"Il
Friuli e i luoghi del silenzio" era il titolo di una mostra fotografica
durante le Giornate del Friuli-Venezia Giulia al Cinema National. Con le sue
suggestive fotografie, Michele Mascarin esplora alcuni luoghi particolari in
questo angolo recondito dell'Italia, presentando la sua regione in un modo
molto personale.
Le sue immagini emanano un silenzio significativo e una pace
serena. Che si tratti di paesaggi o edifici, cultura o natura, riconosciamo
sempre l'occhio del fotografo – architetto e visual designer di professione –
per il sottile equilibrio di linee e forme.
Le
fotografie di Michele Mascarin sono raramente dinamiche o spettacolari. Non
mostrano persone, ma edifici, scale, monumenti, montagne, laghi... Quasi nulla
si muove, eppure lo spettatore viene mosso. Trieste, Gorizia, Grado, Castello
di Duino, Monte Coglians, Fusine e molti altri luoghi sono rappresentati attraverso
una o due foto. Tuttavia, il fotografo non evita i soggetti dolorosi, come per
esempio la Risiera di San Sabba a Trieste, che fu usata dai nazisti come
prigione e campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, adesso
un monumento nazionale di grande importanza. Anche qui il fotografo si
concentra sulle linee e le forme di questo luogo di silenzio inevitabile. Le
didascalie forniscono una breve spiegazione di ciò che vediamo, ma anche senza
i testi le foto hanno il loro valore. Ci incoraggiano a guardare meglio, sempre
meglio. Così il silenzio diventa sempre più visibile.
Joris
Wouters
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