Pagine

lunedì 17 luglio 2023

Un anno di attività con le nostre Erasmus

Nell'anno scolastico 2022-2023 La Dante di Anversa ha permesso di venire a svolgere un tirocinio Erasmus+ a diverse studentesse italiane: Marta Laino, Claudia Crincoli, Santina Androne, Roberta Matta e Arianna Tescari, oltre ad Ambra Cicutto, giunta ad Anversa con il programma Eures.






Oltre ad aver sostenuto, e sostenere, perché alcune sono ancora qui con noi in pieno stage le attività della Dante di Anversa, le nostre tirocinanti hanno avuto un contatto diretto anche con le realtà scolastiche locali, ospiti più volte dei CVO Encora, LBC e HIK, e delle scuole comunali per adulti di Heist-op-den-Berg.







Non sono neanche mancati i momenti nelle aule dell'Universiteit Antwerpen, in quelle della KU Leuven, sezione di Anversa; nei locali del Wijkcentrum De Shelter, della libreria De Groene Waterman e del Cineclub Klappei. 



Ricordiamo a chi volesse provare l'esperienza di un tirocinio Erasmus+ ad Anversa, che La Dante accetta candidati che vogliano venire per almeno tre mesi e che, preferibilmente, abbiano già completato il primo ciclo di studi universitari con il conseguimento della laurea triennale.




Speriamo di ricevere presto bei curriculum da studenti motivati e desiderosi di scoprire nuove realtà, oltre ad addentrarsi in quella nostra, della Dante di Anversa. Nel frattempo, condividiamo la descrizione di un'attività in cui sono state impegnate le nostre tirocinanti, in questo caso, la giornata porte aperte (opendeurdag) del CVO Encora, dove Roberta e Ambra hanno partecipato attivamente con delle presentazioni delle proprie regioni (Sardegna e Friuli-Venezia Giulia).

 

Il giorno 3 giugno si è svolta la giornata “opendeurdag” presso la scuola CVO Encora. L’evento è iniziato alle 10 con la preparazione degli stand delle varie lingue e delle varie materie che vi si possono studiare. Agli stand si potevano reperire informazioni sui vari corsi. Nell’edificio accanto invece, durante tutta la giornata si sono svolti dei “workshop” sui percorsi formativi di Encora. Per quanto riguarda i laboratori di italiano, alle 10:30 c’è stata la presentazione sulle regioni delle studentesse Erasmus ed Eures. Alle 12.30 c’è stato un karaoke, e per concludere alle 13:30 si è svolta la presentazione sul 25 aprile in due lingue: italiano e portoghese. Nell’edificio si potevano osservare anche corsi di varia natura, dall’estetica alla cura dei bambini. Nel cortile esterno vi era un palco, sul quale si esibivano dal vivo gli studenti di materie artistiche. La giornata è stata avvolta da un’atmosfera festosa, anche per noi stessi.

Ambra Cicutto, tirocinante Eures 

 










sabato 15 luglio 2023

LE DANZE LATINO-AMERICANE

 Lunedì 3 luglio alle 19, presso De Shelter si è tenuta la conferenza sulle “Danze latino-americane” della tirocinante Erasmus Roberta Matta. Un incontro colorato, perfetto per concludere l’anno e iniziare le vacanze estive. Durante la presentazione molte sono state le curiosità, proprio perché queste tipologie di balli sono stati praticati e studiati da Roberta stessa per molti anni.


Cinque sono le tipologie di balli latino-americani che abbiamo passato in rassegna: il samba, il cha cha cha, la rumba, il paso doble ed il jive. Nell’esposizione sono stati riportati l’origine delle danze, le loro influenze e l’etimologia delle parole. Curioso è stato osservare le differenze tra i balli danzati dai nativi, e quegli stessi balli invece durante le competizioni “occidentali”, e di come spesso i nativi non siano d’accordo con lo svolgimento di gare.  Roberta ha più volte sottolineato come siano fondamentali gli strumenti musicali, proprio per tenere il ritmo durante la performance.

La serata si è conclusa con i saluti finali a Roberta, giunta alla fine del suo Erasmus e, a tutti i soci, con anche l’anticipazione degli appuntamenti dell’anno successivo.



