Il festival “Primavera” si è rivelato
un evento semplice ma riuscito. Organizzato dal 23 aprile al 1° maggio 2022 da ‘t
Werkhuys e La Dante di Anversa, in collaborazione con l’Istituto Italiano di
Cultura di Bruxelles, ENIT Bruxelles, Università di Anversa e CVO Encora, e con
il patrocinio del Distretto di Borgerhout, ha attirato l’attenzione sul
patrimonio culturale italiano ad Anversa e a Borgerhout, vedendo la
partecipazione di diversi soci, corsisti e italofili in generale.
Uno degli eventi in programma è stato
l’incontro con Elena Basile e la presentazione del suo ultimo romanzo, In
famiglia, edito da La Nave di Teseo, avvenuto nel café di ‘t
Werkhuys, il 27 aprile 2022. Elena Basile, che ringraziamo ancora di averci
onorato della sua presenza, è per noi italiani in Belgio anche un punto di
riferimento, in quanto è recentemente stata Ambasciatrice della Repubblica
italiana in Belgio, dal 2017 al 2021.
Come nota La Porta nel commento in
quarta di copertina, si tratta di una scrittura visionaria, forse perché In
famiglia si presenta come un microcosmo a sé stante e completo, ordinato da
una sua logica interna. Esso viene narrato per momenti, ricordi, flashback e
immagini. Quando i personaggi ricordano qualcosa, hanno la percezione di
rivivere momenti ormai diventati routinari, con immagini e segni che si
ripetono.
I concetti e le sensazioni vengono espressi ma non esauriti dalle parole;
non tutto viene detto, molto viene lasciato intuire e il lettore deve rendere
conto non solo del momento narrato, ma anche del contesto totale, della logica
che sottintende a tutta l’opera.
La magia del racconto in questo romanzo, esiste
dunque anche grazie al “non detto” nella trama del romanzo, che è è intrecciata
di ricordi. Non solo flashback ed epifanie ma, come immaginerebbe Deleuze,
piccoli schermi che si accendono a intermittenza, ritrasmettendo immagini e
ricordi, che a loro volta, ne fanno scaturire altri dieci ciascuno contemporaneamente.
La venditrice d’immagini affida
di volta in volta ai diversi personaggi il compito del narrare. Come ha notato
Susanna Pompili durante l’incontro, le donne, Giovanna, Emanuela e Milena, si
esprimono in prima persona, mentre i personaggi maschili, Paolo e Alfredo,
vengono passivamente affidati a un racconto in terza persona. L’arco di
tempo narrativo è lungo ben più di settant’anni, e in questa famiglia in cui
nascono contrasti, incomprensioni e discussioni che sminuiscono ma non
cancellano la forza dei sentimenti che i personaggi provano l’uno per l’altro,
le donne protagoniste sembrano un continuo superamento della condizione
precedente, in cui la consapevolezza individuale aumenta di generazione in generazione.
Nel corso dell’incontro, Viviana
Corazza ha associato In famiglia a Lessico famigliare di Ginzburg
e Lacci di Starnone, chiedendosi se esistesse anche in questo romanzo un
lessico intimo che rispecchi i legami e le abitudini dei componenti. Se vi fosse,
sarebbe un lessico fatto di tanta sofferenza e incomprensione e parco di dolcezza,
eppure, come notato dall’autrice, i rapporti nella famiglia sono indissolubili,
per negativi o positivi che siano e ci si ritorna sempre perché fondamentali. Il
personaggio di Emanuela, secondo la Basile, ne è un esempio: la sua storia
ricorda la storia di un’educazione sentimentale, e durante la crescita, cerca
di sostituire i genitori con le attività, molteplici e frenetiche. Ma la
famiglia la riacciuffa sempre, tanto che poi il lavoro la porterà a vivere a
Roma, dove abita anche il temuto fratello Alfredo.
A proposito di Mario e Alfredo, sono
venuti fuori spunti kantiani, considerando il loro concetto di bello e il giudizio
netto che emerge dai loro commenti sulle città in cui abitano. Il giudizio
estetico ci fa riflettere sulla necessità del bello, ma anche soffermare
su come il vivere posti vittima di un degrado ambientale e urbanistico sia
influente nella formazione della personalità. Il rapporto dei personaggi del
romanzo con l’ambiente che li circonda è fondamentale e dalle parole di Alfredo,
Giovanna e Mario, capiamo la difficoltà a rapportarsi con un ambiente
circostante che viene definito come degradato.
Questi sono però solo alcuni degli spunti
di discussione emersi la sera del 27 aprile scorso, chissà quanti altri ve ne
saranno in autunno, quando riparleremo di In famiglia in occasione del
Club di lettura 2022-2023 dei soci de La Dante di Anversa, sperando in presenza
di Elena Basile nel De Groene Waterman.Per chi volesse rivedere gli argomenti discussi durante la presentazione, ecco il link a un estratto di un'ora, postato sul nostro canale YouTube: Presentazione del romanzo In famiglia Emiliano Biagio Manzillo
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