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venerdì 8 luglio 2016

Conferenza Belcanto, ossia cantare all’italiana di Michele Balistreri



La sera del 9 giugno presso l’Università di Anversa si è svolta la conferenza «Belcanto, ossia cantare all’italiana» tenuta da Michele Balistreri, studente in Lettere, musica e spettacolo dell’Università di Palermo. Nel corso della presentazione sono state fornite le premesse storiche e tecniche del canto lirico con esempi dal vivo o su supporto audio-video. Ai soci della Dante è stato fornito un vocabolario tecnico di base per comprendere e conversare sulla materia canora e in seguito sono stati analizzati gli stili e le forme dei maggiori compositori dell’epoca belcantista. Presentando Rossini si è dato maggior rilievo all’invenzione della “solita forma”, ossia lo schema standard per la costruzione delle arie, mettendo poi in evidenza la genialità del compositore attraverso l’ascolto di un “concertato” e l’analisi di tre “autoimprestiti”. Attraverso l’ausilio della musica di Bellini e Donizetti si è visto come in epoca romantica siano cambiati temi, personaggi e linguaggio nell’opera. In particolare in Donizetti si è preso in esame l’argomento storico delle trame (Anna Bolena, Maria Stuarda, Roberto Devereux, Lucrezia Borgia), il tema della pazzia (Lucia di Lammermoor) presente anche in Bellini (I puritani e La sonnambula) e un breve accenno sulle opere buffe donizettiane (La fille du régiment). La presentazione si è conclusa con le domande dei soci della Dante, vertendo su curiosità sulla vita che conducono gli artisti d’opera, sempre in viaggio, con pochi affetti e senza alcuna garanzia.

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