Ambra Cicutto 
Tirocinante EURES presso la Dante di Anversa

Foto di Arianna Tescari
Tirocinante Erasmus presso La Dante di Anversa





domenica 9 luglio 2023

13 maggio 2023: presentazione ai soci di Tabacco Clan di Giuseppe Lupo

Sabato 13 maggio scorso, abbiamo di nuovo avuto il piacere di ospitare il professor Giuseppe Lupo (Università Cattolica di Milano), in veste di autore, per presentare il suo ultimo romanzo, Tabacco Clan, edito da Marsilio: link al libro

Giuseppe Lupo è stato già nostro ospite nel 2018, in occasione dell'uscita de Gli anni del nostro incanto, onorandoci poi della sua presenza (online) nel 2021, in occasione della presentazione (con Alberto Casadei) del volume collettivo dedicato a Dante Se tu segui tua stella, non puoi fallire: i grandi narratori raccontano il loro Dante.



Giuseppe Lupo, è venuto in Belgio per un mini-tour di presentazione del romanzo, realizzato grazie alla collaborazione fra La Dante di Anversa, La Dante di Lovanio e l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Ad Anversa, siamo stati ospitati dalla nostra libreria di riferimento, De Groene Waterman, sede abituale del nostro Circolo dei lettori.











La presentazione, è stata moderata dalla vicepresidente Cristina Albani e dal presidente Emiliano Manzillo, che con domande aperte su diversi elementi del romanzo, hanno stimolato l'ospite a descrivere con passione personaggi e luoghi (Milano soprattutto), svelando anche alcuni motivi dietro alle scelte operate nella narrazione.


Sono stati toccati diversi argomenti: Primo Levi come punto di riferimento dello scrittore, omaggiato in diversi punti del romanzo; Lambrate, quartiere milanese sede dello studentato in cui i protagonisti vivono i loro anni universitari alla Cattolica; i nomi dei personaggi (Presidente, Vice-Capellone, Piccolo Chimico eccetera); il valore di quegli anni '80, in cui la solitudine delle serate invernali dello studente fuori sede, passava con una cura a base di tabacco da pipa "Clan" (da cui il titolo) e soprattutto chiacchierate, tra giovani emigranti che provano a sostenersi in un percorso in cui sentivano di avere addosso molte responsabilità, poiché le loro famiglie erano cariche d'aspettative.


Chi sono i protagonisti del romanzo? Si tratta di un gruppo di "figli", che negli anni Ottanta si trova a Milano a studiare, la prima generazione dopo quella famosa dei "padri" che avevano riscostruito l'Italia negli anni del primo boom economico, la generazione che sta fra quella "forte e stabile" e quella "incerta e precaria", e Lupo, attraverso i suoi personaggi, racconta proprio queste persone e com'erano negli anni in cui si sogna il futuro.


Milano come luogo è nel romanzo un ponte verso l'Europa e il mondo, la città più frizzante d'Italia, la città in cui si ha davvero idea di poter costruire qualcosa dal nulla e giocarsi le proprie chance. Ma è anche una Milano che vive il passaggio da una società molto cattolica a una società più libera, intraprendente, che sogna di culture e mondi lontani, dove convivono istituti religiosi e multinazionali dalle spregiudicate forme di réclame.


Si è parlato di quanto sia cambiato lo sport, il calcio in particolare, negli ultimi anni, di cosa abbia significato quella vittoria in Spagna del 1982 e cosa, ohibò, non hanno in comune eroi come Zoff e Scirea con gli attuali Big Jim del calcio tutto muscoli e miliardi.


La presentazione si è chiusa tornando su Levi ma soprattutto sulla Lucania: il terremoto del 1980 è molto vivo nel ricordo di Lupo e infatti, la sua ombra aleggia anche in Tabacco Clan, nelle parole e nel modo di pensare de Il piccolo chimico, forse il personaggio che più contiene di Lupo nel romanzo. L'argomento, come sappiamo, è stato sviluppato dall'autore nel romanzo Breve storia del mio silenzio, ma è stato estremamente interessante poter riflettere di nuovo sulla vicenda e su come determinate catastrofi, siano poi capace di segnarci nel profondo.
È stato davvero un piacere ospitare Giuseppe Lupo e La Dante di Anversa gli fa gli auguri più sinceri per il successo editoriale del romanzo, sperando in futuro, di poterlo avere ancora per una chiacchierata assieme ai soci nella cantina del De Groene Waterman.

Emiliano Manzillo
Presidente La Dante di Anversa


Il mini-tour di Giuseppe Lupo è stato reso possibile dall'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, a cui va il ringraziamento della Dante di Anversa.



La carbonara: chi l'ha inventata? Resoconto di una delle più 'appetitose' conferenze di quest'anno

Il 23 maggio sera, abbiamo seguito l'attesa conferenza del prof. dr. Rosario Gennaro, docente di lingua, cultura e letteratura italiana presso l'Università di Anversa, sulle origini della carbonara.



