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venerdì 8 settembre 2017

Sì dolce è la ripresa

Sabato 2 settembre si è inaugurato il nuovo anno con un appuntamento di alto profilo artistico. Un concerto intimo dove la chitarra classica è stata assoluta protagonista. Il maestro Fabio Barbagallo, musicista appassionato che del suo strumento musicale ne ha fatto una professione quotidiana, ha mostrato straordinaria qualità esecutiva, versatilità e personalità musicale. Il ricco programma di ampio respiro stilistico e storico spaziava tra epoche differenti, da Pietro Paulo Borrono a Niccolò Paganini (meno noto come chitarrista eppure fra i maggiori esponenti della musica romantica), da Johann Anton Logy alle musiche popolari siciliane e napoletane. Una sinergia virtuosa tra le diverse espressioni della musica nazionale (e non solo) e la valorizzazione dei luoghi.

La deliziosa sala della klappei, location dal fascino unico, è stata l’auditorium che ha accolto il maestro, il quale si è esibito in ben 21 Paesi del Mondo. A fine concerto gli spettatori hanno apprezzato le esecuzioni di pregio e raffinatezza virtuosistica con scroscianti applausi. Segno tangibile che la performance ha toccato l’anima e il cuore del sensibile e numeroso pubblico. Una vera e propria profusione di suoni ed emozioni ha suggellato la magistrale esibizione.

Sulla scia rinascimentale avviata dal musicista è stato proiettato, dopo lo spettacolo, il documentario Niccolò Machiavelli. Il principe di un'era di Francesco Cacchiani (2015), diviso in 8 sezioni che ripercorrono l’ascesa, il contesto storico ossia la Firenze di Lorenzo de’ Medici, il rapporto con Savonarola “profeta disarmato”, il lato più privato del Niccolò seduttore, la caduta e infine l’esilio. A prendere la parola per fare luce sulla figura del letterato e dell’uomo politico sono i maggiori studiosi del pensiero di Machiavelli: Maurizio Viroli, Roberto Esposito, Valdo Spini.
Machiavelli è considerato il fondatore dei tempi moderni e il pensiero politico contenuto ne Il Principe, che è uno dei libri italiani più tradotti al mondo, rimane tuttora attuale.

Manuela Ferraro

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