‘Beata Beatrix’ (1863-70) di Dante Gabriel Rossetti, uno dei fondatori della confraternita dei Preraffaeliti e un grande amante della poesia di Dante Alighieri, è un capolavoro. Il dipinto mi ha affascinata fin dal primo momento che l’ho visto e è stato l’inizio di una passione per le opere d’arte dei Preraffaelliti.
Rossetti ha rappresentato Beatrice Portinari, il grande amore di Dante
Alighieri, seduta su un balcone, con capelli lunghi rossi, gli occhi chiusi e
le mani aperte in cui un piccione rosso, il messaggero di morte, pone un
papavero bianco. Sembra che Beatrice abbia una visione celeste o sia in uno
stato di estasi mistica.
Guardando i dettagli del dipinto, vediamo sullo sfondo le figure di Dante e
l’Amore che ha un cuore in fiamme in mano, il ponte Vecchio a Firenze e una
meridiana che indica l’ora della morte di Beatrice. Elizabeth (o Lizzie) Siddal, moglie di Rossetti e sua grande musa, morta
in giovane età per un overdose di
laudano, fece da modella.
Rossetti immaginò in ‘Beata Beatrix’ due donne : Beatrice Portinari, rinomata
per la sua bellezza e l’amore per tutta la vita di Dante Alighieri e Elizabeth
Siddal, sua amante, entrambi essendo
state colpite dalla stessa sorte: la morte prematura. Nella sua corrispondenza
Rossetti ha notato che non aveva intenzione di rappresentare la morte, ma che
voleva creare una situazione di una persona incantata che viene improvvisamente
trasferita dalla vita al cielo. Il dipinto è considerato una pietra miliare del
simbolismo e allude all’amore e all’idealizzazione della donna amata.
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