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sabato 7 giugno 2014

Giovedì 12 giugno 2014, ore 19.30: la lanterna magica nel Veneto tra '700 e '800

Giovedì 12 giugno 2014, ore 19.30, Stadscampus Universiteit Antwerpen, Rodestraat 14, Antwerpen: Dottoressa Laura Minici Zotti (Direttrice del Museo del precinema di Padova, collezione Minici Zotti) con la collaborazione del Comune di Padova: La lanterna magica nel Veneto tra '700 e '800

Giovanni Battista Belzoni esploratore, Anna Maria Cortina, lanternista, Francesco Antonio Avelloni, commediografo, Giovanni Santini, astronomo e fisico.
Giovanni Battista Belzoni (1778-1823) nacque a Padova, ben noto per le sue scoperte in Egitto delle quali il Museo Civico di Padova, conserva due importanti donazioni: le statue leontocefale della Dea Sekhmet. Aveva usato la Lanterna Magica, ideando la Fantasmagoria,
nell’intento di terrorizzare il pubblico che assisteva alla proiezione. Le proiezioni erano programmate in vari teatri d'Inghilterra. Una insolita “scoperta” di un personaggio ben noto ai padovani e non solo.

Anna Maria Cortina (1769-1833) nacque a Venezia e in tempi recenti, le ricerche all’Archivio di Stato di Venezia, hanno portato al ritrovamento di alcuni documenti. Della girovaga in questione disponiamo di notizie che riguardano l'ultimo periodo della sua vita, ma il
personaggio è interessante al fine di delineare un aspetto cha sarà poi fondamentale per la nascita del cinema, ovvero le forme di intrattenimento popolare, comprese le proiezioni con la lanterna magica.

Francesco Antonio Avelloni detto “il poetino” (1756-1837). Sempre a Venezia nello stesso periodo storico incontriamo un ben noto commediografo, contemporaneo di Carlo Goldoni, che forse non era lanternista, ma tra le sue commedie più note, ne intitola una: “La
Lanterna Magica”. Anche questo personaggio testimoniava come questo strumento di meraviglie, destasse l’interesse degli scrittori del tempo.

Giovanni Santini (1787-1877), insigne astronomo e fisico, doveroso ricordare che, dal 181 3 fu direttore dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Padova e Membro dell’Astronomic Society di Londra, nel 1828 nella sua opera: “Teorica degli stromenti ottici ecc.” fornisce una descrizione molto accurata della lanterna magica, anche sotto l'aspetto della costruzione, oltre al procedimento di una rappresentazione di fantasmagoria.

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