sabato 23 febbraio 2019

Incontri cineletterari: Bassani e De Sica


Un pomeriggio da tutto esaurito quello del 9 febbraio, per il secondo incontro del ciclo “Lettura e visione”. Il romanzo di Giorgio Bassani Il giardino dei Finzi- Contini e l’omonimo film da esso tratto nel 1970 da Vittorio de Sica, tra l’altro vincitore del Premio Oscar come Miglior film straniero nel '71, ne sono stati i protagonisti.

 
La proiezione del film è stata introdotta dalla professoressa Thea Rimini (Università di Mons e Università Libera di Bruxelles), curatrice del convegno “Giorgio Bassani scrittore europeo” (dicembre 2016) che aveva come fine quello di parlare di una dimensione poco indagata di Bassani: la sua eccezionale apertura europea.


Thea Rimini


Ferrara resta però la piccola città in cui si muovono le sue grandi storie, lo sfondo indiscusso dei suoi romanzi dove a volte sembra che a parlare sia proprio la comunità ferrarese che talvolta assume connotati negativi perché vista come l’isolatrice degli ebrei.
Una foto di scena del film


La sua grande passione era il tennis, altro elemento ricorrente, sport centrale del libro e del film che hanno, come personaggi, non solo la famiglia d’alta borghesia e il narratore senza nome (un probabile Bassani) ma anche il giardino, luogo di reclusione e diversità, aperto durante le chiusure imposte dalle leggi razziali.

Bassani ha vissuto un periodo difficile, ha partecipato alla Resistenza, è stato in prigione. Finita la guerra sono varie le attività che svolge: traduttore, sceneggiatore, vicepresidente delle Rai e quella di consulente editoriale della Feltrinelli (il suo nome è legato infatti alla scoperta di Tomasi di Lampedusa, autore del romanzo Il gattopardo).

Grazie a Thea Rimini abbiamo potuto conoscere altre opere di Bassani che ha sempre riscritto più volte fino al perfezionamento come Gli occhiali d’oro, Il Romanzo di Ferrara (1974-1980) o Cinque storie ferraresi (1956). Quest’ultime hanno in comune con Il giardino dei Finzi-Contini il tema della memoria, i luoghi, l’ebraismo, il tempo.
L’introduzione della professoressa ha permesso agli spettatori e soprattutto a chi avesse letto il libro, di avere una visione più completa dell’autore, di guardare con occhio critico il film.
Si sono create infatti le condizioni adatte per il confronto che è stato alla base dell’acceso e lungo dibattito guidato da Rossella Pensiero e Adriana Cappelluzzo, affiancate dalla presenza della professoressa Thea Rimini, docente universitaria e collaboratrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, che ringraziamo per il sostegno accordatoci nel realizzare questo ciclo d’incontri in compagnia di esperti di chiara fama.

Rossella Pensiero e Adriana Cappelluzzo durante il dibattito con i soci


Tante sono state le curiosità e le domande. Ognuno dei presenti, fra un tè e un caffè, ha voluto condividere una propria riflessione, e ciò ha fatto sì che il dibattito fosse estremamente piacevole e costruttivo.


Ne approfittiamo per un saluto a Paola Bassani che ci avrebbe voluto onorare della sua presenza ma che per motivi personali non è potuta essere con noi e ci auguriamo che anche i prossimi incontri siano una ripetizione dell’eccezionale successo di questa giornata.

Naomi Camardella

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