Giovedì 21 giugno, ore 19:30
Universiteit Antwerpen (Lokaal R224, Stadscampus,
Rodestraat 14, 2000 Anversa): Alessandro Parronchi e Mario Marcucci: come
in pittura, così in poesia, conferenza della dottoressa Rossella Pensiero, stagista Erasmus
+ presso La Dante di Anversa.
Nel 2005
l’Università degli Studi di Siena ha acquisito l’archivio di Alessandro
Parronchi, un archivio che stupisce per la quantità di materiale raccolto e che
in ciò riflette le sue molteplici sensibilità. Laureatosi in storia dell’arte
nel 1938, egli fu infatti professore, traduttore, storico e critico d’arte,
saggista, collezionista e, soprattutto, uno stimato poeta.
Tra le sue carte un posto privilegiato è ricoperto dalle lettere del pittore viareggino Mario Marcucci, attraverso le quali è stato possibile ricostruire la storia dell’amicizia tra i due, durata più di quarant’anni, andando inevitabilmente a toccare episodi cardine della storia del nostro Paese.
Le affinità tra Parronchi e Marcucci furono “spirituali”, e andavano oltre le differenze caratteriali e sociali (Parronchi apparteneva a un’agiata famiglia di notai di origine senese, Marcucci a un’umile e numerosa famiglia di pescatori), ma a ben guardare le loro opere è possibile rintracciare anche delle affinità “poetiche”. Mettendo a confronto i testi lirici dell’uno e pittorici dell’altro, emergono infatti delle vicinanze di tipo stilistico e tematico, che rivelano quanto i due fossero affini anche nella vita artistica. Partendo dai quadri di Marcucci che Parronchi scelse per la sua collezione privata (oggi proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze) si sono individuate tre grandi tematiche (“i paesaggi”, “i ritratti degli amici” e “la centralità della figura materna”) che rappresentano il principale trait d’union tra la pittura e la poesia.
Tra le sue carte un posto privilegiato è ricoperto dalle lettere del pittore viareggino Mario Marcucci, attraverso le quali è stato possibile ricostruire la storia dell’amicizia tra i due, durata più di quarant’anni, andando inevitabilmente a toccare episodi cardine della storia del nostro Paese.
Le affinità tra Parronchi e Marcucci furono “spirituali”, e andavano oltre le differenze caratteriali e sociali (Parronchi apparteneva a un’agiata famiglia di notai di origine senese, Marcucci a un’umile e numerosa famiglia di pescatori), ma a ben guardare le loro opere è possibile rintracciare anche delle affinità “poetiche”. Mettendo a confronto i testi lirici dell’uno e pittorici dell’altro, emergono infatti delle vicinanze di tipo stilistico e tematico, che rivelano quanto i due fossero affini anche nella vita artistica. Partendo dai quadri di Marcucci che Parronchi scelse per la sua collezione privata (oggi proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze) si sono individuate tre grandi tematiche (“i paesaggi”, “i ritratti degli amici” e “la centralità della figura materna”) che rappresentano il principale trait d’union tra la pittura e la poesia.
La Pensiero è stagista
Erasmus+ presso La Dante di Anversa, originaria di Minturno, un paesino laziale
ricco di storia e famoso per il suo splendido lungomare. L’amore per la lingua
e la letteratura italiana l’hanno portata a Siena, dove si è laureata in
Filologia e Critica Letteraria.
Conferenza
gratuita per i soci della Dante di Anversa e per gli studenti dell’Università
di Anversa; €5 per i non soci.
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