venerdì 26 novembre 2021

L’Albergo di Maiolino Bisaccioni. Racconti e invenzioni di un segretario giorvago

Conferenza di Manuela Caianiello presso 't Werkhuys, lunedì 29/11 ore 18.30


L’incontro verterà sulla prima raccolta di novelle dell’autore ferrarese Maiolino Bisaccioni, L’Albergo. Prima di entrare nel vivo della trattazione dell’opera, si darà un quadro breve ma chiaro del contesto storico e sociale all’interno del quale ha operato l’autore. Un accenno dovuto sarà fatto alla vita dell’autore, che così turbolenta e ricca di viaggi e avventure ha fortemente influenzato la sua produzione letteraria. Egli infatti, prima ancora di essere un letterato, era anzitutto un uomo d’armi e un diplomatico al servizio di principi e signori di tutta Italia. Saranno proprio i suoi viaggi in giro per l’Europa e le numerose campagne militari ai quali prende parte ad essere oggetto della narrativa bisaccioniana. Parleremo, poi, del vivace ambiente intellettuale nel quale viene accolto il ferrarese una volta giunto a Venezia, ovvero dell’Accademia degli Incogniti, fondata dall’amico e mecenate – nonché dedicatario della raccolta – Giovan Francesco Loredan.

Fatta questa parte introduttiva, procederemo con la disamina dell’opera. Dopo un brevissimo accenno alla fortuna editoriale dell’Albergo, cominceremo ad introdurre i tre filoni tematici principali che sono al centro della narrazione: l’amore, la politica e la tematica di costume. Citando passi scelti del testo parleremo della concezione amorosa del Bisaccioni, fortemente legata ai codici comportamentali tipici della società aristocratica, ma non per questo manchevole di passione e turbamenti. Di notevole interesse è poi la trattazione politica presente nell’opera. Inevitabilmente la lunga esperienza maturata nell’ambiente di corte emergerà in numerose novelle, con trovate stilistiche particolarmente originali e talvolta ambigue. Non va dimenticato che l’autore scrive nel XVII secolo, epoca in cui si esercitava uno smodato controllo sulla produzione intellettuale. Ci si soffermerà, nello specifico, sulla similitudine che l’autore fa tra la figura dell’albergatrice e quella del sovrano, laddove entrambi sono costretti e disposti a tutto pur di continuare ad esercitare il potere all’interno della locanda e della corte. Infine, leggeremo alcuni passi nei quali si dà precisa contezza degli innumerevoli codici comportamentali che sono alla base della società aristocratica. Al Bisaccioni va certamente ascritta la lode di aver descritto con dovizia di particolari gli eventi più importanti ai quali uomini e donne dell’alta società erano tenuti a partecipare, primi fra tutti i duelli. Tuttavia, accanto ad una aristocrazia che si accinge lentamente a divenire anacronistica, si affianca l’emergente classe borghese, rappresentata dall’aristocratico autore con un certo distacco e disprezzo.

Bisaccioni risulta essere particolarmente originale nella forma della sua narrazione, così lontana dal modello boccaccesco, benché talvolta appaia disordinato e privo di un reale intento letterario. Egli è stato un erudito, un uomo di mondo, un cavaliere, uno storiografo, un viaggiatore, un accademico, un osservatore del suo tempo ed è oggi una testimonianza fondamentale per noi posteri di un’epoca, ancora così bistrattata, come quella barocca.

La dott.ssa Manuela Caianiello è laureata in Lettere presso l'Università di Bologna ed ha recentemente svolto il programma Erasmus+ presso La Dante di Anversa. Anche dopo l'Erasmus, è una collaboratrice della nostra associazione e nel 2022 si occuperà di un corso online di storia.

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