domenica 9 luglio 2023

La carbonara: chi l'ha inventata? Resoconto di una delle più 'appetitose' conferenze di quest'anno

Il 23 maggio sera, abbiamo seguito l'attesa conferenza del prof. dr. Rosario Gennaro, docente di lingua, cultura e letteratura italiana presso l'Università di Anversa, sulle origini della carbonara.



Una conferenza in cui il prof. Gennaro, presidente onorario della Dante di Anversa, con la disinvoltura che lo contraddistingue e che a noi soci della Dante tanto piace, ha analizzato nel profondo un tema di cui ultimamente tanto si parla. Ma perché parlare proprio della carbonara? Perché è già da qualche mese che da più parti si mette in discussione la genuinità di convinzioni che diamo per scontate, senza però mettere a fuoco i possibili contesti in cui alcune ricette, diventate poi 'nazional-popolari' si sono originate.


Il professor Rosario Gennaro

La famosissima Carbonara ha davvero di origine italiana? Alcuni ricercatori hanno insinuato più di un dubbio sull’origine di uno dei piatti di pasta più conosciuti e apprezzati sia in Italia sia dai turisti. Lo storico dell’alimentazione Alberto Grandi sostiene che provenga dagli Stati Uniti: “La prima ricetta che è stata pubblicizzata è del 1953 a Chicago – afferma lo storico gastronomico dell’Università di Parma – molti italiani sono andati in America, quindi praticamente tutta la cucina italiana è in realtà italo-americana”. Affermazioni dunque, molto forti, difficili da accettare per un popolo così attaccato alle proprie bandiere culinarie come quello italiano...


Alberto Grandi è professore associato all’Università di Parma. Insegna Storia delle imprese, Storia dell’integrazione europea e ha insegnato Storia economica e Storia dell’alimentazione. È autore di circa una quarantina di saggi e monografie in Italia e all’estero. In una recente intervista al "Corriere della Sera", Alberto Grandi sostiene la sua tesi di fondo: per lo storico, con le migrazioni di massa di fine Ottocento e inizio Novecento verso gli Stati Uniti la nostra cultura gastronomica si è intrecciata con le abitudini culinarie di altri Paesi (USA in primis). Dunque, il mito della nostra tradizione in cucina, e della nostra presunta superiorità, sarebbe da riconsiderare.


Il prof. Grandi


Questa affermazione, ovviamente, ha lasciato senza parole, soprattutto gli abitanti dell’area di RomaLa ricetta della ‘classicissima’ romana e italiana, contrariamente a quanto alcuni pensano, ha solo tre ingredienti: tuorlo d’uovo, guanciale e pecorino ma, dove hanno avuto l’idea di questo primo piatto? Secondo il prof. Gennaro, senza gli americani e senza le famose razioni K, a base di bacon e uova, probabilmente, questa ricetta oggi avrebbe un altro nome. Di sicuro, ha portato diverse prove, estremamente credibili, che confermerebbero perlomeno, una parziale 'americanità' della ricetta, visto che essa è documentata nei vari ricettari italiani solo a partire dai primi anni Cinquanta. Tra uno spezzone con Aldo fabrizi e un bel cortometraggio con Claudio Santamaria, Gennaro ha saputo magistralmente ricollegare la questione alla celebre Madame De Stael, ricordando come l'imitazione, l'integrazione e la traduzione di elementi stranieri, sia fonte di rinnovamento culturale continuo. Ciò che sembrava dunque riferirsi a una semplice querelle culinaria, è stata in realtà una bella lezione sulla tolleranza e sull'apertura mentale dell'uomo. Grazie al nostro presidente onorario Rosario Gennaro della bella conferenza.

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