domenica 23 giugno 2024

Circolo dei Lettori della Dante di Anversa: Neve, cane, piede di Claudio Morandini, un romanzo che ha affascinato i soci per trama e stile

Il 25 maggio 2024 si è tenuto l’ultimo incontro del Circolo dei Lettori della Dante di Anversa prima della pausa estiva presso la libreria “De Groene Waterman”. A chiudere questo ciclo di incontri è stato Neve, cane, piede di Claudio Morandini, un romanzo che ha affascinato i soci della Dante per la sua trama e per lo stile molto convincente dell’autore.

Il libro racconta di Adelmo Farandola, un uomo anziano che abita da solo tra le montagne, allontanatosi volontariamente dal resto delle persone, che disprezza fortemente, e scegliendo infatti di vivere in contrasto con qualsiasi idea di vita in società. Adelmo Farandola è un personaggio grottesco, è sporco, puzza, non pulisce da anni la baita in cui vive, si reca in paese pochissime volte solo per fare provviste per l’inverno che passa ogni anno da solo, in casa, sepolto dalla neve.

La neve è un elemento centrale del romanzo, il primo dei tre che danno il titolo al libro e che Morandini ci presenta in ordine. La neve rende tutto immobile ma che allo stesso tempo parla, è viva: da una casa in cui ogni centimetro è coperto di neve ci aspetteremmo un silenzio assoluto, e invece Morandini ne descrive i costanti rumori.

Il secondo elemento che incontriamo è il cane. Il protagonista, che la costante solitudine ha abituato a dialogare con tutto, prende con sé il cane, lo accudisce e lo maltratta, lo accoglie e lo scaccia, gli parla. Il cane diventa suo consigliere, suo amico forse, di certo una compagnia.

Nella discussione con i soci ci siamo trovati tutti d’accordo sull’idea per cui la bravura di Morandini sta nell’inserirci lentamente in un dialogo paradossale, nel farci scivolare nella prospettiva di un uomo anziano, con probabili accenni di demenza senile, che un giorno, in maniera naturale, comincia a parlare con un cane che a propria volta gli risponde, e che insieme a lui, tra la neve che finalmente si scioglie, trova un piede appartenente a una persona misteriosa.

Il tema della montagna è centrale in questo libro, ed è stato un filo rosso che ha accompagnato le nostre letture di quest’anno. L’elemento di novità è che, in Morandini, la montagna non simboleggia il ritrovare se stessi, ma piuttosto l’allontanarsi dagli altri.

La partecipazione e l’entusiasmo dei soci hanno reso la discussione appassionante e coinvolgente. Invitiamo tutti a prendere parte al prossimo ciclo di incontri per scoprire insieme altri interessanti titoli della letteratura italiana.

Vittoria Marcucci
Tirocinante Erasmus+ presso La Dante di Anversa

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