Il 20 aprile si è tenuto presso il centro culturale De Shelter l’incontro del Circolo dei lettori de La Dante di Anversa in cui si è discusso il libro Fine pena: ora di Elvio Fassone, ex magistrato e senatore della Repubblica italiana a cui nel 1985 è stata affidata la gestione del maxiprocesso alla mafia catanese tenutosi a Torino. Nei primi capitoli Fassone ripercorre le atmosfere di quel processo, per poi presentarci uno degli imputati condannati all’ergastolo con il nome fittizio di Salvatore.
La lettura di questo incontro è diversa da tutte le altre proprio perché non si tratta di un romanzo: Fassone decide di raccontarci la vita di Salvatore nei ventisei anni successivi alla sua condanna attraverso uno scambio di lettere che avviene proprio tra il giudice e l’ergastolano lungo il corso di tutti questi anni.L’autore ci presenta l’ambiguità e la complessità di una persona come Salvatore, il quale, in carcere per aver ucciso quindici persone, tenta di riscattarsi: comincia a studiare con una passione che Fassone definisce “bulimia del conoscere, del diventare un altro soggetto” e si comporta con rigoroso rispetto delle regole nella speranza di ottenere una libertà limitata che gli permetta di lavorare e cambiare la propria vita. È l’obiettivo profondo di Salvatore, che fin da ragazzino nel “Bronx di Catania” non ha mai immaginato un futuro diverso per se stesso da quello del mafioso.
Il confronto con i soci è stato stimolante e arricchente. Partendo dalle riflessioni presenti nelle ultime pagine del libro, abbiamo discusso delle leggi italiane che regolano l’ergastolo, chiedendoci se questa istituzione sia giusta o, al contrario, quantomeno problematica. L’ultima parte del nostro incontro ha riguardato un’interessante comparazione tra il sistema penitenziario dell’Italia e quello del Belgio, portando esempi su come reati come quello di omicidio vengano gestiti.
Affrontando
più in generale il tema della mafia in Italia, si è naturalmente fatto
riferimento al Maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra, di cui consigliamo
un docufilm del 2020 diretto da Francesco Miccichè, Io, una giudice
popolare al Maxiprocesso, che mostra come fosse l’atmosfera durante il
processo, molto simile a quella che Fassone racconta nel suo libro.
Invitiamo i soci a partecipare all’ultimo incontro del Circolo dei lettori prima della pausa estiva che si terrà il giorno 25 maggio 2024 alla libreria De Groene Waterman, in cui discuteremo di Neve, cane, piede di Claudio Morandini.
Vittoria Marcucci
Tirocinante Erasmus La Dante di Anversa 2024
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