Il concerto del nuovo
anno dell’Associazione Lyrica di Gent si è svolto nel segno della più grande
italianità: italiana la musica (una grande selezione da Aida di Giuseppe
Verdi), italiano il direttore d’orchestra Giacomo di Tollo, italiani tre
cantanti (ed un’altra residente in Italia), ed italiani gli autori degli
arrangiamenti Marco Reghezza e Furio Rutigliano.
Nonostante il pessimo uso
del nederlandese mostrato durante la serata, Giacomo di Tollo, alla guida
della Brussels Symphony Orchestra, ha dato ad Aida una forma di ampio respiro,
piena di contrasti di espressione e punti agogici, in cui le voci di Ettore
Nova, Weiwei Li, Fabio Serani ed Ambra Vespasiani hanno dato vita alle tante
situazioni scaturite dall’amore (corrisposto e non), punto centrale dell’opera
di Verdi.
Nella seconda parte, una selezione
di arie d’opera e operetta, interpretate dai solisti sopracitati e da Quilian
Chen, hanno suscitato l’entusiasmo del pubblico. Punto di nota: gli
arrangiamenti sono stati effettuati dai compositori italiani Marco Reghezza e
Furio Rutigliano, vincitori del concorso di composizione “Carlo Sanvitale”, che
hanno dovuto rimodellare le diverse arie tenendo in considerazione la voce dei
cantanti e l’organico ridotto dell’orchestra. Arduo compito per Rutigliano,
impegnato a trascrivere il colossale Mefistofele di Boito, risultante in una
commovente versione in cui anche gli ottoni assumono un tono nostalgico.
Reghezza invece ha fatto risuonare con eleganza il carattere brillante di
“Paganini” (Lehar), dando alla composizione un ritmo di valzer in continua evoluzione.
Il Brindisi finale da
“Traviata” è stato all’insegna del buonumore e dell’imprevedibilità, doti tutte
italiane, care soprattutto a chi vive lontano da casa.
Il maestro Giacomo Di Tollo
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