liegi e la
cattedra d’italianistica della prof.ssa Paola Moreno, dell’Università di Liegi, vede
la partecipazione dell’illustre
prof.ssa Paola Manni, dell’Accademia
della Crusca.
In occasione del 700° della morte di Dante Alighieri, una serie di
manifestazioni scientifiche viene organizzata dalla cattedra di italianistica
dell’Università di Liegi, in
collaborazione con l’Istituto di
Cultura Italiano di Bruxelles e le Società Dante Alighieri di Liegi e Anversa e diversi specialisti
vengono intervistati sulla tematica specifica dell’attualizzazione e della divulgazione di Dante Alighieri
nel XXI secolo.
La prima capsula-video è dedicata all'incontro con Paola Manni, professoressa di
storia della lingua italiana presso l’Università degli Studi
di Firenze e Accademica della Crusca. Manni è responsabile della preparazione del Vocabolario dantesco,
nato dalla fruttuosa collaborazione tra l’Accademia della Crusca e l’Istituto del CNR Opera del Vocabolario italiano. Tale
strumento si propone di indagare il lessico di Dante in rapporto alla lingua
del suo tempo, delle generazioni precedenti e successive, della tradizione
letteraria latina e romanza. Intervista a cura di Lisa Amicone. Riprese,
fotografia, regia e montaggio di Giuliano Tomassacci, ripresa audio di Sacha
Miani, musica (Courante dalla Terza Suite di Bach) eseguita al fagotto dal
maestro Graziano Moretto (Antwerp Symphony Orchestra). Si ringraziano Paolo
Belardinelli dell'Accademia della Crusca. Progetto a cura di Paola Moreno e
Emiliano Manzillo, realizzato grazie all'Istituto Italiano di Cultura di
Bruxelles diretto dal prof. Paolo Sabbatini.
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