La Dante di Anversa
Blog ufficiale del Comitato Dante Alighieri Antwerpen vzw
mercoledì 11 dicembre 2024
Circolo dei lettori: I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni
venerdì 29 novembre 2024
Giornata di studi in onore di Paola Moreno - Società Dante Alighieri Liegi
È con grande rispetto e affetto che annunciamo la Giornata di studi in onore della professoressa Paola Moreno, docente universitaria di letteratura italiana e filologia romanza, scomparsa prematuramente nel 2023. La sua carriera universitaria, caratterizzata da passione, impegno e dedizione, ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che l’hanno conosciuta e ha ispirato gli studi e le carriere di diversi studenti.
Paola Moreno è stata per anni una figura di riferimento non solo nell’ambito accademico, ma anche nella comunità culturale internazionale, in particolare come presidente della Società Dante Alighieri di Liegi, dove ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione della lingua e della cultura italiana. La sua capacità di consigliare e guidare studenti e colleghi, la sua sincerità e la sua determinazione, la chiarezza d'intenti che emergeva nel momento della pianificazione di eventi, erano qualità che la rendevano una persona unica con cui era un piacere collaborare.
La giornata di studi si terrà domani, sabato 30 novembre presso Société Littéraire, Pl. de la République Française 5, 4000 Liège e vedrà la partecipazione di accademici come Pierre Jodogne, Matteo Palumbo, Jean-Louis Fournel, Giancarlo Alfano e Édouard Delruelle. La giornata di studi, organizzata e coordinata dalla Dante di Liegi, presieduta dal prof. Alessandro Greco, vedrà anche la presentazione postuma dell'ultima grande fatica di Paola, lo studio del carteggio di Francesco Guicciardini nel periodo tra il 1° agosto e il 10 settembre 1526.
Sarà l’occasione per ricordare Paola non solo attraverso le sue opere e il suo insegnamento, ma anche attraverso il ricordo di una persona che ha fatto della sincerità, della passione e dell’impegno il cuore del suo lavoro e della sua vita. Sarà anche un giorno di riflessione e di commemorazione, per mantenere viva la sua memoria e il nostro legame con la cultura italiana, che Paola Moreno ha contribuito a diffondere con tanta passione.
Per l'occasione, condividiamo di nuovo la serie di video realizzata insieme nel 2021: Dante nel XXI secolo, tra divulgazione e attualizzazione.
giovedì 28 novembre 2024
Storia del Saxofono classico in Italia. Progressi e paradossi da Giovanni Bimboni ai giorni nostri. Di Luca Mozzillo
La conferenza, tenuta dal M° Luca Mozzillo, si basa su informazioni a carattere storico sulla storia del saxofono classico in Italia dall'Ottocento ai giorni nostri, attraverso le fonti scritte ed audio/video contenute nel sito Il Saxofono Italiano, enciclopedia digitale vetta del progetto omonimo creato dal M° Fabio Sammarco e con la quale collabora da qualche anno, nonché su testimonianze dirette raccolte dal relatore e pone riflessioni, attraverso la lettura e l'ascolto, su un aspetto del patrimonio culturale italiano poco noto anche ai cittadini dello Stivale e sui paradossi dell'Italia della cultura nei rapporti con le proprie eccellenze e nei confronti degli altri Paesi.
La conferenza si tiene online il giorno 19 dicembre alle ore 19 e questo è il link per partecipare:
https://meet.google.com/pet-jxqz-qta
Conferenza del 12 Dicembre 2024 di Silvia Cevolani e Teresa Anna Melis: “Donne artiste: la trasgressione dei generi" + "Accenni di filologia: come nascono le lingue romanze?"
La conferenza del 12 dicembre 2024 sarà una doppia conferenza e verrà tenuta dalle nostre tirocinanti Erasmus+ Silvia Cevolani e Teresa Anna Melis. Si comincia alle 18.45 e si termina entro le 21.15. È prevista una pausa fra le due conferenze e l'aula in cui si terrà è la R004 (Rodestraat 14, Stadscampus Universiteit Antwerpen).
