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mercoledì 23 dicembre 2015

Il Parco Letterario® Pier Paolo Pasolini a Ostia Lido (RM)




Ostia è oggi il mare dei romani come lo è stato per millenni a partire dal IV secolo a.C. Il primo obiettivo della popolazione dell’epoca fu quello di produrre sale, bene fondamentale per il consumo e per la conservazione dei cibi. Tale fu la ricchezza che questo oro bianco portò, che in età imperiale Ostia divenne Urbe e poi con l’imperatore Domiziano, nel primo secolo d.C. si sviluppò una zona portuale importantissima che permise di approvvigionare con abbondanti prodotti provenienti dalle province, tutti gli abitanti della grande Roma imperiale. I resti delle insulae, dei condomini e delle botteghe situati lungo il decumano e il cardo –le due vie principali dell’antica città di Ostia- formano ancora oggi un polo museale sufficientemente interessante per passarvi qualche ora. Arrivarci è semplice. Esiste ancora la vecchia ferrovia oggi linea B della metropolitana voluta da Mussolini negli anni ’30. Si scende a Ostia Antica e poi sono 5 minuti a piedi. Ma nei secoli il mare si è ritirato di qualche chilometro e Ostia Antica non lo costeggia più. Bisogna proseguire sempre con la stessa linea metropolitana o lungo la vecchia asse fascista per giungere alla costa.

L’era moderna di Ostia comincia negli ultimi decenni del XIX secolo, quando con il nuovo Regno d’Italia sorse l’esigenza di bonificare le paludi intorno alla nuova capitale. Ma il godimento del litorale marino nasce con la costruzione del centro abitato che Mussolini volle per la classe operaia e per la piccola borghesia impegnata nella costruzione degli edifici destinati alla grande Expo del ’42 (che purtroppo non fu mai realizzata) o per le colonie e i centri sanitari di cura delle malattie polmonari e infine per i villeggianti romani nel periodo estivo. Il principale architetto degli anni ’30 fu Adalberto Libera – progettista del Palazzo dei Congressi dell’EUR ma anche della villa di Curzio Malaparte a Capri- che disegnò i primi palazzi del lungomare con la leggiadria che contraddistingue il suo stile, così elegante e così razionale. Oggi sono mimetizzati nel tessuto urbano contemporaneo, ma all’occhio di un acuto osservatore non possono sfuggire. Sono tutti situati nella zona che porta all’Idroscalo, in direzione del Porto Turistico. Ci s’imbatte a questo punto in un’area verde: l’oasi della LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli).


Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro. [...] Pier Paolo Pasolini da Lettere Luterane 1975




Ed eccoci a noi: nell’area occupata dal Centro Habitat Mediterraneo LIPU, http://www.lipuostia.it/chm/chm.htm  che comprende oltre 20 ettari di canneti, macchia mediterranea e centinaia di specie di uccelli, si colloca il luogo dove fu scoperto il corpo ormai senza vita di Pier Paolo Pasolini il 2 novembre 1975. Lo scrittore amava appartarsi con i ragazzi di vita e sceglieva posti isolati e degradati. Così è rimasto per decenni quel piccolo fazzoletto di terra nonostante il giovane amico Mario Rosati, artista prima per caso e poi per professione, elevò in onore del suo maestro una stele proprio nel punto dove giaceva Pasolini il giorno della sua morte. Ma a partire dalla metà degli anni ’90, fu intrapresa dalla LIPU, una battaglia ambientalista importante che salvò quest’area dal cemento e dalla costruzione di un oceanario trasformandola invece in un’oasi di pace, in un  paradiso che ha dato vita al Parco Letterario®. L’entrata si trova di fronte al parcheggio del Porto Turistico. Nulla lascia presagire che dietro al grande casone di legno ci si possa ritrovare completamente immersi nel verde, di fronte a uno stagno costiero circondato da piante, animali e giovani volontari dediti alla cura amorevole di volatili giunti al centro per essere curati da ferite riportate in qualche incidente. Qui  c’è una vita allegra che in un attimo fa dimenticare lo stress quotidiano e gli edifici, il rumore del traffico e il degrado scompaiono come per magia. Il referente del Parco Letterario®, il sociologo ambientale Alessandro Polinori, anche co-responsabile del Centro LIPU dedica la sua vita a questo luogo e sa unire perfettamente le attività naturalistiche con quelle letterarie e culturali. Nel 2005 la stele in cemento armato ormai seriamente compromessa di Mario Rosati è stata sostituita con una identica scultura in travertino – sempre curata dal Maestro - grazie a un finanziamento comunale e l’intera area dedicata a Pasolini appare oggi con vialetti, aiuole, panchine ed epigrafi con citazioni dello scrittore. Ogni 2 novembre, si celebra l’anniversario della sua morte con eventi culturali. Per giungere al giardino letterario, si intraprende un percorso meraviglioso. Un sentiero totalmente immerso nella macchia mediterranea, costeggia lo stagno fino a raggiungere il giardino dedicato a Pasolini. Lungo il percorso, si trovano tre capanni a disposizione di chiunque volesse osservare e fotografare gli uccelli e un’aula didattica all’aperto illuminata dal sole per l’intera giornata dove poter disegnare, ascoltare il canto degli uccelli o studiare la vegetazione. Ma le iniziative culturali non si fermano mai. La grande sala del casone all’ingresso del Centro, permette infatti di ospitare un centinaio di spettatori per conferenze, proiezioni di documentari, spettacoli e baratti di libri. Il bello è che le attività sono dirette a un pubblico di ogni fascia d’età. Gli attuali 20 ettari che comprendono il Centro e il Parco Letterario®, sono oggi in una fase di espansione grazie alla riuscita del progetto. L’area dovrebbe infatti raddoppiare integrando i campi attualmente incolti dove si trova la Torre di S. Michele, il maschio progettato da Michelangelo per garantire la sicurezza della navigazione nel XVI secolo. La costruzione esagonale ha subìto nei secoli molte trasformazioni d’uso e numerosi restauri, fino a essere utilizzata come faro negli anni ’30 e come ricovero per i soldati tedeschi prima e quelli americani poi, durante la seconda guerra mondiale. Sarebbe una splendida occasione per riportare la torre ai suoi antichi splendori e arricchire ulteriormente l’offerta del Parco Letterario®.
 Dedicare una giornata alla visita del Centro Parco Letterario® Pier Paolo Pasolini, significa tornare a casa rigenerati, riconciliati con la vita e la natura. Roma è Roma…ma non ripartite dalla capitale del mondo senza aver visitato il Parco Letterario® di Ostia!
Per info su come arrivare

Marisol Burgio di Aragona




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