Una conferenza in cui il prof. Gennaro, presidente onorario della Dante di Anversa, con la disinvoltura che lo contraddistingue e che a noi soci della Dante tanto piace, ha analizzato nel profondo un tema di cui ultimamente tanto si parla. Ma perché parlare proprio della carbonara? Perché è già da qualche mese che da più parti si mette in discussione la genuinità di convinzioni che diamo per scontate, senza però mettere a fuoco i possibili contesti in cui alcune ricette, diventate poi 'nazional-popolari' si sono originate.


Il professor Rosario Gennaro

La famosissima Carbonara ha davvero di origine italiana? Alcuni ricercatori hanno insinuato più di un dubbio sull’origine di uno dei piatti di pasta più conosciuti e apprezzati sia in Italia sia dai turisti. Lo storico dell’alimentazione Alberto Grandi sostiene che provenga dagli Stati Uniti: “La prima ricetta che è stata pubblicizzata è del 1953 a Chicago – afferma lo storico gastronomico dell’Università di Parma – molti italiani sono andati in America, quindi praticamente tutta la cucina italiana è in realtà italo-americana”. Affermazioni dunque, molto forti, difficili da accettare per un popolo così attaccato alle proprie bandiere culinarie come quello italiano...


Alberto Grandi è professore associato all’Università di Parma. Insegna Storia delle imprese, Storia dell’integrazione europea e ha insegnato Storia economica e Storia dell’alimentazione. È autore di circa una quarantina di saggi e monografie in Italia e all’estero. In una recente intervista al "Corriere della Sera", Alberto Grandi sostiene la sua tesi di fondo: per lo storico, con le migrazioni di massa di fine Ottocento e inizio Novecento verso gli Stati Uniti la nostra cultura gastronomica si è intrecciata con le abitudini culinarie di altri Paesi (USA in primis). Dunque, il mito della nostra tradizione in cucina, e della nostra presunta superiorità, sarebbe da riconsiderare.


Il prof. Grandi


Questa affermazione, ovviamente, ha lasciato senza parole, soprattutto gli abitanti dell’area di RomaLa ricetta della ‘classicissima’ romana e italiana, contrariamente a quanto alcuni pensano, ha solo tre ingredienti: tuorlo d’uovo, guanciale e pecorino ma, dove hanno avuto l’idea di questo primo piatto? Secondo il prof. Gennaro, senza gli americani e senza le famose razioni K, a base di bacon e uova, probabilmente, questa ricetta oggi avrebbe un altro nome. Di sicuro, ha portato diverse prove, estremamente credibili, che confermerebbero perlomeno, una parziale 'americanità' della ricetta, visto che essa è documentata nei vari ricettari italiani solo a partire dai primi anni Cinquanta. Tra uno spezzone con Aldo fabrizi e un bel cortometraggio con Claudio Santamaria, Gennaro ha saputo magistralmente ricollegare la questione alla celebre Madame De Stael, ricordando come l'imitazione, l'integrazione e la traduzione di elementi stranieri, sia fonte di rinnovamento culturale continuo. Ciò che sembrava dunque riferirsi a una semplice querelle culinaria, è stata in realtà una bella lezione sulla tolleranza e sull'apertura mentale dell'uomo. Grazie al nostro presidente onorario Rosario Gennaro della bella conferenza.

L'oreficeria italiana: una testimonianza

Venerdì 19 maggio pomeriggio, presso la Paarse Zaal del centro De Shelter (Langstraat 102, 2140 Borgerhout), La Dante di Anversa ha avuto un vero ospite d'eccezione, il giovane maestro orefice Antonio Natale, docente presso la Tarì design school, il centro di formazione e realizzazione in gioielleria più grande del Mezzogiorno d'Italia.

 

Orefice molto richiesto, forte anche di collaborazioni con la prestigiosa casa italiana Bulgari, Antonio Natale ci ha dato una lezione molto interessante su come riconoscere il valore dei gioielli, ma soprattutto, su come distinguere le diverse pietre preziose, le loro proprietà e caratteristiche e come esse vengono poi immesse nel mercato. Nonostante la giovane età, Antonio Natale è attivo già da anni e ha saputo in breve costruirsi una bella reputazione, cosa che lo porta regolarmente  a collaborare con grandi marchi, come Bulgari, appunto, già citato sopra.