"Donne Artiste: la difficoltà nell'affermarsi e la bravura artistica", è dedicata alla straordinaria eredità artistica e alle vicende di quattro pittrici italiane – Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani – che sfidarono norme culturali e pregiudizi per affermarsi come protagoniste dell’arte tra il Rinascimento e il Barocco. Con la loro maestria, queste artiste seppero rappresentare il volto di un’arte che, pur in un mondo dominato dagli uomini, riuscì a far emergere l'esperienza e la prospettiva femminile, rompendo importanti barriere sociali e tracciando nuovi orizzonti espressivi.
La conferenza si aprirà con una prima parte dedicata alla
presentazione del contesto storico in cui queste donne vissero e lavorarono. In
un periodo compreso tra il XV e il XVII secolo, le opportunità per le donne nel
campo artistico erano molto limitate: l’accesso alle botteghe, alle accademie e
alle commissioni pubbliche era riservato quasi esclusivamente agli uomini,
mentre le donne erano relegate a ruoli marginali e destinate alla vita
domestica. Tuttavia, ciascuna di queste artiste riuscì a infrangere tali
restrizioni, sfruttando i pochi spazi concessi per dare voce al proprio talento
e alla propria visione artistica.
Segue un'analisi approfondita dei contributi individuali di
ciascuna delle quattro artiste. Sofonisba Anguissola, famosa per i suoi
ritratti intensamente psicologici e innovativi. Sofonisba fu sostenuta nel suo
percorso artistico, lavorando anche come ritrattista alla corte spagnola di
Filippo II, dove rivoluzionò il genere ritrattistico.
Lavinia Fontana, la prima artista professionista del mondo
occidentale a guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro, ebbe un percorso
artistico straordinario a Bologna, dove riuscì a esprimersi su temi “maschili”
come il nudo e la mitologia. Il suo stile ricco di dettagli, combinato con la
sua capacità di ottenere commissioni private e pubbliche, la rese un modello
per le artiste successive, in un’epoca di rigidità sociale.
Artemisia Gentileschi rappresenta un esempio di ribellione e
resistenza contro le oppressioni dell’epoca. Segnata da una vicenda personale
drammatica, Artemisia utilizzò la sua arte per affrontare il dolore e la
violenza, rappresentando figure femminili forti, eroine e martiri. La sua
padronanza della tecnica caravaggesca e la scelta di soggetti potenti e audaci
le permisero di ottenere fama internazionale e di esprimere una visione unica e
rivoluzionaria per l’epoca.
Infine, Elisabetta Sirani si distinse per la sua capacità di
gestire una bottega indipendente e formare altre donne artiste. Nonostante la
sua breve vita, Elisabetta lasciò un segno indelebile nella storia dell’arte,
rappresentando soggetti complessi e allegorici che sfidavano le convenzioni del
tempo e ispiravano altre giovani donne a intraprendere il percorso artistico.
La conferenza si concluderà con una discussione sull’eredità
di queste artiste, riflettendo su come abbiano contribuito a ridisegnare il
ruolo della donna nell’arte e sul loro impatto nell'arte contemporanea.
"Accenni di filologia:
come nascono le lingue romanze?"
Si offrirà poi una definizione di filologia romanza, con una descrizione dell’attività del filologo. Con l’introduzione della distinzione tra lingua e dialetto si introducono i concetti di bilinguismo, diglossia, isola alloglotta, diasistema e repertorio linguistico.
Le lingue romanze, comprese di lingue e dialetti, subiscono due tipi di classificazione: secondo criterio geografico e secondo criterio linguistico. Analizzando il secondo criterio, si parlerà dell’occupazione italiana precedente al 364 a.C.
Si analizzeranno poi le principali tappe di espansione del latino, citando i principali eventi che hanno influenzato l’avvenimento, come l’editto di Milano, la divisione dell’Impero romano in Impero d’Occidente e d’Oriente e la successiva caduta dell’Impero Romano di Occidente, introducendo al contempo il concetto di lingue di sostrato, lingue di adstrato e lingue di superstrato.
