Giovedì 16 maggio, dalle 19.30 alle
20.30 , aula SR 124 (Rodestraat 14)
Universiteit Antwerpen, Stadscampus, aula SR 124 – Conferenza di Francesca Biasio: Il patrimonio storico e artistico veronese nella veduta più antica della città.
Conferenza gratuita per i soci della Dante e gli studenti dell’Università di Anversa, €5 per i non soci.
Nell'immaginario collettivo, Verona è
imprescindibilmente legata a Romeo e Giulietta, i protagonisti di una delle più
famose tragedie shakespeariane. Il balcone della giovane innamorata e la dimora
dei Montecchi esercitano sempre grande fascino sui visitatori. Ma prima di
diventare la città-simbolo dell'amore, cosa rese Verona un luogo culturalmente
degno di ammirazione?
La veduta più antica della città a noi pervenuta aiuta a comprendere quali erano i maggiori elementi del patrimonio storico e artistico veronese agli occhi di un uomo del X secolo, molti dei quali caratterizzano tutt'oggi il meraviglioso volto della città. Fu un vescovo originario di Liegi l’autore di quella che è ritenuta la più antica rappresentazione grafica della città di Verona a noi pervenuta. Si tratta di una veduta nella quale spiccano le principali costruzioni architettoniche e i monumenti più antichi. La carta è una preziosa testimonianza della conformazione di Verona nei primi anni del X secolo, nonché il ricordo che il vescovo Raterio portò con se dopo la sua cacciata dalla città.
La veduta più antica della città a noi pervenuta aiuta a comprendere quali erano i maggiori elementi del patrimonio storico e artistico veronese agli occhi di un uomo del X secolo, molti dei quali caratterizzano tutt'oggi il meraviglioso volto della città. Fu un vescovo originario di Liegi l’autore di quella che è ritenuta la più antica rappresentazione grafica della città di Verona a noi pervenuta. Si tratta di una veduta nella quale spiccano le principali costruzioni architettoniche e i monumenti più antichi. La carta è una preziosa testimonianza della conformazione di Verona nei primi anni del X secolo, nonché il ricordo che il vescovo Raterio portò con se dopo la sua cacciata dalla città.
FRANCESCA BIASIO vive a Peschiera del
Garda (Verona) ed è laureata in Storia dell’arte presso l’Università di Verona.
Nel 2017 ha frequentato il corso di catalogazione SIGEC WEB. Successivamente si
e’ trasferita a Gerusalemme, dove ha lavorato per un anno e mezzo presso l’Ufficio
dei Beni Culturali della Custodia di Terra Santa. Durante questo periodo si e’
dedicata anche allo studio dell’artigianato della madreperla a Betlemme,
diventato in seguito argomento della sua tesi magistrale. Attualmente collabora
a distanza con il Terra Sancta Museum di Gerusalemme e svolge un tirocinio come
archivista presso il Rubenianum di Anversa.
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