Nella galleria Ruimte 34 nella Cobdenstraat, ho finalmente potuto ammirare le opere più recenti del nostro socio Joris Wouters, raccolte nella mostra dal titolo Metanimalia en andere
baldadigheden.
Sono davvero colpito dalla finezza di queste opere capaci di racchiudere in sé mondi totalmente diversi che solo il genio di Wouters poteva far dialogare fra loro. Ho ritrovato "Dodici collage veneziani" e "Dodici installazioni assurde", oltre ai collage della serie "Lock down / Slow down".
Opere create da Joris usando proprie foto, riciclando disegni e anche pensieri, per dare voce al personale studio del rapporto che intercorre fra uomo, natura, clima e regno animale.
Wouters riflette su questo rapporto riprendendo motivi lemaireiani, invocando una visione del mondo in cui l'uomo non sia al di sopra del regno animale e vegetale, ma assumendo una posizione paritaria e mostrando empatia con il resto dell'universo.
Troviamo in queste serie opere dal titolo a prima vista bizzarro, quasi ironico e canzonatorio nei confronti della lingua settoriale dell'enogastronomia, capace di creazioni ai limiti dell'assurdo (come già notava anche il cntautore Paolo Conte): "Venetiaanse feniks met Pompeijanse kruiden", oppure "Grotesken en rinoceros alla puttanesca", titoli e opere che spingono il lettore a guardare oltre la colla che tiene insieme i pezzi, concentrandosi sulla relazione fra le idee e le impressioni alla base degli accostamenti. senza disdegnare la terza dimensione, come nel caso di "Aspettando l'alba" e "Isolamento". Se vi siete persi questa mostra, avete solo da sperare in una seconda edizione. E chissà che La Dante e Joris Wouters non tornino presto ad annunciarla.
Emiliano Manzillo
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