Fino al V secolo, periodo della caduta dell’Impero d’Occidente, l’Europa occidentale parla latino, con differenze territoriali non tali da impedire la comprensione tra i parlanti. Al contrario, nel IX secolo nei diversi territori si parlano lingue differenti. Ne consegue che il cambio dal latino alle lingue romanze dev’essere avvenuto nell’VIII secolo. Si presentano le diverse ragioni dell’accaduto e le diverse lingue che si differenziano all’interno di: Gallia, Spagna, Italia, Sardegna.
Mentre nascevano le lingue romanze si parlava il latino volgare, che conosciamo solo grazie a delle fonti, tra cui il Corpus iscriptionum latinarum, i diplomi militari, i testi degli autori arcaici, le opere dei grammatici latini. Mentre la lingua orale subiva un’evoluzione, la lingua scritta era la sede della conservazione, si continua dunque a scrivere in latino finché nei testi non iniziano ad insinuarsi elementi romanzi dovuti alla perdita della consapevolezza del latino grammaticale. Si citeranno degli esempi di testi scritti in latino che però dimostrano, attraverso errori, che il volgare sta uscendo fuori. Infine, si citeranno alcuni dei primi testi scritti nelle lingue romanze, con particolare attenzione alla lingua italiana e sarda.
mercoledì 27 novembre 2024
Le eroine di Puccini: la visione della femminilità e il rapporto con le donne. Di Silvia Cevolani.
Giovedì 28 novembre alle 19, Rodestraat 14, 2000 Anversa, Stadscampus Universiteit Antwerpen, aula R004. Gratis per i soci della Dante e €5 per i non soci.
Questa conferenza esplora l’universo delle figure femminili nell’opera di Giacomo Puccini, focalizzandosi sulla visione della femminilità del compositore e su come la sua complessa relazione con le donne nella vita reale abbia influenzato la creazione di eroine indimenticabili. Figura centrale della lirica italiana, Puccini ha saputo fondere nelle sue opere una sensibilità musicale innovativa e un’attenzione speciale per le emozioni e le difficoltà umane, elementi che emergono con particolare forza nelle sue protagoniste femminili. La conferenza si articola in tre sezioni principali, ciascuna delle quali contribuisce a una visione d’insieme della femminilità in Puccini, dalle sue rappresentazioni idealizzate a quelle più realistiche e complesse.
La prima parte introduce il contesto
biografico e culturale del compositore, sottolineando il ruolo centrale delle
sue esperienze personali nel definire la sua concezione dell’amore e delle
relazioni. Attraverso uno sguardo alla sua turbolenta vita sentimentale, dal
matrimonio con Elvira Bonturi alle sue relazioni extraconiugali, tra cui
spiccano figure come la giovane domestica Doria Manfredi, si evidenzia come i
drammi privati abbiano contribuito a costruire una sensibilità che Puccini
riversa in personaggi femminili straordinari e universali.
La seconda parte analizza le opere e i
personaggi di Puccini, da Mimì de La
Bohème a Tosca, da Cio-Cio-San di Madama
Butterfly a Liù in Turandot.
Ognuna di queste protagoniste incarna aspetti della sofferenza, del sacrificio
e della devozione che rivelano una profonda comprensione delle sfide emotive e
sociali vissute dalle donne.
Temi ricorrenti come l’amore
incondizionato, il sacrificio e il destino segnato si intrecciano con elementi
di realismo e di critica sociale: Puccini non si limita a rappresentare le sue
protagoniste come vittime passive, ma dà loro voce e volontà, mostrandole come
esseri dotati di grande intensità emotiva e capacità di autodeterminazione, pur
se in situazioni dolorose. La conferenza affronta inoltre la dicotomia tra
idealizzazione e realismo che emerge dai personaggi pucciniani: sono simboli
del sacrificio romantico o riflettono una visione concreta e critica delle
difficoltà femminili del tempo?
La conferenza si conclude con una
riflessione sul rapporto di Puccini con le donne: Puccini è un visionario che
anticipa la condizione femminile con una critica sociale, o le sue opere
rispecchiano una visione ancora patriarcale dell’amore e della femminilità? Le
sue eroine rimangono figure indimenticabili, che, per mezzo dell’arte, portano
alla luce la vulnerabilità, la resistenza e la complessità della condizione
femminile, costituendo un lascito che ancora oggi ispira e commuove il
pubblico.