lunedì 31 gennaio 2022

Segnalazione dai nostri partner: a Mons si tiene la proiezione di IO STO BENE, mercoledì 2 febbraio

Cari amici italiani e amanti della cultura italiana, vi aspettiamo per la prima belga del film Io sto bene in presenza del regista italo-lussemburghese Donato Rotunno, mercoledì 2 febbraio alle ore 20.30, Plaza Arthouse Cinema, Mons, Belgio.



La storia di due generazioni di espatriati che incrociano le loro strade, in un dialogo tra passato e presente e in un gioco di riflessi che hanno in comune la ricerca di una vita migliore, rapporti affettivi irrisolti e la nostalgia di casa. Il film è candidato per il Lussemburgo al prossimo Oscar per il miglior film straniero. Al termine della proiezione il Direttore dell'IIC Bruxelles Paolo Sabbatini incontrerà il regista Donato Rotunno.



Mercoledì 2 febbraio alle ore 20.30 ; http://plaza-mons.be/film/io-sto-bene http://www.facebook.com/events/1340551953063782/
Informazioni e prenotazioni : info@plaza-art.be ; 065 35 15 44







sabato 1 gennaio 2022

L'Inferno di Dante Alighieri in cineconcerto

Sul sito di Colonnesonore.net è apparso un articolo sull'evento del 18 dicembre scorso, con la proiezione delle due versioni mute del 1911 dell'Inferno di Dante presso il cineclub Klappei. Il maestro Di Tollo ha per l'occasione, coadiuvato da Emiliano Manzillo, ricreato magistralmente l'atmosfera delle prime proiezioni con accompagnamento e declamazione delle disdascalie, offrendo ai soci della Dante di Anversa un'esperienza unica per concludere degnamente le celebrazioni dantesche.

Link all'articolo

mercoledì 1 dicembre 2021

7 dagen sociale film: l'Italia umile e rurale in Levi e Olmi

Finalmente alla Klappei! Da quanto tempo ci mancavamo...



Non eravamo in molti a causa della pandemia, ma abbiamo passato un bel pomeriggio in compagnia di un ottimo documentario (L'umile Italia, di Pietro Marcello e Sara Fgaier), di un capolavoro del nostro cinema (L'albero degli zoccoli) e della dott.ssa Manuela Caianiello, autrice di un bell'intervento su Cristo si è fermato a Eboli e su L'albero degli zoccoli.


Curiosi di cosa ci ha raccontato Manuela? E allora bisogna che vi procuriate l'ultimo numero della rivista di critica cinematografica FILM, dove troverete un bell'articolo della Caianiello sui due capolavori della cultura italiana del Novecento. L'articolo è stato tradotto in nederlandese da Emiliano Manzillo.





Maiolino Bisaccioni, una serata barocca

Non eravamo in molti, visti i rischi attuali, ma è stata una bella serata in compagnia dell dott.ssa Manuela Caianiello, grazie alla quale, abbiamo scoperto il personaggio di Maiolino Bisaccioni, da lei studiato per alcuni anni. In particolare, ci ha parlato delle novelle contenute ne L'albergo.


Invece che all'Università di Anversa, ci siamo visti nel "Literaire Salon" del centro culturale 't Werkhuys, già nostra 'dimora' ai tempi della mostra Scrivendo la Divina Commedia.


Anche se in pochi, si è rivelata una serata estremamente istruttiva in cui abbiamo ascoltato con piacere la dott.ssa Caianiello parlare appassionatamente di un autore che meriterebbe di esser maggiormente conosciuto.

venerdì 26 novembre 2021

Il treno dei bambini, di Viola Ardone. Club di lettura della Dante Alighieri di Anversa, 23 ottobre.

Il giorno 23 ottobre alle ore 10:00, si è tenuta, presso la libreria De Groene Waterman, una conferenza organizzata dalla Dante Alighieri di Anversa. L’incontro, moderato da Cristina Albani e Carmine Vilardi, ha coinvolto un buon numero di membri associati, che si sono entusiasmati nella lettura del romanzo Il treno dei bambini, di Viola Ardone.

L’esperienza mi è sembrata al contempo istruttiva e interessante. Non avevo mai preso parte ad un club di lettura, e le mie aspettative sono state superate. E’ stato bello incontrare altre persone ugualmente appassionate alla letteratura, e che come me, hanno letto con piacere la storia in questione. La parte interessante, dal mio punto di vista di studente Erasmus dal Sud Italia, è stata soprattutto quella di poter scoprire e confrontare le personalità e le idee di lettori provenienti, in questo caso, da un contesto geografico e culturale diverso rispetto al mio. Tutti gli associati, però, conoscono bene l’Italia e forse proprio per questo hanno amato questo libro.


Il treno dei bambini è una storia italiana: Amerigo, un bambino napoletano, viene spedito in Nord Italia insieme a tanti suoi coetanei meridionali per sfuggire dalla miseria del dopo guerra, sotto iniziativa del Partito Comunista. La discussione è stata animata e ricca di osservazioni. Il libro, infatti, offre numerosissimi spunti. Si è partiti dalla trama in sé, l’analisi dei personaggi e delle vicende, ma poi il discorso si è ampliato, toccando la storia, la politica e la situazione della società in quel particolare momento delicato, l’Italia dopo il conflitto.
Il libro è piaciuto perché riesce a raccontare con semplicità degli eventi complessi: la separazione di un bambino dalla propria madre e dalla propria terra, la povertà, la solidarietà e la speranza (Speranza è anche il cognome di Amerigo).


Da non sottovalutare, inoltre, il linguaggio che Viola Ardone utilizza. Le vicende sono narrate in prima persona dal protagonista, che all’inizio usa un italiano stentato, molto contaminato dal dialetto napoletano, ma in generale semplice, è il linguaggio di un bambino. Col passare del tempo questa lingua evolve, Amerigo si trasferisce a Modena, studia e il suo italiano diventa un italiano standard. Nella parte finale del libro, poi, un Amerigo ormai cinquantenne ritorna nella sua Napoli esprimendosi in modo ancora diverso.
Questi cambiamenti di registro, se da un lato hanno suscitato qualche perplessità fra i presenti, dall’altro rendono il libro un vivace esempio di come la lingua italiana offra innumerevoli modi di esprimersi. È proprio questo aspetto, infondo, secondo alcuni, ciò che fa innamorare di questa lingua.

Non sono mancati, fra i presenti, parallelismi cinematografici. Un po’ come i film del neorealismo italiano, Il treno dei bambini, secondo molti, potrebbe essere anche un ottimo prodotto, se adattato allo schermo.
Come si può intuire, il bilancio dell’incontro è stato estremamente positivo, e proprio per questo, rifarei ancora quest’esperienza stimolante.

 

Lorenzo Costabile