Sabato 8 ottobre si è tenuto un nuovo incontro del Circolo dei lettori della Dante presso la cantina di De Groene Waterman. L’incontro, dedicato all’analisi e alla discussione del romanzo Niente di vero di Veronica Raimo, è stato condotto da Cristina Albani, neo-vicepresidente dell'associazione, ed ha visto la viva partecipazione dei soci, che hanno esposto le loro interessanti impressioni e riflessioni.
I soci hanno definito Veronica come una persona complicata che non sempre
riesce a reagire, che è spesso assente ed estranea nella vita comune e che ha
rapporti instabili con tutti i personaggi. L’unico personaggio vicino a
Veronica e che, soprattutto, sembra capirla, è il nonno: l’unico personaggio
con cui ha un contatto umano.
Il personaggio che impressiona maggiormente i lettori è la mamma di Veronica: una persona impicciona, ansiosa e che ha reso Veronica “imperfetta”. Dalla lettura emerge con chiarezza che Veronica non è la figlia che sua madre desiderava e, infatti, il fratello è il prediletto.
Niente di vero, romanzo definito “onestamente disonesto”, ha
colpito i soci soprattutto per il suo umorismo. Il susseguirsi di scene
talmente buffe e strane da sembrare surreali ha fatto molto ridere i lettori,
che, però, hanno interpretato quest’umorismo come una sorta di protezione e di
corazza che Veronica Raimo utilizza. Il sarcasmo e l’ironia, infatti,
sdrammatizzano la malinconia e l’amarezza che il romanzo nasconde.
Il romanzo, oltre che per il suo umorismo, è stato apprezzato particolarmente per il suo potenziale formativo. Lo sguardo femminile e femminista di Veronica Raimo, infatti, donano al romanzo un aspetto educativo sia per i genitori che per gli uomini.
Marta Laino
Stagista Erasmus+ presso La Dante di Anversa