Sabato 7/10, alle 10.30 nella cantina di De Groene Waterman,
Emiliano Manzillo ed Emilio Cuoco, scienziato in visita presso La Dante di
Anversa e attivo presso l’osservatorio vesuviano INGV di Napoli per il
monitoraggio delle attività del sottosuolo, accompagneranno i soci durante la
discussione di questo breve ma struggente libro di Valeria Parrella. Ecco la
pagina ad esso dedicato sul sito della Feltrinelli: https://www.feltrinellieditore.it/opera/la-fortuna/
La partecipazione è gratuita per i soci della Dante di Anversa, €3 per i
non soci.
Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal
cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra
viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti.
Lucio ha solo diciassette anni e ha seguito l’ammiraglia
di Plinio il Vecchio nel giorno dell’eruzione del Vesuvio, ma non può sospettare
che il monte che conosce da sempre sia un vulcano. Per quel prodigio mancano le
parole, non esiste memoria né storia a rassicurare. Nascosta dalla coltre
rovente c’è Pompei, la città che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove
ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d’infanzia, dove ha imparato tutto
ciò che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del
suo occhio cieco – anzi, proprio grazie a quello, che gli permette di vedere
più degli altri, perché “un limite è un limite solo se uno lo sente come un
limite, sennò non è niente”.
Insieme a Lucio, una folla di personaggi, mercanti,
banchieri, matrone, imperatori, schiavi, prostitute e divinità, si muove tra le
pagine di un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente è già visto:
piuttosto ciò che conoscevamo del mondo classico ci appare in un aspetto nuovo,
moderno e intimo.
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