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domenica 9 luglio 2023

Una giornata alla Klappei nel segno di Anne Frank

Venerdì 30 giugno, presso la Filmhuis Klappei, l’Associazione e i soci hanno incontrato Franco Paris e Dafne Paris, i traduttori della nuova edizione italiana del Diario di Anne Frank.

Il nuovo libro edito per Giunti presenta una “nuova traduzione dal nederlandese attenta a rendere l’immediatezza e la spontaneità della lingua”, caratteristica resa possibile proprio grazie alla traduzione di Dafne Paris, che con l’aiuto e la revisione del padre Franco Paris, è riuscita a restituire all’Italia il testo in maniera quanto più fedele possibile all’originale.


Come i due raccontavano durante lo scambio avuto con i soci, il punto di vista di una donna è risultato estremamente virtuoso nel riuscire a trasmettere le emozioni, le sensazioni e anche i messaggi della giovane Anne, la quale riportava minuziosamente il suo processo di crescita, sia fisica che intellettuale, nel diario. Il testo è inoltre corredato da uno scritto di Anna Sarfatti intitolato Un’adolescente clandestinaLo scambio con i traduttori è risultato estremamente interessante, sia da un punto di vista tecnico, i due hanno raccontato il loro lavoro illustrando alcune scelte stilistiche del nuovo volume, per esempio il fatto di aver mantenuto alcune parole nella lingua che compare nel diario di Anne, che da quello umano e intellettuale. Il processo di traduzione, quindi del trasferimento da una lingua all’altra, è un qualcosa che spesso diamo per scontato, ignorando il grande livello di approfondimento sul testo e sul contesto che uno specialista deve fare prima di “trasformarlo”.


In questo Dafne e Franco Paris sono riusciti con successo a restituire il giusto peso alle parole del Diario di Anne Frank, un libro non semplice che funge allo stesso tempo da documento storico, da racconto di crescita e formazione, ma a tratti anche da ricerca introspettiva sull’identità della donna nella società in cui Anne viveva.

Arianna Tescari
Tirocinante Erasmus presso La Dante di Anversa

 


Dopo la presentazione della nuova traduzione del Diario, sempre il venerdì 30 giugno presso la Filmhuis Klappei, è stato proiettato il documentario Tulip Time diretto da Marco De Stefanis e Tonino Boniotti, prodotto fra Italia e Paesi Bassi nel 2008, e della durata di 53 minuti. La proiezione trattava la storia delle Sorelle Lescano, trio di origine magiaro-olandese, che cantava in lingua italiana ed è stato attivo principalmente dal 1936 al 1943, con una breve coda nei primi anni del scondo dopoguerra, in America latina.


Erano tre artiste ebree che, quando erano in Olanda, si esibivano soprattutto come ballerine all’interno del circo. Arrivate in Italia accompagnate dalla madre, raggiungono quasi casualmente un grandissimo successo come cantanti, grazie alla collaborazione con il maestro Prato. Alcuni tra i brani più cantati furono Maramao perché sei morto, Pippo non lo sa, ma ancora Il pinguino innamorato e O-Oh boom! La canzone Tulipan, una delle composizioni ancora conosciute ai giorni nostri, è proprio del Trio Lescano. Le loro canzoni spopolavano in radio e nei teatri, erano amate da tutti, anche da Mussolini stesso. Le Lescano riuscirono ad ottenere la cittadinanza italiana, tuttavia il regime fascista non aveva concesso l’immunità dalla persecuzione razziale. Nel ’43 vennero arrestate dalla Gestapo, ma vennero rilasciate e attesero nascoste la fine della guerra, trovando però un mondo totalmente diverso, che le portò a perdere completamente il loro successo.

La visione del documentario è stata ricollegata alla presentazione della nuova traduzione del Diario di Anna Frank. Ciò ha permesso di notare le differenze durante i regimi totalitari tra una ragazza impaurita e speranzosa, e la ricchezza e l’ingenuità del trio.

Ambra Cicutto
Tirocinante Eures della Dante di Anversa

Fotoreportage di Arianna Tescari

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