venerdì 7 aprile 2023

28/03, La società civile contro le mafie in ricordo di Falcone e Borsellino: tre approcci alla memoria attiva. Seminario in collaborazione con KU Leuven – Antwerpen

Una serata diversa rispetto al solito, purtroppo per parlare di fenomeni meno edificanti, ma sicuramente un’occasione per ricordare che con le mafie non bisogna mai abbassare la guardia, così come ci dimostra l’attuale situazione ad Anversa, ormai la città nordeuropea maggiormente interessata da fatti criminosi legati all’azione delle cosche mafiose in Europa.


Non è stato inutile affatto parlare di questo: abbiamo ricordato come grazie alla pandemia le mafie si siano rafforzate tantissimo, agendo come al solito, là dove lo Stato non riesce ad arrivare.          


Abbiamo affrontato insieme, con tre brevi contributi, come le mafie sono state narrate in Italia al cinema e in Tv (Emiliano Manzillo), come la figura di Peppino Impastato sia un esempio di impegno civile trasmissibile anche alle nuove generazioni (Inge Lanslots), e abbiamo conosciuto la figura e la tragica vicenda di Lollò Cartisano, vittima innocente della ‘Ndrangheta calabrese (Paul Sambre).


La serata ha riscosso un certo successo di pubblico ed è stata ben organizzata dalle stagiste della Dante di Anversa e della KU Leuven-Antwerpen, perciò ci auguriamo di poter ripetere quest’esperienza l’anno prossimo, magari in collaborazione con altre associazioni e in più lingue.

Emiliano Manzillo

La storia del violoncello in Italia, di Claudia Crincoli e L’apprendimento linguistico oggi di Luca Bezzi.

Nel mese di febbraio, dopo la carestia di conferenze dal vivo degli anni precedenti, finalmente abbiamo ripreso con regolarità a vederci per le conferenze e le presentazioni. È stato per me un piacere parlarvi dell’Eneide di Virgilio la sera del primo febbraio perché è un’opera che tanto a cuore mi sta, ma credetemi, sono stato molto più felice di aver visto Claudia Crincoli e Luca Bezzi presentare ai nostri soci le tematiche da loro scelte.


Claudia ci ha fatto un bell’excursus storico e tecnico su uno strumento affascinante e italianissimo come il violoncello, deliziandoci con racconti personali e selezioni musicali dimostrative di ottimo gusto. E il tutto presentato pi con una scioltezza e una disinvoltura da manuale, non c’è che dire, eravamo tutti impressionati dalla passione e dalla precisone con cui ci ha parlato dello strumento che lei stessa suona.


Molto bella e interattiva anche la conferenza di Luca, che parlandoci del suo percorso da studente di lingue, dall’infanzia sino al post-laurea, ci ha illustrato il funzionamento degli indirizzi linguistici nella scuola italiana odierna, sottolineando una volta di più, come alla base della conoscenza culturale reciproca, ci voglia una sana dose di curiosità verso il mondo e un appoggio didattico del contesto scolastico in cui si cresce. Quello di Luca è un bel percorso, in cui spesso ha avuto l’opportunità di ottenere certificazioni di doppio valore, scelta che riflette un profilo nuovo dello studente moderno di lingue.    

Complimenti, Luca, ti aspettiamo presto per parlarci di un altro argomento, ci piace davvero come lo fai!

Emiliano Manzillo

Il Dantedì alla Klappei, 25/03/2023

Il 25 marzo è la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri: il Dantedì, e in occasione di questo giorno vengono organizzati eventi e celebrazioni per ricordare il Sommo Poeta e le sue opere. Noi ragazze Erasmus ed Eures, nella giornata dedicatagli, abbiamo partecipato alla visione del film Dante di Pupi Avati presso il cineclub Klappei. È stato un momento per conoscere ancora meglio la figura del poeta più significativo della nostra storia, così come ci fu narrata da Boccaccio nel suo Trattatello in laude di Dante, primo testo propriamente di studio sulla figura e le opere dantesche. Usciti dalla sala abbiamo brindato insieme e c’è stata l’opportunità di discutere di quanto visto in sala.

Ambra Cicutto e Santina Androne



















Circolo dei lettori, Pietro e Paolo di M. Fois, 18/03/23

Il Circolo dei lettori tenutosi presso il De Groene Waterman, si è rivelato essere molto stimolante e interattivo. Il libro su cui verteva la discussione si intitola Pietro e Paolo, scritto da Marcello Fois.


Il romanzo narra la storia di amicizia, un rapporto a volte travagliato, tra due ragazzi nati e cresciuti in Sardegna ed è ambientato nel periodo della Prima guerra mondiale. I due protagonisti incarnano figure, si può dire, agli antipodi: se Paolo, infatti, è figlio della nuova società contadina (ricca per l’affitto delle terre), viziato e cresciuto in una campana di vetro, Pietro è figlio di contadini affittuari, cresciuto nella povertà.



Paolo riceve un’istruzione scolastica, Pietro impara a leggere e scrivere grazie all’amico ma sa come funziona la vita vera, sa cosa sia la morte a differenza di Paolo. Un legame di amicizia vera suggella la loro relazione. Paolo viene chiamato al fronte e Pietro lo segue non solo per non venir meno alla parola data al padre dell’amico, ma perché sa che il fragile amico non riuscirebbe a sopravvivere senza di lui.



Ma accade qualcosa sul campo di guerra (e che non anticipiamo in questa breve recensione) che mette in discussione tutto il rapporto di amicizia e da quel momento in poi, i destini dei due giovani prendono strade diverse ma non per questo non destinate a riunirsi.


Un romanzo, dunque, che tratta di amicizia e di tradimenti (“Non lasciarmi” chiederà Paolo all’amico sul fronte”), di fede non solo religiosa (“Tu credi nell’amicizia?” domanderà il padre di Paolo a Pietro), ma anche di guerra e di distruzione (la seconda ambientazione del romanzo è proprio il Friuli-Venezia Giulia in cui viene ricordata la vittoria sul Piave che provocò, tuttavia, la morte di novantamila soldati italiani).


Peculiare è la narrazione: Fois procede per salti temporali, per continui flashback in cui vengono approfonditi i caratteri, le vicende dei protagonisti e i personaggi che incontrano nella loro vita. Ci sono pagine dedicate alla scoperta dell’amore (incarnato dalla giovane Lucia), a scene di vita quotidiana che sottolineano i ben marcati ruoli sociali dei due amici (emblematico è il bagno che Pietro fa nell’acqua usata precedentemente dall’amico), e alla descrizione dei paesaggi e dei boschi sardi. 


L’incontro è stato caratterizzato da un’atmosfera amichevole, ed è stato aperto dalla coinvolgente introduzione di Cristina Albani, vicepresidente della Dante di Anversa; i partecipanti (circa quindici), hanno espresso la propria opinione e il proprio entusiasmo. L’incontro si è rivelato tanto stimolante da coinvolgere i lettori in un appassionante e costruttivo scambio di idee e vedute. Quest’appuntamento del Circolo dei lettori si è rivelato essere quindi un successo e un’opportunità per fare conoscere meglio un autore italiano ad Anversa.


Claudia Crincoli, Ambra Cicutto e Roberta Matta