 


Dopo aver assisitito a una impressionante carrellata dei lavori realizzati negli ultimi anni, dopo aver passato in rassegna le caratteristiche di diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini, c'è stato spazio per le domande e per il confronto fra soci e ospite. Siamo stati lieti di aver ospitato Antonio Natale e gli facciamo l'in bocca al lupo per il prosieguo di una brillante carriera (gioco di parole voluto ;-)

Emiliano Manzillo
Presidente La Dante di Anversa

Verslag Zeegezang, 10/06/2023

Het cultureel project 'Zeegezang' vond plaats op zaterdag 10 juni in het Districthuis in Borgerhout. Van 14u30 tot 15u30 gaven vier gediplomeerde animatoren een workshop voor 6 kinderen op de benedenverdieping van het gebouw. Deze workshop, waaraan de kinderen met veel enthousiasme deelnamen, benaderde enkele elementen van de voordracht zoals antropomorfe personages en geografische locaties op een speelse manier. Ondertussen begon om 15.00 uur de presentatie van het concert door de twee musici Alessandro Cervino en Lorenzo Carola in de zaal op de eerste verdieping. Deze inleiding werd verrijkt door de interventies van Jacqueline Fonteyn en Samir Bendimerend, de twee componisten die twee liederen schreven voor dit project. Deze presentatie werd bijgewoond door 42 mensen. Om 16.00 uur, de aanvangstijd van het concert, kwamen daar nog 12 mensen bij, waarmee het totale publiek op 54 kwam. Een draagbaar scherm naast de piano en een beamer maakten het mogelijk om ondertitels te projecteren in de originele taal en in het Nederlands. Dankzij deze ondertitels kon het publiek aandachtiger en bewuster luisteren. Veel applaus en aangename gesprekken tussen muzikanten en publiek sloten het evenement af.

Alessandro Cervino
La Dante di Anversa

 



Sabato 10/06/2023 il Districsthuis Borgerhout ha ospitato l’atteso evento Zeegezang, een muzikale reis rond de Middellandse zee, (Il canto del mare, un viaggio musicale nel Mediterraneo). L’evento è stato organizzato e coordinato dalla Dante di Anversa, con il supporto dell’Istituzione comunale a capo del distretto. La scelta del tema è ricaduta sul Mar Mediterraneo, simbolo di unione fra culture profondamente differenti e, al tempo stesso, simili. Con l’occasione si vogliono ringraziare il sindaco Marij Preenel, e i due Assessori alla Cultura, Ben Van Duppen e Aissatou Cissé.



Dalle 14:30 alle 15:30 ha avuto luogo la prima attività della giornata: un workshop dedicato ai bambini legato alle fiabe di Trilussa, le quali sono state lette in due lingue, italiano e nederlandese. Questo è stato possibile grazie alla presenza di Giulia Colombo (docente presso La Dante di Anversa), Ambra Cicutto (stagista Eures presso La Dante di Anversa), e Celina Janssens e Marvellous Itohoh (stagisti nederlandofoni del corso di OSS -Jeugd en gehandicaptenzorg - presso CVO Encora,). Interessante è stata la connessione delle fiabe di Trilussa, preponderanti sia durante i giochi per i bambini che durante il concerto. Basti pensare alle attività sugli animali (giochi, maschere, balli) pensate per i più piccoli, e il collegamento alle poesie dello stesso riportate durante il concerto.



La seconda attività è cominciata alle 15:30, quando vi è stata una breve introduzione al concerto per pianoforte e voce, terza e ultima attività, che ha avuto inizio alle ore 16. L’esibizione dei due artisti italo-belgi di fama internazionale, è stata il fulcro portante della manifestazione: ci si riferisce a Lorenzo Carola (voce) e Alessandro Cervino (pianoforte). La scelta delle musiche e dei canti da parte degli artisti vuole sottolineare la complessità e la varietà delle diverse culture del Mediterraneo. Nella sala dove si è tenuto il concerto si sono susseguiti brani di compositori come Luigi Dalla Piccola, Ildebrando Pizzetti, Barbara Giuranna e Alfredo Casella, con quest’ultimo, ricollegatosi alle poesie di Trilussa.



Abbiamo avuto l’onore della presenza in sala di alcuni compositori delle musiche eseguite, come Jacqueline Fontyn, belga, e Samir Bendimerend, musicista di origine algerina. Molto attuale e toccante si è rivelata la sua composizione di Bendimerend, in cui a parlare sono le anime dei profughi annegati nel Mediterraneo.




Il concerto, così come il Mar Mediterraneo, si è rivelato essere uno straordinario ponte tra diverse culture. Si è voluto affrontare il tema dell’inclusione attraverso la musica e l’arte, ancora in grado di unire persone e culture diverse, come riportato anche nel programma di Cervino e Carola. Molto interessanti sono stati i numeri registrati: circa cinquanta persone hanno partecipato all’evento, tra soci de La Dante di Anversa, amanti della musica, invitati e abitanti del quartiere di Borgerhout.

Ambra Cicutto
Tirocinante Eures presso La Dante di Anversa

Foto di Arianna Tescari
Tirocinante Erasmus presso La Dante di Anversa