Le conferenze della Dante tornano mercoledì 6 maggio alle ore 19:30, presso la Universiteit Antwerpen, Rodestraat 14, Anversa
I futuristi e la Grande Guerra: apocalisse e rigenerazione dell'arte
a cura del Prof. dott. Antonio Saccone
Ordinario di
Letteratura italiana moderna e contemporanea
presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II
presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II
Sin dal suo esordio
l’avventura intellettuale ed artistica dei futuristi si compone secondo una
trama ispirata alla guerra. L’apologia della guerra come catastrofe e insieme
farmaco sociale trova nei già nei primi
manifesti, poemi e romanzi futuristi una vistosa realizzazione.
La figurazione
dell’arte come apocalisse della modernità si intreccia incessantemente con una
tensione alla rinascita. La stessa invenzione principale del futurismo, le
parole in libertà, raggiunge
il suo massimo sviluppo durante la stagione della Grande Guerra, di cui si
offre come il più congruo codice linguistico.
Il tempo bellico è l’occasione
per attivare una nuova creatività estetica: ne costituirà vistosa
esemplificazione la simultaneità spaziotemporale praticata nelle tavole
parolibere di Zang Tumb tumb. Infine, nella rievocazione che ne farà il «romanzo vissuto» L’alcova d’acciaio, il conflitto sarà
inscenato come un’inesausta, gioiosa festa di rigenerazione dell’arte (e della
vita).
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