Un pomeriggio da tutto esaurito quello del 9 febbraio, per il
secondo incontro del ciclo “Lettura e visione”. Il romanzo di Giorgio Bassani Il giardino dei Finzi- Contini e l’omonimo
film da esso tratto nel 1970 da Vittorio de Sica, tra l’altro vincitore del
Premio Oscar come Miglior film straniero nel '71, ne sono stati i
protagonisti.
La proiezione del film è stata introdotta dalla professoressa Thea
Rimini (Università di Mons e Università Libera di Bruxelles), curatrice del
convegno “Giorgio Bassani scrittore europeo” (dicembre 2016) che aveva come
fine quello di parlare di una dimensione poco indagata di Bassani: la sua
eccezionale apertura europea.
Thea Rimini
Ferrara resta però la piccola città in cui si muovono le sue
grandi storie, lo sfondo indiscusso dei suoi romanzi dove a volte sembra che a
parlare sia proprio la comunità ferrarese che talvolta assume connotati
negativi perché vista come l’isolatrice degli ebrei.
Una foto di scena del film
La sua grande passione era il tennis, altro elemento ricorrente,
sport centrale del libro e del film che hanno, come personaggi, non solo la
famiglia d’alta borghesia e il narratore senza nome (un probabile Bassani) ma
anche il giardino, luogo di
reclusione e diversità, aperto durante le chiusure imposte dalle leggi
razziali.
Bassani ha vissuto un periodo difficile, ha partecipato alla
Resistenza, è stato in prigione. Finita la guerra sono varie le attività che
svolge: traduttore, sceneggiatore, vicepresidente delle Rai e quella di
consulente editoriale della Feltrinelli (il suo nome è legato infatti alla
scoperta di Tomasi di Lampedusa, autore del romanzo Il gattopardo).
Grazie a Thea Rimini abbiamo potuto conoscere altre opere di
Bassani che ha sempre riscritto più volte fino al perfezionamento come Gli occhiali d’oro, Il Romanzo di Ferrara (1974-1980) o Cinque storie ferraresi (1956).
Quest’ultime hanno in comune con Il giardino
dei Finzi-Contini il tema della memoria, i luoghi, l’ebraismo, il tempo.
L’introduzione della professoressa ha permesso agli spettatori e
soprattutto a chi avesse letto il libro, di avere una visione più completa
dell’autore, di guardare con occhio critico il film.
Si sono create infatti le condizioni adatte per il confronto che è
stato alla base dell’acceso e lungo dibattito guidato da Rossella Pensiero e
Adriana Cappelluzzo, affiancate dalla presenza della professoressa Thea Rimini,
docente universitaria e collaboratrice dell’Istituto Italiano di Cultura di
Bruxelles, che ringraziamo per il sostegno accordatoci nel realizzare questo
ciclo d’incontri in compagnia di esperti di chiara fama.
Rossella Pensiero e Adriana Cappelluzzo durante il dibattito con i soci
Tante sono state le curiosità e le domande. Ognuno dei presenti, fra un tè e un caffè, ha voluto condividere una propria riflessione, e ciò ha
fatto sì che il dibattito fosse estremamente piacevole e costruttivo.
Ne approfittiamo per un saluto a Paola Bassani che ci avrebbe voluto
onorare della sua presenza ma che per motivi personali non è potuta essere con
noi e ci auguriamo che anche i prossimi incontri siano una ripetizione
dell’eccezionale successo di questa giornata.
Naomi Camardella
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