mercoledì 4 maggio 2022

Dante e Giotto in una galleria di Anversa

 Pochi giorni fa, su invito della prof.ssa Brigitte Heistercamp, ho potuto ammirare ad Anversa la galleria di Werner Wieland, sita nella Wolstraat 26, dove sono esposti dei veri capolavori di Nicasius De Keyser. Fra questi, spiccava "Dante in visita presso l'atelier di Giotto" (Dante bezoekt het atelier van Giotto), una tela davvero affascinante che immortala due figure basilari della cultura italiana.

De Keyser fu allievo di Jacobs, che ne scoprì il talento e lo introdusse all'Accademia di Belle arti, e di van Bree ad Anversa. Nel 1839 fece un viaggio di istruzione in Italia. Il 6 ottobre 1840 sposò la pittrice di genere Isabella Telghuys. Nel 1855 divenne direttore dell'Accademia di Belle Arti di Anversa.

Agli inizi De Keyser si dedicò a soggetti religiosi, ma ben presto passò a rappresentare episodi della storia del suo Paese. Divenne infine un ritrattista assai apprezzato e richiesto, specie da personaggi di alto rango, pur rimanendo un valido artista nella pittura storica.

Grande merito e successo gli recò il famoso quadro La battaglia degli speroni d'oro, da cui probabilmente lo scrittore Hendrik Conscience trasse ispirazione per il suo romanzo Il leone delle FiandreDe Keyser morì ad Anversa, dove aveva sempre vissuto, nel 1887, a 74 anni.


Foto Werner Wieland




Il gestore della galleria, il signor Werner Wieland, che ci ha accolto con grande cordialità, ci ha fatto dono anche di una sua poesia in nederlandese dedicata al Sommo Poeta. Eccola!


UN POÈME DANTESQUE

Van dichten wist die wel van wanten,

Signore Aleghieri Dante.

Door ver te varen, tot aan de Hel,

Vaarde hij in Letteren zeer wel.

 

Hel, - in het Italiaans : Inferno,-

Ligt bij de stroom Styx, niet de Arno,

De rivier van Dante’s eigen stad,

Firenze, waar hij zijn woning had.

 

Ook doorheen het Purgatorium,

Oord van zielsstrafmoratorium

Voor nog te redden zondaarszielen,

Wandelden Aleghieri’s hielen.

 

Hij bezocht die plekken begeleid,

Met gids Virgiel bracht hij daar door tijd,

Tot hij opsteeg naar het Paradijs,

Met scout Beatrice voor dié reis.

 

Vele dode zielen Dante zag,

Waarover hij ons bracht het verslag.

Neem nu Francesca da Rimini,

Die wenend kloeg : ~’k Bid, bezie me nie”.

 

’t Al staat in Dante’s Commedia,

Dat goddelijk stukje media

In ’t Italiaans van de Florentijn.

                                               Voorheen dichtte men in het Latijn.                                             

                                                                                                            WERNER WIELAND


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